''Vi ho cercato, adesso voi siete venuti da me e
per questo vi ringrazio'': sono con ogni probabilità le ultime parole
di Giovanni Paolo II, dette con gran fatica ieri sera, e sono rivolte ai
ragazzi che vegliavano in piazza sotto le sue finestre.
''Porterà i giovani dove Lei vorrà''', gli aveva
profetizzato lo scrittore e giornalista francese Andre' Frossard nel
1980. ''Credo piuttosto che saranno loro a guidarmi'', gli aveva
risposto Giovanni Paolo II. Entrambe le affermazioni si sono rivelate
vere perche' tra Papa Wojtyla e le nuove generazioni si e' creato un
legame cosi' stretto e straordinario, che ciascuna parte ha ricevuto e
donato all'altra coraggio, forza, entusiasmo.
Le immagini più belle del pontificato,
sicuramente quelle piu' spettacolari, si devono agli incontri con i
giovani che hanno punteggiato non solo i viaggi internazionali di
Wojtyla, ma anche la sua vita in Vaticano, le sue uscite domenicali
nelle parrocchie romane, i suoi documenti, i suoi pensieri e battute.
''Abbiamo bisogno della gioia di vivere che hanno
i giovani: in essa si riflette qualcosa della gioia originaria che Dio
ebbe creando l'uomo'', scrisse il Papa nel suo libro del 1994, ''Varcare
la soglia della speranza ''. ''A me piace sempre incontrare i giovani;
non so perchè ma mi piace; i giovani mi ringiovaniscono '', confessò
sinceramente a Catania nel 1994. ''Si deve puntare sui giovani. Io lo
penso sempre. A loro appartiene il Terzo Millennio. E il nostro compito
e' di prepararli a questa prospettiva '', disse ai parroci romani nel
1995.
Karol Wojtyla e' stato sempre, sin da quando era
un giovane prete, un punto di riferimento per le nuove generazioni. Gli
universitari scoprirono presto che quel sacerdote era diverso dagli
altri preti: non parlava loro solo di Chiesa, di religione, ma anche dei
loro problemi esistenziali, l'amore, il lavoro, il matrimonio. E fu in
quel periodo che Wojtyla inventò ''l'apostolato dell'escursione'',
portandosi ragazzi e ragazze in montagna, o nei campeggi o sui laghi. E
per non dare nell'occhio, si vestiva con abiti civili, e gli studenti lo
chiamavano ''Wujek'', zio.
Divenuto Papa, ha immediatamente stabilito un
rapporto speciale con i giovani. Con i ragazzi ha sempre scherzato,
parlato a braccio, costruendo una nuova immagine di Pontefice romano,
lontana da quella ieratica di molti dei suoi predecessori. Lui stesso ne
era cosciente. ''Ma quanto chiasso! Mi date la parola?'' rimbrottò
scherzosamente i giovani in una delle sue prime udienze, il 23 novembre
1978, nella Basilica vaticana . ''Quando sento questo chiasso - proseguì - penso sempre a San Pietro che sta qui sotto. Mi chiedo se
sarà contento, ma penso proprio di si'...''.
La domenica delle Palme del 1984, Giovanni Paolo
II ha deciso di istituire la Giornata mondiale della gioventù, un
incontro con cadenza biennale tra il Papa e i giovani cattolici di tutto
il mondo, che in fondo altro non e', in termini molto più vasti, che
quell'apostolato ''dell'escursione'' adottato negli anni di parroco a
Cracovia. Si e' rivelato un successo straordinario, al di là di ogni
aspettativa. Oltre un milione di ragazzi lo hanno accolto a Buenos Aires
in Argentina nell'aprile del 1987; centinaia di migliaia a Santiago De
Compostela in Spagna nel 1989; un milione a Czestochowa in Polonia,
nell'agosto 1991; 300 mila a Denver in Colorado (Usa) nell'agosto del
1993; la cifra record di quattro milioni di persone a Manila, nelle
Filippine, nel gennaio 1995; un milione a Parigi nell'agosto del 1997;
quasi due milioni a Roma per la Giornata Mondiale, in occasione
dell'anno giubilare, nell'agosto del 2000; 700.000 a Toronto, nel 2002.
