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Quinto Mistero Luminoso:

L'istituzione della Santissima Eucaristia

 

 

Indice delle Meditazioni

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PAPA GIOVANNI PAOLO II

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

Mistero di luce è l’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio, nella quale Cristo si fa nutrimento con il suo corpo e il suo sangue sotto i segni del Pane e del Vino, testimoniando “sino alla fine” il suo amore per l’umanità (Gv 13,1), per la cui salvezza si offrirà in sacrificio. I vangeli nulla dicono di un’eventuale presenza di Maria nel Cenacolo al momento dell’istituzione dell’Eucaristia. Ma la funzione che svolge, Ella - Madre dei Sacerdoti e della stessa Eucaristia - accompagna, in qualche modo, tutto il cammino di Cristo e della Chiesa. Quel Corpo e quel Sangue Divino, che ci rinsalda nell’unità dello Spirito Santo per formare la Chiesa, conserva la sua originaria matrice da Maria. Li ha preparati lei quella carne e quel sangue, prima di offrirli al Verbo come dono della famiglia umana, perché Egli se ne rivestisse diventando nostro Redentore, sommo Sacerdote e Vittima di espiazione. Se il corpo che noi mangiamo e sangue che noi beviamo è il dono inestimabile del Signore risorto a noi viatori, Esso porta ancora in sé, come pane fragrante, il sapore e il profumo della Vergine Madre. Quel corpo ha veramente patito ed è stato immolato sulla croce per l’uomo, anche per mezzo di Maria.

 

San Giovanni Paolo II, prega per noi.

 

    

 

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PAPA BENEDETTO XVI

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

L'Eucaristia, dunque, è costitutiva dell'essere e dell'agire della Chiesa. Per questo l'antichità cristiana designava con le stesse parole Corpus Christi il Corpo nato dalla Vergine Maria, il Corpo eucaristico e il Corpo ecclesiale di Cristo. Questo dato ben presente nella tradizione ci aiuta ad accrescere in noi la consapevolezza dell'inseparabilità tra Cristo e la Chiesa. Il Signore Gesù, offrendo se stesso in sacrificio per noi, ha efficacemente preannunciato nel suo dono il mistero della Chiesa. (..) Giova molto ai fedeli richiamare quegli elementi che, all'interno del rito della santa Messa, esplicitano la coscienza del proprio peccato e, contemporaneamente, della misericordia di Dio. Inoltre, la relazione tra Eucaristia e Riconciliazione ci ricorda che il peccato non è mai una realtà esclusivamente individuale; esso comporta sempre anche una ferita all'interno della comunione ecclesiale, nella quale siamo inseriti grazie al Battesimo. Per questo la Riconciliazione, come dicevano i Padri della Chiesa, è laboriosus quidam baptismus (la natura laboriosa del battesimo), sottolineando in tal modo che l'esito del cammino di conversione è anche il ristabilimento della piena comunione ecclesiale, che si esprime nel riaccostarsi all'Eucaristia. (Benedetto XVI - Esortazione Apostolica Sacramentum Caritatis)

 

    

 

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SAN GIOVANNI BOSCO

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

«Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”» (Mt 26,26).

 

Nel Corpo di Cristo è reso manifesto l’amore di Dio e solo da quell’amore adorato e contemplato può partire qualsiasi missione. Desidero amare di più Gesù nell’Eucaristia visitandolo ed adorandolo. Gesù, aiutami a fare il possibile perché il mio incontro con Te diventi quotidiano.

 

«Allegria, preghiera, santa comunione, sono i nostri sostegni» (MB 10,1178).

 

Il grandissimo amore di Don Bosco per Gesù Eucaristico fu arricchito di grazie speciali e straordinarie. Nell’inverno 1878, mentre servivano Messa nella cappelletta presso la camera di Don Bosco, due giovani, che poi divennero salesiani, all’elevazione lo videro illuminarsi in volto. Poi, poco a poco, i suoi piedi si staccarono da terra ed egli rimase sospeso in aria per dieci minuti. Il fatto si verifi cò almeno tre volte (MB 13,897).

 

San Giovanni Bosco, prega per noi.

Maria, aiuto dei cristiani, prega per noi.

 

    

 

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DON TONINO BELLO

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

Dagli scritti di Don Tonino Bello - Maria, donna del pane.

