FESTE
MOBILI:
LUNEDI'
DELLA TERZA SETTIMANA
DI
QUARESIMA
Insegnami, Signore, la tua amorevolezza di cuore.
La dignità di una persona si può giudicare dal suo modo di comportarsi con gli inferiori. C'è sempre una buona dose di interessi che interagiscono nella vita degli uomini. Si cercano i primi posti, si ambiscono le cariche onorifiche, si aspira alle grandi ricompense. Non si vuole perdere tempo a trattare con gli inferiori e si cerca in tutti i modi di farsi alleati i potenti. Totalmente diverso è l'insegnamento ed il comportamento di Gesù. Ha insegnato ad occupare gli ultimi posti quando si è invitati a mensa. Ha insegnato che non bisogna riservare i primi posti a quelli che sono vestiti con abiti di lusso. Gesù è sempre diverso da tutti gli altri uomini. È l'Uomo contro corrente o, meglio, contro i gusti ricorrenti nel cuore di tutti. È l'Uomo dalle dimensioni e dalle visioni diverse da tutti i calcoli umani. Nelle sue espressioni ritorna l'invito: "Venite a me voi tutti che siete stanchi ed affaticati ed io vi ristorerò". Nei Salmi si legge: "Getta i tuoi motivi di preoccupazione in Dio, ed egli ti consolerà". Non siamo favorevoli ad una religiosità impregnata di sentimentalismo. Non ci piace il pietismo. Ci stiamo avvicinando a Gesù nel desiderio di tendere alla configurazione a lui e raggiungere quella delicatezza di cuore che deve essere usata soprattutto con gli sprovveduti, i miserabili, gli abietti, gli ultimi della società. Ci piace guardare la sua delicatezza verso i "piccoli": "Lasciate che i piccoli vengano a me". Contro coloro che scandalizzano i piccoli afferma: "Meglio sarebbe se con una macina da mulino legata al collo fosse nel profondo del mare".
Saprò imitare la tua amorevolezza, Signore, quando saprò dimenticare tutte le mie pretese.
(brano
tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di
N.Giordano)
PREGHIERA
PER LA QUARESIMA
So di non essere degno, né preparato,
a farti entrare sotto il tetto della mia anima,
poiché sono del tutto vuoto e in rovina,
e tu non hai in me un luogo su cui posare il capo.
Ma così come per causa nostra sei disceso dalle altezze
e ti sei abbassato, scendi ora fino alla mia bassezza.
Così come hai voluto essere deposto in una grotta e
nella mangiatoia degli animali privi di ragione,
entra nella mangiatoia della mia anima irragionevole
e del mio corpo infangato.
Così come hai voluto mangiare con i peccatori,
degnati di entrare nella casa della mia anima,
lebbrosa e peccatrice.
Il carbone ardente del tuo corpo tutto santo
e del tuo sangue infinitamente prezioso
siano piuttosto per la mia santificazione,
per la salute della mia anima e del mio corpo,
per la protezione contro ogni influenza del demonio.
Allontani da me le mie abitudini malvagie e sia loro di ostacolo,
al fine di annientare le mie passioni,
perché possa adempiere i tuoi comandi,
e sia moltiplicata la grazia divina
e io possa essere ammesso nel tuo regno.
Rinnovami completamente,
e fa’ che la tua santificazione rimanga in me.
(San Giovanni
Crisostomo)
LITANIE
DEL PENTIMENTO
FIORETTO
DEL GIORNO:
Sopportare
con calma una conversazione noiosa ed importuna.
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