In quelle occasioni, Giovanni Paolo II non ha mai
blandito i giovani, non ha pronunciato discorsi facili. Tutt'altro. A
Denver ad esempio, ha condannato con durezza le società permissive che
consentono l'aborto e la contraccezione. A Roma, ha spronato i suoi
giovani interlocutori ad un impegno coraggioso e militante. ''Voi
difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi
rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame,
restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni
momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia
di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti '', ha detto di
fronte all'immensa platea di Tor Vergata.
Ma nelle Giornate mondiali della gioventù non
sono mancati certo le battute e gli scherzi. ''We love you Pope Lolek
(ti amiamo papa Lolek)'', gli ha gridato la folla di Manila. ''Lolek e'
un nome da bambino, io sono vecchio'', la risposta di Wojtyla. ''Noo!
Noo!'', rumoreggiò la piazza. ''No? Lolek e' poco serio, Giovanni Paolo
II e' troppo serio. Chiamatemi Karol'', concluse il pontefice. O ancora,
sempre a Manila: ''John Paul II, we kiss you (Giovanni Paolo II ti
baciamo).'' ''I Also kiss you, all you, no jealousy (anch'io vi bacio,
tutti, nessuna gelosia..)'', ha risposto il Papa. Tanti anche i momenti
toccanti: come quando a Parigi (nel 1997), dieci giovani provenienti da
diversi paesi del mondo si sono presi per mano e hanno preso per mano
Wojtyla, ormai curvo e insicuro sulle gambe, ed insieme hanno
attraversato la grande spianata del Trocadero, proprio davanti alla
Torre Eiffel, su cui era stata accesa la scritta luminosa del conto alla
rovescia per il 2000: rimane una foto simbolo dell'ingresso nel Terzo
Millennio.
Anche nelle parrocchie romane, il Papa ha sempre
incontrato i ragazzi e davanti a loro si e' lasciato andare spesso a
ricordi e riflessioni: ''vi auguro di rimanere sempre giovani, se non
con le forze fisiche, di rimanere giovani con lo spirito; questo si può
ottenere e raggiungere e questo io sento anche nella mia esperienza. Vi
auguro di non lasciarvi invecchiare; ve lo dico io, giovane vecchio e
vecchio-giovane'' (dicembre 1998). Ma il rapporto tra il Papa e i
giovani supera la dimensione mondiale delle Giornate della gioventù: a
Trento, nel 1995, ad esempio, messo da parte il discorso preparato, ha
trasformato l'incontro con i giovani in un happening di battute e
riflessioni, da ''giovani, oggi bagnati: domani forse raffreddati '',
motivato dalla pioggia, a ''chissà se i padri del concilio di Trento
sapevano sciare '' e '' chissà se saranno contenti di noi '', fino a
guidare il coro dei giovani roteando il bastone.
PREGHIERE
E PENSIERI di GIOVANNI PAOLO II
Preghiera
per i giovani.
Signore Gesù, che hai
chiamato chi hai voluto, chiama molti di noi a lavorare per te, a
lavorare con te. Tu, che hai illuminato con la tua parola quelli che hai
chiamati, illuminaci col dono della fede in te. Tu, che li hai sostenuti
nelle difficoltà, aiutaci a vincere le nostre difficoltà di giovani
d'oggi. E se chiami qualcuno di noi, per consacrarlo tutto a te, il tuo
amore riscaldi questa vocazione fin dal suo nascere e la faccia crescere
e perseverare sino alla fine. Così sia.
Pensieri
per la gioventù.