 

Santa Maria, donna del pane, tu che hai vissuto la sofferenza di quanti lottano per sopravvivere, svelaci il senso dell’allucinante aritmetica della miseria, con la quale i popoli del Sud un giorno ci presenteranno il conto davanti al Tribunale di Dio. Abbi misericordia dei milioni di esseri umani decimati dalla fame. Rendici sensibili alla provocazione del loro grido. Tu, la cui immagine, nasconde nel bagaglio dell’emigrante o nella valigia di chi affida al mare la sua vita in cerca di fortuna, tempera le lacrime dei poveri ai quali è divenuta troppa amara la terra natale. Alleggerisci la loro solitudine. Non esporli all’umiliazione del rifiuto. Colora di speranza le attese dei disoccupati e raffrena l’egoismo di chi si è già comodamente sistemato al banchetto della vita. Perché non sono i coperti che mancano sulla mensa, sono i posti in più che non si vogliono aggiungere a tavola. Facci capire che il pane non è tutto, che se manca la pace dell’anima, anche i cibi più raffinati sono privi di sapore, perché solo chi mangia il pane Vivo disceso dal Cielo non avrà più fame in eterno.

 

Don Tonino Bello, prega per noi.

 

    

 

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SAN MASSIMILIANO MARIA KOLBE

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

"Maria primo tabernacolo della storia, ha portato Gesù, come una santa processione del Corpus Domini, alla cugina Elisabetta e con santa oblazione lo condivide ogni giorno con noi nella divina Eucaristia. Abbandonati ogni giorno maggiormente nelle mani di Gesù e dell’Immacolata. Non affliggerti per le contrarietà e le difficoltà, ma lascia ogni cosa all’Immacolata. Ella può tutto: farà ciò che vorrà. Non lasciarti sfuggire nessuna occasione per dilatare il Regno dell’Immacolata nelle anime e, per mezzo di esso, il regno del Cuore di Gesù: con la penna, con la parola, con l’esempio, con la sofferenza, con le umiliazioni. Dimentica te stesso e pensa soltanto a conquistare, i cuori all’Immacolata e per ciò stesso al sacratissimo Cuore di Gesù che arde d’amore in ogni tabernacolo" (SK 975).

 

San Massimiliano Maria Kolbe, prega per noi.

 

    

 

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SAN PIO

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

 

 Oh! intendiamo bene per amore del cielo quello che il nostro buon Maestro, immediatamente dopo che in nome nostro ebbe fatta al Padre l'offerta della nostra volontà, domanda al Padre, e, in nome suo proprio, ed in nome nostro ancora: «Dacci oggi, o Padre, il pane nostro quotidiano». Ma qual è questo pane? In questa domanda di Gesù, salvo sempre migliore interpretazione, io vi ravviso l'eucaristia principalmente. Ed oh! quale eccesso di umiltà di quest'Uomo Dio! Egli che è una cosa sola col Padre, egli che è l'amore e la delizia dell'eterno Genitore, sebbene sapesse che tutto ciò ché lui farebbe in terra sarebbe gradito e ratificato dal Padre suo in cielo, chiede licenza di restar con noi! O Raffaelina, quale eccesso d'amore nel Figlio per noi ed in pari tempo quale eccesso di umiltà nel chiedere al Padre di permettergli a che rimanga con noi fino al fine del mondo! (Epist. Il, 340). 

 

 San Pio da Pietrelcina, prega per noi.

 

    

 

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SAN JOSEMARIA ESCRIVA' DE BALAGUER

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv.13,1). Scendeva la notte sul mondo perché i vecchi riti, gli antichi segni della misericordia infinita di Dio verso l’umanità stavano per realizzarsi pienamente, aprendo il cammino a una vera aurora, la nuova Pasqua. L’Eucaristia fu istituita nella notte, in preparazione all’alba della Risurrezione. Gesù è rimasto nell’Eucaristia per amore..., per te. È rimasto, pur sapendo come l’avrebbero ricevuto gli uomini..., e come lo ricevi tu. È rimasto, affinché te ne cibi, affinché tu gli faccia visita e gli racconti le tue cose e, frequentandolo nell’orazione accanto al Tabernacolo e nella ricezione del Sacramento, ti innamori ogni giorno di più, e faccia in modo che altre anime — molte! — seguano lo stesso cammino. Bambino buono: gli innamorati, su questa terra, come baciano i fiori, la lettera, il ricordo di chi amano!... E tu, potrai forse dimenticarti che lo hai sempre accanto... Lui!? — Ti dimenticherai... che lo puoi mangiare? Signore, che io mai più torni a volare rasoterra! Che sia sempre illuminato dai raggi del Sole divino — Cristo — nell’Eucaristia! che il mio volo non si interrompa, fino a trovare il riposo del tuo Cuore!

