MEDITAZIONE
COME SI CUSTODISCE GESU'
TESTO. — «E se ne andò con loro e tornò a Nazareth»
(Luc. II, 51).
1. PRELUDIO. — Vedrò Giuseppe e Maria uscire dai Tempio con Gesù e riprendere il cammino della Galilea, in dolce pendio, più facile a percorrere della salita che li aveva condotti, qualche giorno prima, da Nazareth a Gerusalemme.
2. PRELUDIO. — «Trovai l'amore dell'anima mia, lo presi e non lo lascerò più»
(Cant. III, 4).
1. PUNTO. — Resta con me. — «Voglio restare, risponde Gesù, ma per questo sii attento a restare, a tua volta, nella mia grazia e nel mio amore, allora saremo uniti per l'eternità!». Il mezzo per restare nell'amore è quello di non peccare, e perciò lottare coraggiosamente contro il demonio che suggerisce il peccato, contro le tendenze della mia carne, contro miei difetti, contro le tentazioni che conducono al peccato. Non abbiamo paura; se non lo vogliamo, non ci smarriremo mai lontani da Gesù: «Nè la morte, nè la vita, nè gli angeli... nè alcun'altra cosa creata potrà dividerci dalla carità di Dio, la quale è in Cristo Gesù Signore nostro» (Rom.
VIII, 38, 39). Se una lettura pericolosa mi attira, dirò: «Gesù qui non c'è, ed io voglio stare con Lui...». Se una amicizia poco sicura, menzognera, mi attrae e mi chiede il mio cuore: «No, no, non è Gesù questo, ed io voglio stare con Lui...». Se il piacere mi offre le sue dolcezze avvelenate e mi trascina facendomi trascurare il dovere: «Fermatevi, dove mi conducete? Io voglio stare con Gesù... Nessun peccato, odio il peccato!».
2. PUNTO. — Resta con me. — «Te ne scongiuro, Gesù, non abbandonarmi!». «Voglio restare, risponde Gesù, ma per questo sii attento a restare, a tua volta, nella mia grazia e nel mio amore, allora staremo uniti per l'eternità». Il mezzo per restare nell'amore è quello di alimentare i buoni pensieri, le considerazioni serie del peccato, dell'Inferno, del Paradiso; di prendere e di custodire la risoluzione che hanno mantenuto i santi, di essere dappertutto e sempre fedeli a Dio ed al dovere, di camminare con l'occhio fisso a Gesù Cristo per amarLo e servirLo. Si resta nell'amore, non avendo con Lui che una stessa volontà, adorando i suoi disegni, soffrendo piccoli e grandi sacrifici per la sua gloria, imitando il suo dolore, la sua umiltà, la sua obbedienza, la sua carità. Insomma si resta nell'amore, amando... i santi l'hanno detto, i santi l'hanno fatto e Dio ci assicura che allora poi saremo i suoi prediletti. «Io amo quelli che mi amano. Quelli che mi cercano, mi troveranno»
(Prov. VIII).
Prendo la risoluzione di amarti, Dio mio, per essere amato da te, di cercarti quando avrà avuto la disgrazia di perderti, e di custodirti per sempre quando avrò avuto la felicità di ritrovarti.
Per questo, domandare nel Colloquio la grazia di Gesù e la benedizione di
Maria.
ESEMPIO.
Fra i molti ossequi che la V. Suor Margherita di Bona rendeva al S. Bambino, vi era quello di rinnovare la memoria festiva della Nascita di Nostro Signore il giorno venticinque di ogni mese. Il S. Bambino ben diede a vedere quanto gradisse quest'ossequio particolare di Margherita. Nella sua ultima infermità, che durò parecchi mesi, Suor Margherita non tralasciò mai di commemorare ogni mese il S. Natale. E nel Maggio del 1648, ultimo della sua vita, il S. Bambino non volle chiamare a sè la sua Sposa, prima che avesse finito di far quella natalizia memoria, nel miglior modo che le permisero le sue lunghe agonie. Ella si era fatta mettere in camera una immagine del S. Infante Gesù, con tanti lumi e profumi attorno, tanto che la camera sembrava più una Cappella da Chiesa che una camera da Infermeria. In questo medesimo giorno il S. Bambino fece a Margherita la grazia di poterlo ricevere per Viatico, non avendolo prima mai ricevuto sotto tale titolo. Due ore prima che spirasse, Margherita stette un lungo quarto d'ora con gli occhi rivolti al Cielo, e con un viso pieno di un'amabile contentezza, mostrando di vedere una cosa meravigliosa. Fece sforzo di parlare per far partecipi gli assistenti della sua felicità. Una Suora, leggendo nel suo volto la causa di quell'insolito gaudio in mezzo alle agonie della morte, le disse: "Vedete forse il S. Bambino Gesù, venuto di persona a chiamarvi?" La Moribonda fece segno di sì, palesando con i gesti la grande gioia che sentiva. E fu facile ad ognuno credere che l'amoroso Bambino venisse a consolare le agonie della sua Sposa, e a portarne con sè lo Spirito in Paradiso, perchè da lei era stato tanto onorato sino all'estremo. Morta Margherita non morì in Francia la devozione alla S. Infanzia, ma dal Cielo ella ottenne che più ampiamente si dilatasse e stabilisse.
FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, aumenta il mio amore per te.