MEDITAZIONE
GESU' RITROVATO
(1)
TESTO. — «Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio, seduto tra i dottori ad interrogarli, mentre gli uditori si stupivano della sua sapienza e delle sue risposte».
(Luc. 46, 47).
1. PRELUDIO. — Percorrerò il Tempio con Maria e Giuseppe, interrogherò con lo sguardo tutti i luoghi dove credo di ritrovare «Colui che è l'amore dell'anima mia».
2. PRELUDIO. — «Avreste mai veduto Colui che è l'amore dell'anima mia?... Io lo cercai e, come la sposa del Cantico dei cantici, Lo trovai!...».
1. PUNTO. — Dove? — Nella casa di Dio, nel Tempio santo, ecco dove si ritrova, se si vuole, Colui che si ha avuto la disgrazia di perdere con il peccato. Appena sentiamo che la grazia non e più nella nostra anima a causa di quell'atto, di quell'abitudine che le dà la morte, gemiamo, piangiamo, laviamo le nostre macchie nella contrizione e nell'amore. «Mio Dio, ho peccato... perdono! Non ti offenderò più volontariamente...». Contrizione perfetta che cancella il peccato, prima ancora dell'assoluzione del sacerdote. Ma siccome ogni offesa di Dio deve passare dal potere delle chiavi affidate alla Chiesa, appena ci è possibile, ci confessiamo, ci comunichiamo e ritroviamo vicino all'altare, all'Eucaristia, la pace e ia felicità, indizi certi della presenza di Gesù. Giuseppe e
Maria, l'hanno ritrovato nel Tempio; pensiamo noi di poterlo ritrovare altrove?
2. PUNTO: — Come? — Gesù si lascia ritrovare dalla contrizione, dall'amore, dai Sacramenti. Poi Egli ci aspetta in Chiesa, in mezzo ai dottori, ascoltandoli e interrogandoli, per insegnarci ad amare la parola di Dio, a fare sforzi per istruirci nelle cose della fede, ad illuminarci con semplicità, esponendo i nostri dubbi, domandando consiglio. Prendiamo piacere ad andarLo a cercare così, a stare con Lui, a contemplarLo, ad ascoltarLo. Quanto è bello, sapiente, buono!... Parla, Gesù, le tue parole sono dolci come il miele... agisci pure da padrone e comandami di non abbandonarti più; lontano da te, la vita non è che morte.
RISOLUZIONI pratiche, sul modo di confessarmi e di assistere alle prediche ed alle istruzioni. Farmi catechista dei fanciulli poveri, poichè Gesù con la sua presenza in quella parte del Tempio dove s'insegnava la legge e la dottrina, ha lasciato una benedizione speciale agli educatori della gioventù.
ESEMPIO.
Una devota Religiosa, avendo in cura il sacro arredo in uso nel Sacrificio Eucaristico, usava ogni diligenza per tenerlo pulito. Corporali e purificatoi, dopo che erano stati lavati dal Sacerdote, essa tornava a lavarli con grande gioia e devozione. Quindi li metteva al sole ad asciugare, e vi assisteva, avendo cura che non vi cadesse sopra cosa alcuna a sporcarli. Mentre un giorno stava recitando la corona facendo la guardia a questi sacri panni lavati; ecco apparire la Madre SS. con il suo dolce Bambino, e mettersi accanto alla devota Religiosa, la quale non si saziava di ammirare ora la bellezza della Madre, ed ora del Figlio, in silenzio, ed ammirazione altissima. La Vergine Madre toltosi dal braccio il suo figliolino lo pose sopra quei sacri lini: la qual cosa parve strana alla semplice religiosa, che non osando parlare, con dei gesti mostrava di non volere il bambino sopra quelli. Ma Maria sorridendo alla semplicità della sua devota, a cui non si era data a conoscere, preso uno dei corporali e distesolo, vi mise sopra il pargoletto. La Monaca non si potè allora trattenere dal gridare, dicendo: "O donna, come avete l'ardire di trattare così le cose sacre?"- "Datti pace, le rispose la Vergine Madre, perchè io metto il mio Figliolino sopra i panni che sono suoi: non sai tu quanto spesso egli sopra questi panni sull'Altare viene posato ogni giorno?" Ciò detto le sparì davanti agli occhi, ma in premio della sua sollecitudine nel conservare puliti quei sacri lini, la lasciò colma di una grandissima soavità e contentezza nel cuore.
FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, preservami dal peccato mortale.
