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2012 - 01       

 

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Ogni mese una nuova pagina con articoli semplici

per aiutare gli sposi cristiani a compiere dei piccoli passi:

 passi verso una crescita come coppia, passi per ricostruire un'armonia spezzata

passi per camminare come genitori, passi per crescere nella fede.

 

Piccoli passi: consigli e parole semplici per camminare insieme.

 

 

Ascoltiamo Don Bosco:

..

.          " Ricordatevi che la Madonna vi vuole

         un gran bene e pregatela di cuore

         perché vi aiuti".        

        

 

 

PICCOLI PASSI:

   

 

Fate della casa un luogo di gioia

 

 

1. Guardate i vostri famigliari con occhi nuovi: non fermatevi sempre e soltanto ai giudizi negativi ed alle critiche, ma sforzatevi di apprezzare quello che di bello e di buono riescono ad esprimere.

 

2. Riscoprite la parola "GRAZIE", detta con dolcezza e tenerezza, in ogni circostanza, anche la più normale della giornata.

 

3. Esprimete la vostra gioia e gratitudine con la vicinanza tra voi, anche fisica, e non abbiate timore di dire "Ti voglio bene", "Sono contento di te."

 

4. Valorizzate il sorriso (tutti ne abbiamo almeno un po') per dare gioia a chi è triste e avvilito, per spezzare i bronci, per smussare gli angoli e le incomprensioni.

 

5. Non trascurate il decoro e la pulizia della casa e la cura della vostra persona, date importanza al linguaggio che usate ed al comportamento che tenete per favorire il gusto di stare insieme.

 

6. Accontentatevi e ringraziate per ogni cosa che la vita vi dona. Sappiate cogliere le piccole gioie di ogni giorno, facendole emergere, sottolineandole ed incoraggiandole anche quando siete stanchi

 

7. Programmate e decidete insieme momenti ditensivi, gite riposanti (i genitori da soli) o con tutta la famiglia, per alleggerire qualche tensione e ricreare uno spirito nuovo.

 

8. Sappiate perdonare sempre, per ritrovare la pace fra voi e con i famigliari. Vi sentirete liberi da pesi e ritroverete la gioia del cuore.

 

9. Non accusatevi nei contrasti, nelle prove, nelle sofferenze e non ingigantite le difficoltà, né generalizzate i difetti, ma cercate l'unità in atteggiamento di speranza e di confidenza in Dio. 

 

10. Pregate insieme, ogni giorno, per ringraziare dei momenti lieti della vostra unione e soprattutto per affidare a Dio, che vi ama, la tristezza che spesso sembra prevalere.

 

 

Dobbiamo sposarci ogni giorno

donandoci un amore infinito.

Sposarci è accettarci,

è unirci l'uno all'altra.

Sposarci è avere tutta la vita

per aiutarci e completarci.

Sposarci non è solo camminare

con la mano nella mano,

perchè è facile unire i corpi,

ma è andare da cuore a cuore, perchè

è più difficile amarci con tenerezza.

Sposarci è mettere in comune le anime:

i sogni e le gioie,

i rimpianti e gli scoraggiamenti,

tutto il mondo interiore

e la sua evoluzione.

Sposando ogni giorno le anime,

vivremo insieme per sempre

come due mani giunte nella preghiera.

 

 

Come andare d'accordo fra marito e moglie:

 di P. Fabio ottaviani  

 

 

Il matrimonio è come una barca che porta due persone in mezzo al mare in burrasca: è sufficiente un solo colpo di remi sbagliato, inopportuno, da parte di una delle due persone, e la barca vacilla; può anche affondare. Sposarsi è facile, ma vivere insieme è un'arte che dura tutta la vita.

 

Mi permetto di suggerire alcune ricette pratiche per aiutarvi a costruire insieme un'armoniosa e felice vita coniugale. 

 

 

L'arte dell'Armonia Coniugale

 

l. Tutti e due i coniugi devono sentirsi impegnati nel costruire l'armonia coniugale e considerare la loro unione come l'occupazione principale ed insostituibile del loro vivere insieme. Il matrimonio non è un avvenimento in più della vita, ma è la vita stessa. 

 

2. L'arte dell'armonia coniugale deve iniziare fin dal primo giorno di nozze. Il matrimonio è la nascita della vita a due ed ogni nascita è un'inizio che va curato, educato, abbellito... È una palestra continua. 

