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MESE DI AGOSTO

DEDICATO A DIO PADRE

 

 

GIORNO 13

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Indice

 

  

MEDITAZIONE

 

 

I MESSAGGERI DELL'AMORE: GEREMIA

 

INTRODUZIONE - Nella vita e nella missione del profeta Geremia s'impersona la tragedia dell'amore divino, offerto e non accettato. Il Profeta annuncia l'amore di Dio per il suo popolo con accenti appassionati, con paragoni presi dall'amore nuziale o di fidanzamento, come tra un uomo e una donna. Dio ama anche chi gli è stato infedele, chi l'ha tradito, non perché egli sia debole o bisognoso, ma perché è superiore alla miseria della persona amata. Per rendere più convincente il suo annunzio, il Profeta non teme l'impopolarità tra i suoi e la persecuzione dei capi politici, pur di annunciare loro la verità che potrebbe salvarli; non evita minimamente i pericoli gravi, che lo minacciano: viene arrestato, gettato in prigione in una fossa fangosa, e poi, liberato, segue la sorte degli scampati alla distruzione di Gerusalemme, li accompagna in Egitto, lui che ne li aveva sconsigliati, ma che non si sentiva il cuore di abbandonarli. E in Egitto avvenne l'epilogo della tragedia: mori, forse ucciso dai suoi, a sassate. Tragedia dell'amore non amato; tragedia di un grande spirito, trasparente figura del Cristo sofferente, «agnello mansueto condotto al sacrificio». Geremia si sentiva affascinato, anzi egli dice «sedotto» dall'amore di Dio e del suo popolo. Aveva avuto l'esperienza mistica di quanto poi egli scrisse: «Di un amore eterno io ti ho amato, per questo ti ho conservato il mio favore. Metterò la mia legge in loro e la scriverò nei loro cuori; allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo».

 

MEDITAZIONE BIBLICA - Allora il Signore rivolse la parola a Geremia e gli disse: «Ecco io sono il Signore di tutti i mortali: che cosa ci può essere di impossibile per me? (...) Ecco, io li radunerò da tutti i paesi nei quali li avrò dispersi... Li ricondurrò in questo luogo, per abitarvi con tutta sicurezza. Io li avrò per mio popolo ed essi mi avranno per loro Dio. Anzi darò loro un altro cuore e un modo di vivere, sì che mi temano in ogni tempo per il bene loro e dei loro figli dopo di loro. Farò con essi un patto eterno e non cesserò di beneficarli: metterò nei loro cuori il mio timore, affinché non si distacchino da me. Troverò la mia gioia nel fare loro del bene e li stabilirò saldamente in questa terra, con tutto il mio cuore e con tutta l'anima mia». (Ger. 32, 37-41)

 

CONCLUSIONE - Per ogni uomo, del passato, del presente e del futuro, tutta la vita si annoda felicemente o tragicamente, qui, in questo punto, nell'Amore. L'Amore, dono generoso di Dio, come bellezza, vita, felicità stessa di Dio, da oggi e per sempre. L'amore verso gli altri, come comunione fraterna di vita, di beni, di ideali, di sforzi per un medesimo comune destino: avvicinarsi e aprirsi sempre di più all'Amore eterno di Dio. La fedeltà a questo dono e a questo impegno d'Amore non è facile: viene spesso messo a dura prova ogni giorno dalle mille traversie che ci preoccupano, ci esasperano, ci innervosiscono nella ricerca ansiosa e individualistica della soluzione dei nostri problemi, della casa, del lavoro, della salute, della libertà, della giustizia, dell'indipendenza dagli altri, dello stesso amore per una persona, da accettare o da respingere. Eppure, tutto potrebbe essere, non dico più facile, ma più semplice e chiaro se fossimo dominati da due sole certezze. Prima: Dio mi ama di un amore eterno e prova gioia a farmi del bene; seconda: tutto si può risolvere, se amo gli altri e se amo con gli altri.

 

PREGHIERA COMUNITARIA 

INVITO - Rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera a Dio, nostro Padre, che in ogni tempo ha mandato i suoi profeti a richiamare gli uomini alla conversione e all'amore. Preghiamo insieme e diciamo: Per il Cuore di Cristo tuo Figlio, ascoltaci, o Signore. 

 

INTENZIONI - Perché sorgano anche oggi nella Chiesa e nel mondo, profeti generosi che sappiano richiamare alla conversione e all'amore e suscitino operosa la Speranza cristiana, preghiamo: Perché la Chiesa sia liberata dai falsi profeti, che con zelo apparente e dottrine di superbia turbano il popolo di Dio e scandalizzano il mondo, preghiamo: Perché ognuno di noi sia docile alla voce di quel profeta interiore che ci è dato nella nostra coscienza, preghiamo: Perché nella Chiesa e nel mondo cresca il rispetto e l'obbedienza per i «profeti ordinari» costituiti in autorità da Dio nella S. Gerarchia, nella Società e nella Famiglia, preghiamo. (Altre intenzioni personali…)

 

PREGHIERA DI CONCLUSIONE - Signore, Dio nostro, mentre ti chiediamo perdono per aver tante volte chiuse le orecchie e il cuore alla tua voce che si manifestava nella nostra coscienza o per mezzo dei tuoi «profeti», ti preghiamo di formarci un cuore nuovo più docile, più umile, più pronto e generoso, come il Cuore di Gesù, tuo Figlio. Amen.

 

FIORETTO - Reciterete una terza parte del Rosario per quell'anima purgante che è più prossima ad andare al Cielo, e che fu più devota di Maria Santissima.

 

 

 

 

 

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