Certamente è un periodo
della vita, in cui ciascuno di noi scopre molto. Era ancora un'età
tranquilla, ma già si avvicinava un grande cataclisma europeo. Ora
tutto questo appartiene alla storia del nostro secolo. E questa storia
io l'ho vissuta negli anni giovanili. Tanti miei amici hanno perso la
vita, nelle guerre, nella II guerra mondiale, in diversi fronti, hanno
dato, donato la vita, in campi di concentramento... Ho imparato
attraverso queste sofferenze a vedere la realtà del mondo in modo più
profondo. Si è dovuto cercare più profondamente una luce. In queste
tenebre c'era la luce. La luce era il Vangelo, la luce era Cristo. Io
vorrei augurarvi di trovare questa luce con cui si può camminare.
Preghiera
con i Giovani.
Madonna Nera della «Chiara
Montagna», volgi il tuo sguardo materno ai giovani di tutto il mondo, a
chi già crede nel tuo Figlio e a chi non l'ha ancora incontrato sul suo
cammino. Ascolta, o Maria, le loro aspirazioni, chiarisci i loro dubbi,
da' vigore ai loro propositi, fa' che vivano in se stessi i sentimenti
di un vero «spirito da figli», per contribuire efficacemente
all'edificazione di un mondo più giusto. Tu vedi la loro disponibilità,
tu conosci il loro cuore. Tu sei Madre di tutti! In questa collina di
luce, dove forte è l'invito alla fede e alla conversione del cuore,
Maria vi accoglie con Materna premura. Madonna «dal dolce volto», ella
distende da questo antico Santuario il suo sguardo vigile e provvidente
su tutti i popoli del mondo, desideroso di pace. Di questo mondo voi,
giovani, siete l'avvenire e la speranza. Proprio per questo Cristo ha
bisogno di voi: per far giungere in ogni angolo della terra il Vangelo
della salvezza. Siate disposti e pronti a compiere tale missione con
vero «spirito di figli». Siate gli apostoli, siate i messaggeri
generosi della soprannaturale speranza che dà nuovo slancio al cammino
dell'uomo
Inno
alla vita.
La vita è dono
meraviglioso di Dio e nessuno ne è padrone, l'aborto e l'eutanasia sono
tremendi crimini contro la dignità dell'uomo, la droga è rinuncia
irresponsabile alla bellezza della vita, la pornografia è impoverimento
e inaridimento del cuore. La malattia e la sofferenza non sono castighi
ma occasioni per entrare nel cuore del mistero dell'uomo; nel malato,
nell'handicappato, nel bambino e nell'anziano, nell'adolescente e nel
giovane, nell'adulto e in ogni persona, brilla l'immagine di Dio. La
vita è un dono delicato, degno di rispetto assoluto: Dio non guarda
all'apparenza ma al cuore; la vita segnata dalla Croce e dalla
sofferenza merita ancora più attenzione, cura e tenerezza. Ecco la vera
giovinezza: è fuoco che separa le scorie del male dalla bellezza e
dalla dignità delle cose e delle persone; è fuoco che riscalda di
entusiasmo l'aridità del mondo; è fuoco d'amore che infonde fiducia ed
invita alla gioia.
Spalancate
le porte a Cristo.
Non abbiate paura di
accogliere Cristo e di accettare la Sua potestà! Aiutate il Papa e
tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo,
servire l'uomo e l'umanità intera! Non abbiate paura! Aprite, anzi
spalancate le porte a Cristo! Alla Sua salvatrice potestà aprite i
confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti
campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa
cosa è dentro l'uomo. Solo Lui lo sa! Oggi così spesso l'uomo non sa
cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così
spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso
dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete a Cristo di
parlare all'uomo. Solo Lui ha parole di vita, sì! di vita eterna.
Preghiera
per i giovani nel mondo.
Dio, nostro Padre, Ti
affidiamo i giovani e le giovani del mondo, con i loro problemi,
aspirazioni e speranze. Ferma su di loro il tuo sguardo d'amore e
rendili operatori di pace e costruttori della civiltà dell'amore.
Chiamali a seguire Gesù, tuo Figlio. Fa' loro comprendere che vale la
pena di donare interamente la vita per Te e per l'umanità. Concedi
generosità e prontezza nella risposta. Accogli, Signore, la nostra lode
e la nostra preghiera anche per i giovani che, sull'esempio di Maria,
Madre della Chiesa, hanno creduto alla tua parola e si stanno preparando
ai sacri Ordini, alla professione dei consigli evangelici, all'impegno
missionario. Aiutali a comprendere che la chiamata che Tu hai dato loro
è sempre attuale e urgente. Amen!