 

San Josemaria Escrivà de Balaguer, prega per noi.

 

    

 

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SANTA FAUSTINA KOWALSKA

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

La Misericordia di Dio nascosto nel SS.mo Sacramento, la voce del Signore che dal trono della Misericordia ci dice: «Venite a Me tutti». Gesù: «Bambina Mia, fai il proposito di non contare mai sugli uomini. Farai molte cose, se ti affiderai completamente alla Mia volontà e dirai: Avvenga di me non come voglio io, ma secondo la Tua volontà, o Dio. Sappi che queste parole, dette dal profondo del cuore, portano l'anima in un attimo sulle vette della santità. Per una tale anima ho una speciale predilezione, un'anima del genere Mi rende una grande gloria e riempie il cielo col profumo delle sue virtù. Sappi anche che la forza che hai per sopportare le sofferenze, la devi alla santa Comunione frequente, perciò va spesso a quella fonte di Misericordia ed attingi col recipiente della fiducia tutto ciò che ti serve». - L'anima: «Ti ringrazio, Signore, per la tua inconcepibile bontà, per esserTi degnato di rimanere con noi in questo esilio, dove dimori con noi come Dio di Misericordia e diffondi attorno a te lo splendore della tua compassione e bontà. Alla luce dei Tuoi raggi di Misericordia ho conosciuto quanto mi ami».

 

 Santa Faustina Kowalska, prega per noi.

 

    

 

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SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

Frutto del Mistero: La fede nella Divina Presenza Reale 

 

Insegna il Santo: "Tutte le opere buone riunite non equivalgono al Sacrificio della Messa, perché esse sono le opere degli uomini e la Santa Messa è l'opera di Dio. Il martirio è nulla al suo confronto: perchè è l'uomo che sacrifica a Dio la sua vita, ma la Messa è Dio che sacrifica all'uomo Se stesso, il suo Corpo e il suo Sangue. Quando siamo dinanzi al Santo Sacramento, invece di guardare attorno a noi, chiudiamo i nostri occhi e la nostra bocca, apriamo il nostro cuore, il buon Dio aprirà il suo a noi. Venite alla comunione, venite a Gesú, venite a vivere di Lui, al fine di vivere per Lui. Quando Dio volle dare un nutrimento alla nostra anima, per sostenerla nel pellegrinaggio della vita, Egli pose il suo sguardo sulla creazione e non trovò nulla che fosse degna di lei. Allora si ripiegò su sé stesso e decise di dare sé stesso… O anima mia, quanto sei grande, dal momento che soltanto Dio può appagarti." 

 

O Trinità Santissima, per l'intercessione di Maria Immacolata, fa' che l'Eucaristia sia la sorgente e la vetta della nostra vita cristiana. 

 

 San Giovanni Maria Vianney, prega per noi.

 

    

 

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SANT'ALFONSO MARIA DE LIGUORI

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

Meditiamo. L’istituzione dell’Eucaristia, rito memoriale della «nuova ed eterna alleanza», ci invita a meditare su altri due aspetti: l’istituzione del sacerdozio ministeriale e il servizio fraterno della carità. Sacerdozio e carità sono strettamente collegati con il sacramento dell’Eucaristia, in quanto creano la comunione fraterna e indicano nel dono di sé e nel servizio il cammino missionario della Chiesa. 

 

Amiamo dunque assai Gesù Cristo, in cui troviamo il nostro Salvatore, il nostro Dio, la nostra pace ed ogni nostro bene. Ti prego perciò a dare ogni giorno un'occhiata alla sua Passione, mentre in essa troverai tutti i motivi di sperare la vita eterna e di amare Iddio, dove consiste tutta la nostra salute. Tutti i Santi sono stati innamorati di Gesù Cristo e della sua Passione nella dolce Eucaristia, e per questo unico mezzo si son fatti Santi. Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso (Lc.12,49). Ed oh che belle fiamme di carità ha egli accese in tante anime, affin di dimostrarci l'amore immenso che per noi nutre e conserva! Chi mai potrà dire che patisce a torto, mirando Gesù che è stato schiacciato per le nostre iniquità e che si è fatto Cibo di salvezza e attende le nostre anime nel SS.mo Tabernacolo? 