 

3. E’ necessaria per tutti e due i coniugi tanta umiltà. Quando un marito si vanta di essere capace di tutto e di non sbagliare mai; quando la moglie si crede una superdonna, indispensabile e superiore a tutti, state pur certi che in quella famiglia non regna la pace. 

 

4. Punto di partenza per ogni intesa è il rispetto reciproco. Ognuno, pur in mezzo a tanti defetti, ha tante buone qualità ed ha la possibilità di diventare sempre migliore. I coniugi devono cercare, prima di tutto, il lato positivo del proprio consorte e quindi osservare e apprezzare ciò che li unisce e non ciò che le divide. 

 

5. Occorre sapersi prendere e comprendere. Comprendere vuol dire: conoscere i limiti di ciascuno; sospettare che dietro certe reazioni improvvise c'è qualche altro motivo; non giudicare subito il coniuge se ha sbagliato in qualche cosa o ha avuto una giornata nera. 

 

6. II matrimonio è una vocazione anche alla pazienza. 

Non bisogna fare i tragici per ogni piccolo equivoco o dolore che possa capitare. In ogni apprendistato ci vuole, prima, rodaggio, poi flessibilità e capacità di adattamento alle varie situazioni. "Prima del matrimonio tenete gli occhi aperti; dopo chiudetene uno". (B. Franklin).

 

7. Comunicate, dialogate, parlate. Non è facile dialogare. Il dialogo favorisce tra persone che si confrontano senza il desiderio di vincere o peggio, umiliare l'altro. Nel dialogo non esiste vincitore e non esiste neppure il vinto. Il dialogo serve per capirsi e per aiutarsi. 

 

8. Un altro mezzo molto efficace di armonia coniugale è la buona volontà di cambiare opinione o giudizio qualora risulti in modo chiaro e lampante che è sbagliato. Riconoscere i propri errori e principio di saggezza e maturità; sbagliare è umano, perseverare nell'errore è diabolico. 

 

9. Ma é soprotutto l'amore che unisce i cuori degli sposi. L'amore vero incomincia quando non si attende nulla in cambio. Il fuoco dell'amore si conserva solo se lo si alimenta. Se non vi è circolazione di amore, si spegne l'entusiasmo, sparisce la gioia, si uccide la vita.

 

 

Alcuni consigli per superare le liti matrimoniali 

 

1. I coniugi non devono avere troppa paura se fanno, di tanto in tanto, qualche litigio. La discussione non è, di per sé, un brutto segno dell'amore; gli ostacoli appartengono alle dimensioni della vita, all'esercizio e alla dinamica della propria libertà. Ciò che uccide l'amore è l'indifferenza. 

 

2. Occorre essere sempre uniti nei valori importanti: fede, educazione dei figli...; liberi nelle cose secondarie: moda, divertimenti, amicizie...; ma in tutto deve prevalere l'amore. 

 

3. Non litigare a sera quando si è stanchi e già innervositi per tante cose subite durante la giornata. Se capita il contrasto e la discussione diventa troppo accesa, è cosa molto indovinata saperla ridimensionare, per esempio, per mezzo del silenzio da parte di un coniuge, oppure, di comune accordo, riparlarne il giorno dopo o in un'altra occasione propizia. 

 

4. Comunque, non alzare mai la voce. Urla chi ama di meno; sbraita chi ha argomenti poco validi. La verità non va sbattuta in faccia: essa è come la luce che penetra dolcemente e solo così può convincere. 

 

5. E' da persone mature, essere capaci di ascoltare prima di rispondere. Ascoltare vuol dire rispetto verso l'altro e quindi amore. Solo con l'arte dell'ascolto ci rendiamo idonei a rispondere secondo verità, evitando di allargare i punti di frizione fino all'infinito.

 

6. Non confidare ai propri parenti le divergenze e le liti. I parenti non farebbero altro che complicare la matassa della lite, sollevando un polverone di giudizio pro o contro, da rimanerne tutti quanti sommersi. 

 

7. Non dobbiamo avere ragione ad ogni costo, stravincere. Impariamo dagli animali i quali cessano di lottare contro l'avversario quando questi si arrende. 

 

8. Non fermarsi troppo a piagnucolare sulle cose che non vanno, ma cercare di trasformare il male in bene.

 

9. Dopo aver detto ciò che si doveva esprimere e correggere, è molto salutare per i coniugi farci una risatina sopra come per convincersi che, in fin dei conti, ciò che vale è solo volersi bene.