Preghiera
contro la droga.
Le vittime della droga e
dell'alcolismo mi sembrano come persone «in viaggio» che vanno alla
ricerca di qualcosa in cui credere per vivere; incappano, invece, nei
mercanti di morte, che le assalgono con la lusinga di illusorie libertà
e di false prospettive di felicità. Voi ed io tuttavia vogliamo
testimoniare che le ragioni per continuare a sperare ci sono e sono
molto più forti di quelle in contrario. Ai giovani voglio ancora una
volta dire: Guardatevi dalla tentazione di certe esperienze, illusorie e
tragiche! Non arrendetevi ad esse! Perché rinunciare alla piena
maturazione dei vostri anni, accettando una precoce senescenza? Perché
sciupare la vostra vita e le vostre energie che possono trovare gioiosa
affermazione negli ideali dell'onestà, del lavoro, del sacrificio,
della purezza, del vero amore? Chi ama, gusta la vita e vi rimane!
Preghiera
per gli uomini del nostro tempo.
Vergine Santa, in questo
mondo in cui è presente ancora l'eredità del peccato del primo Adamo,
che spinge l'uomo a nascondersi davanti al Volto di Dio e a rifiutare
persino di guardarlo, noi preghiamo perché si aprano le vie al Verbo
Incarnato, al Vangelo del Figlio dell'uomo, tuo dilettissimo Figlio. Per
gli uomini di questo nostro tempo, così progredito e così travagliato,
per gli uomini di ogni civiltà e lingua, di ogni cultura e razza, ti
chiediamo, o Maria, la grazia di una sincera apertura di spirito e di un
attento ascolto della Parola di Dio. Ti chiediamo, o Madre degli uomini,
la grazia per ogni essere umano di saper accogliere con riconoscenza il
dono della figliolanza che il Padre offre gratuitamente a tutti nel suo
e tuo Figlio diletto. Ti chiediamo, o Madre della speranza, la grazia
dell'ubbidienza della fede, unica vera ancora di salvezza. Ti preghiamo,
Vergine fedele, perché tu, che precedi i credenti nell'itinerario della
fede qui in terra, protegga il cammino di quanti si sforzano di
accogliere e seguire Cristo, Colui che è, che era e che viene, Colui
che è la via, la verità e la vita. Aiutaci, o clemente, o pia e dolce
Madre di Dio, o Maria!
Gesù
nostra pace.
Gesù Cristo! Figlio
dell'Eterno Padre, Figlio della Donna, Figlio di Maria, non ci lasciare
in balìa della nostra debolezza e della nostra superbia! O Pienezza
Incarnata! Sii Tu nell'uomo terreno! Sii Tu il nostro Pastore! Sii la
nostra Pace! Rendici pescatori di uomini Signore Gesù, come un giorno
hai chiamato i primi discepoli per farne pescatori di uomini, così
continua a far risuonare anche oggi il tuo dolce invito: «Vieni e
seguimi»! Dona ai giovani e alle giovani la grazia di rispondere
prontamente alla tua voce! Sostieni nelle loro fatiche apostoliche i
nostri Vescovi, i sacerdoti, le persone consacrate. Dona perseveranza ai
nostri seminaristi e a tutti coloro che stanno realizzando un ideale di
vita totalmente consacrata al tuo servizio. Risveglia nelle nostre
comunità l'impegno missionario. Manda, Signore, operai nella tua messe
e non permettere che l'umanità si perda per mancanza di pastori, di
missionari, di persone votate alla causa del Vangelo. Maria, Madre della
Chiesa, modello di ogni convocazione, aiutaci a rispondere di «sì» al
Signore che ci chiama a collaborare al disegno divino di salvezza. Amen.
PREGHIERE
A GIOVANNI PAOLO II (clicca)