Dieci
passi per non fallire in amore di
Stefano Grandi
(Verifica del cammino di coppia per non scoppiare)
Ottavo
passo: Il peso del passato
Tutti noi durante la nostra vita, abbiamo subito traumi,
torti ed esperienze negative. Dentro ognuno di noi c'è la presenza di questi “nodi” che non siamo, a volte, riusciti
a sciogliere. Quando s'incontra il proprio partner, alcuni di questi nodi, potrebbero condizionare il rapporto
d'amore fino a metterlo in serio pericolo.
Come affrontare questo problema?
Partiamo da dei casi concreti per meglio chiarire il concetto.
1)Una donna particolare
Un giorno mi si è presentato il caso di una coppia che sembrava avesse dei problemi di origine sessuale. Il
marito si lamentava della poca collaborazione e disponibilità, della propria moglie, a far l’amore. In maniera
maldestra aveva sbandierato questo problema dicendo che dovevo convincerla a far bene l’amore altrimenti
avrebbe fatto la scelta di separarsi. L'ho mandato dallo psicologo per calmarsi, così potevo parlare da solo con
sua moglie.
Ho cercato di indagare sul perché della sua indisponibilità partendo da possibili problemi fisici e sociali. Ma
era tutto normale. Ho tentato altre strade, ma era tutto normale, fino a quando ho detto: ”C’è qualcosa dentro di
lei che la tormenta?”. Una valanga di lacrime hanno coperto il viso della donna e un silenzio meditativo
ha preso piede nella stanza. Ho aspettato di parlare perché doveva essere lei a raccontare. Alla fine la
verità è venuta a galla: lei a 16 anni era stata violentata e dopo un periodo di cura il tutto sembrava essere
passato. Quando, dopo aver incontrato l’uomo della sua vita, ha iniziato ad avere rapporti sessuali, gli sono riemersi
dei flash della sua brutta vicenda, bloccandola
mentre viveva l’atto. Il marito non sapeva nulla, anzi la trattava male perché
lei si irrigidiva.
Per non perdere il marito le ho detto di trovare il modo di condividere con lui questo suo nodo senza paura di
essere giudicata, perché solo l’amore poteva guarire quella ferita.
2)Un ex
Un uomo si lamentava sempre di sua moglie perché rientrava dal lavoro sempre tesa e poco disponibile a
lui. Credeva di aver sbagliato donna. Quando si rivolse a me, chiesi di incontrare lei da sola. Dopo alcune parole
di circostanza, decisi di verificare se lui, che lei aveva scelto, era l’uomo giusto. Il risultato fu stupefacente:
era proprio lui l’uomo della sua vita! Ma, allora perché quella indisponibilità?
Mi venne in mente un caso di mobbing e tentai la sorte.
Quando cominciai a parlare, mi accorsi che lei non mi ascoltava, ma pensava a qualcosa di più importante. Mi
interruppi e le chiesi: “Signora, lei sta nascondendo qualcosa a suo marito?” Scoppiò a piangere. Aspettai
finché non mi rivelò la sua verità. Il suo datore di lavoro era stato il suo “uomo” per due anni, prima di incontrare
il marito. La relazione era finita, ma dopo il suo matrimonio, il suo datore era ritornato alla carica e le
aveva reso il lavoro un inferno perché la rivoleva come amante. Lei non sapeva cosa fare: cedere o tenere duro?
Aveva scelto di tenere duro, ma la conseguenza era che tornava a casa distrutta.
Per non perdere suo marito le dissi di condividere questa situazione e sicuramente una soluzione al problema
si sarebbe trovata. Lei aveva paura di riferirlo al marito, ma la situazione era arrivata ad un passo dall'incomprensione.
3)Un passato galeotto
Ho conosciuto un giovane panettiere che era stato lasciato da sua moglie dopo che lei aveva scoperto che
lui era stato in galera. Il motivo del perché era andato in galera non m’interessava, ma il perché non aveva
condiviso questa sua vicenda con la moglie, sì.
Nel fidanzamento, lui aveva capito che lei era la donna della sua vita, e da quel momento il suo cruccio era di
confidare questo suo passato, in modo che lei potesse sentirsi libera di sceglierlo perché lui era cambiato. Ma
quel momento non arrivò mai.
Poteva la storia andare diversamente? Io credo di sì.
4)Un scelta indimenticabile
Una sera squillò il telefono a casa mia, un marito mi annunciava la gravidanza di sua moglie e voleva che lo
sapessi. Fino a qui niente di particolare finchè compresi che io non lo conoscevo, ma conoscevo sua moglie.
Una cosa l’agitava: sua moglie piangeva troppo spesso senza darne spiegazione. Mi chiese di capire il
perchè.
Invitai la donna ad un colloquio. L’incontro fu molto amicale e verso la fine decisi di capire il perchè del suo
atteggiamento emotivo. Non trovai nulla di importante, ma alla mia considerazione “Io piangerei di gioia per
questo bellissimo bimbo che arriva in una così bella famiglia”, lei, d’improvviso, scoppio a piangere. Io rimasi
stupefatto chiedendo se avessi detto qualcosa di sbagliato nei suoi confronti. Dopo una lunga pausa lei mi
rispose: “A 16 anni sono rimasta incinta; volevo tenerlo, invece mi hanno indotta ad abortire perchè erano
tutti contro questa scelta. Oggi piango per il dolore che ho causato a quel mio
figlio”. Gli risposi che doveva chiedere perdono a Dio del male fatto ed amare questo suo nuovo bambino non
come “il sopravvissuto”. Conclusi l’incontro con la sua promessa di condividere con suo marito questa triste
vicenda.
Bisogna
condividere.
Davanti ad un passato ingombrante si possono tenere
due atteggiamenti: permettere ad esso di condizionarci in ogni caso oppure tentare di rielaborarlo
condividendolo con il partner.
Nel primo caso il risultato è quello
di un peso sulle spalle, che impedisce di progredire nel cammino intrapreso. Nel secondo caso, invece, s'impara
a guardare dentro la nostra storia con serenità, senza
rinnegarla, condividendola con una persona speciale, superando la sfiducia, la diffidenza e i sensi di colpa che
una situazione difficile può aver suscitato. A questo punto, insieme all'altro, si può anche guarire perché
solo l'amore può guarire ogni male!
A volte qualcuno, giustamente, si domanda quando e come condividere i suoi nodi?
Non ci sono ricette, ma ognuno di noi deve trovare il tempo e il modo di condividere perché ne vale della sua
felicità e di quella del proprio partner.
Un test a due
Provate insieme a rispondere alle seguenti domande e vedrete crescere il vostro essere coppia.
-È giusto condividere i nodi?
-Quali nodi vanno condivisi?
(Nel
prossimo numero: Nono passo - La
crisi)