 

10. Tutti gli sforzi per evitare o diminuire i litigi e i contrasti saranno quasi inutili e inefficaci se i coniugi non avranno una forte base spirituale e religiosa. Saranno le virtù della bontà, della sincerità, dello spirito di sacrificio e del perdono; saranno la fede, la speranza e l'amore; sarà principalmente la convinzione che Dio vede e ci ama, ciò che costituirà la soluzione pacifica e pacificante di qualsiasi contrasto fra marito e moglie. Solamente Dio è la soluzione di quei problemi che sembrano non avere alcuna soluzione! 

 

"Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non rendete a nessuno male per male. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti" (S. Paolo).

 

 

Ciò che deve fare Lui per Lei 

 

1. Sappia l'uomo che la sua donna vuole essere stimata nel suo valore e missione di donna. 

 

2. II marito rispetti certe scadenze interne e spirituali della sua donna. Un marito burbero può essere buono, ma un marito buono e delicato è bello due volte. 

 

3. II marito deve essere riconoscente alla propria moglie per tutto quello che ella è, per tutto ciò che ella fa.

 

4. Un bravo marito deve essere capace di amare sua moglie anche nelle piccole cose. La donna ama i particolari e aspetta di essere al centro degli affetti e delle attenzioni, almeno di tanto in tanto. 

 

5. La donna è per sua natura incurabilmente romantica. Per ottenere simpatia da una donna non occorre dirle tante cose, ma basta sussurarle quello che ella vuol sentirsi ripetere.

 

6. E inutile dire e dare alla moglie tante cose se poi il marito non le dona la sua presenza. 

 

7. La donna normale si sposa per diventare madre. 

Quando un marito negasse di proposito, ogni maternità alla propria moglie non farebbe altro che ferire la sua stessa natura di donna, svuotandola di significato. 

 

 

Ciò che deve fare Lei per Lui 

 

l. È bene, anzitutto, che la donna abbia conoscenza della sua potenza di donna. L'avvenire dell'uomo e della donna; la storia poggia sulle ginocchia della madre. Se l'uomo fa le opere, la donna fa gli uomini. 

 

2. La donna non tralasci di essere "il sole della famiglia" e la "regina della casa". II marito ha bisogno, tornando a casa, di trovare la sua donna che lo ricarica di sapere che c'é un cuore che lo aspetta.

 

3. La moglie, però, non deve abusare di questo bisogno dell'uomo per renderlo schiavo. Questa minaccia può venire dal fatto che la donna è possessiva per natura l'amore è anche libertà per l'amato. 

 

4. Fra le cose più importanti che una buona sposa non dovrà mai dimenticare e che l'uomo si carica di nervosismo più facilmente di lei. Per questo, quando torna dall'ufficio o dal lavoro impiegativo, sente il bisogno di rilassarsi, distendendosi in qualche poltrona. Ora se la moglie, ignara di tutto questo, invece di accoglierlo in casa con il suo sorridente affetto, incominciasse subito a raccontargli i contrattempi della giornata o le cose meno belle che sono capitate ai bambini, ella non farebbe altro che mettere una bella ipoteca per un solenne litigio, che può esplodere anche durante i pasti. 

 

5. ogni saggia moglie non fa fatica a convincersi che suo marito, per quanto buono e degno, può essere un gran distrattone. 

 

Tenete dunque presente spose che se in un giorno speciale, come un compleanno etc..., vi aspettate dal vostro sposo una più forte manifestazione d'amore o di comprensione ed invece lo vedete assente mille miglia, non dove­te pensare subito a cattiveria o noncuranza: è, di solito, solo distrazione, è allergia alle sfumature sentimentali. 

 

6. L'uomo è meno forte di quello che possa sembrare, anche se fuori è stimato ed onorato per la carriera e per i suoi interventi operativi. Pure lui ha continua necessità di delicatezza, di affetto, di simpatia, di essere messo al centro del cuore. La moglie deve sapere tutto questo. Se ogni sposa riuscirà a far sentire a su marito che egli è al centro di tutte le sue attenzioni, ciò servirà a renderlo più forte, più "uomo". 

 

(P. Fabio Ottaviani) 

 

 

L'Amore non parla: bisbiglia

non dice: benedice

non suggerisce: ispira

non da: dona

non tiene per mano: stringe tra le braccia

 

 

 

 

 

             

                              POSUERUNT ME CUSTODEM

                                         MARIA, AIUTO DEI CRISTIANI, INTERCEDI PER NOI 

...

 

 

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