MEDITAZIONE
CANTICO DEGLI ANGELI
TESTO. — «E a un tratto si raccolse presso l'angelo una schiera della milizia celeste che lodava Dio, dicendo: — Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà»
(Luc., II, 13, 14).
1. PRELUDIO. — Mi rappresenterò la campagna di Giudea, così bella nelle notti serene; le stelle brillano nel cielo, i greggi e i pastori dormono. Ad un tratto appare un angelo e annuncia una grande novella... poi una folla d'angeli si unisce a lui e canta.
2. PRELUDIO. — «Gloria in excelsis Deo!» Gloria a Dio, pace a noi. Grazie, Gesù, per questo bene della pace che sei venuto a portarci.
1. PUNTO. — Gloria a Dio. — Ecco lo scopo, il fine di ogni cosa; tutto deve infallibilmente finire qui e non c'è che la glorificazione di Dio che sia degna dell'Incarnazione d'un Dio. Se Gesù è venuto a soffrire ed a morire, è senza dubbio per salvarci, ma è soprattutto per procurare la gloria di Dio, suo Padre, salvandoci. Ecco perchè il primo grido degli angeli, il loro primo canto è questa parola trionfante: «Gloria a Dio!» Gloria a Dio
con l'annientamento del suo Figlio! Gloria a Dio con la sua vita che sarà un atto ininterrotto d'amore infinito! Gloria a Dio con le sue future fatiche, con le sue sofferenze e la sua morte! Gloria a Dio con la sua Risurrezione, con la fondazione della sua Chiesa, con le virtù dei suoi figli, con il sangue dei suoi martiri, con la purezza delle sue vergini, con l'eroismo dei suoi apostoli e dei suoi missionari, con la felicità eterna dei suoi eletti. Gloria a Dio con la Santa Eucaristia sino alla fine dei secoli. Gloria in excelsis Deo!
2. PUNTO. — Pace agli uomini. — Gli angeli, dopo aver cantato la glorificazione di Dio, pensano subito a cantare la nostra felicità con la pace, ad augurarci questo bene supremo nel mondo. La pace! frutto della pietà, della fedeltà al dovere, della conformità alla volontà di Dio... La pace, frutto della purezza del cuore, della carità... La pace, calma e quiete, riposo e godimento, sorgente di gioia e d'allegrezza intima, sconosciuta alla terra prima della venuta di Gesù; ecco perchè gli angeli l'annunciano e la proclamano; questo Bambino pacificherà tutto, perchè Egli viene a distruggere il peccato che è il più grande ostacolo alla pace. Perchè sono io talvolta agitato, turbato, in una parola, privo della pace? Non è forse perchè sono venuto meno a due cose essenziali per acquistarla, aumentarla e conservarla: la sottomissione alla volontà divina negli avvenimenti e con le persone, e l'abitudine della preghiera, della vita interiore, dell'unione con Dio?
Preghiera
al Bambino Gesù per domandare la pace: "Oh dolce Bambino porta la
pace nel mondo"
RISOLUZIONI. — Contribuire a spargere la pace intorno a me, con un carattere eguale e dolce e con il ricorso frequente a Dio la cui santa grazia dà la pace.
ESEMPIO.
Si era ritirata in Bona, piccola Città nel ducato di Borgogna, una donna assai virtuosa e devota per salvarsi dalle calamità della guerra. Ma nel trovare scampo dai nemici visibili, cadde nelle mani dei nemici invisibili e fu assalita da violente tentazioni, in particolare contro la fede e la purezza. Lo spirito maligno le oscurò lo spirito e la riempì di pensieri immondi e, quel che è peggio, ingiuriosi contro i misteri della nostra fede e di tutte le cose sacre che la poverina, casta e fedele fra quelle mostruose battaglie, cadde per l'orrore e per la malinconia estrema, in gravissima infermità. Dopo lunghi travagli di corpo e di spirito, Iddio la ispirò di recarsi a visitare una religiosa carmelitana e di confidarle il suo stato. La suora, udita la sua storia, se ne commosse e senza indugio andò a raccomandarla alle preghiere di Suor Margherita, devotissima della S.Infanzia e, per consolare maggiormente quell'afflitta, le donò una di quelle coroncine che la stessa suor Margherita era solita diffondere per accrescere la devozione a Gesù bambino. La donna ricevette la coroncina con gran riverenza e appena espresse il proposito di recitarla ogni giorno a onore della
S.Infanzia, si sentì dileguare dalla mente tutte le tenebre infernali e dal cuore tutte le pene. Riprese l'uso di mangiare e di bere che aveva quasi del tutto perduto; si rimise in buona salute e non lasciò passar giorno senza andare alla Chiesa del Monastero e qui innanzi al SS. Sacramento fare lunghissima orazione.
FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, riempimi di S. Amore per te.