 

Fioretto del Mistero: supplichiamo la Vergine Santa, Madre e Regina nostra, di non abbandonarci.

 

 Sant'Alfonso Maria de Liguori, prega per noi.

 

    

 

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DON DOLINDO RUOTOLO

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

"E' purtroppo facile sentir mormorare contro coloro che guidano la Chiesa Cattolica. Spesso anche anime che si dicono pie, e persino qualche ministro dell'Altare, non se ne fanno scrupolo, illudendosi di separare le persone dall'ufficio che compiono e di parlare per amore di giustizia. E' una suggestione diabolica, che tende a sottrarre le anime dei fedeli, e molto più quelle dei Sacerdoti dal centro della vita, dal cuore stesso della Chiesa. La mormorazione è di per sé un peccato; anche quando è dissimulata sotto l'orpello della deplorazione del male e dello zelo, non può venire che dal nemico: è zizzania soprasseminata al grano per soffocarne la vita. Se un Sacerdote capisse che mormorando dei suoi Superiori sottrae ad essi la cooperazione che dovrebbe dare con le sue preghiere e la sua obbedienza al loro retto governo, invece di mormorare pregherebbe, e pregherebbe non con l'idea di salvare un colpevole, ma con la fiducia di far scaturire dalla fonte le acque della vita. Che importa a noi che vi siano persone censurabili nella Chiesa? Questo non distrugge la sua vita, anzi la fa emergere, e fa toccare con mano che Gesù Cristo la guida in tutto. Chi non vive di questa fede è come estraneo alla casa paterna, è già preda di satana che può illuderlo come vuole e trascinarlo dove vuole..." (Pensieri di Don Dolindo sul Sacerdozio e sui Sacramenti della Grazia nella Chiesa)

 

Don Dolindo Ruotolo, prega per noi.

 

    

 

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SANTA CATERINA DA SIENA

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

Ingrassi l’anima tua in questa bontà di Dio: il Padre t’è mensa, il Figliolo t’è cibo, lo Spirito Santo ti serve e t’accoglie nella Sua Pace. Che non s’addormi l’anima tua perché assai è tristo colui che, potendo avere il fuoco, si lascia invece morire di freddo, o come chi avendo il cibo avanti, si lascia morire di fame! Prendete, prendete e saziatevi del cibo cristiano, che è il Cristo dolce, Gesù crocifisso! (Lett. 73 e 47). 

 

Santa Caterina, prega per noi.

 

    

 

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SANT'ANTONIO

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

«Il Signore si trasfigurò sul Tabor; il nome di questo monte vuol dire "luce che viene", e sta a indicare l'altare, sul quale avviene la trasfigurazione, cioè la transustanziazione, il mutamento del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo: per mezzo di questo sacramento entra la luce nelle anime dei fedeli. Al suono delle parole "Questo è il mio corpo", il pane si trasforma, si transustanzia, diventa il corpo di Cristo, che conferisce una duplice ricchezza a colui che lo riceve degnamente, perché attenua le tentazioni e suscita la devozione. Per questo è chiamato: "Terra dove scorrono latte e miele" (cf. Dt 31,20), perché addolcisce le amarezze e incrementa l'amore a Dio». (Domenica V dopo Pentecoste. 15; Cena del Signore. 6) 

 

Sant'Antonio, prega per noi.

 

    

 

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MADRE ANNA MARIA CANOPI

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

Egli prese il pane, lo benedì, lo spezzò e lo diede loro dicendo: Prendete! Questo è il mio corpo". Poi prese un calice, lo benedì, lo diede loro e ne bevvero tutti. Egli disse loro: "Questo è il mio sangue". (Mc 14,22-24)

 

Maria si è certamente nutrita costantemente del Corpo di Cristo. Dal primo momento dell’annunciazione ha preso e ha mangiato la Parola che in lei si è fatta carne. Ecco l’Eucaristia: diventare carne del Figlio che ci fa Chiesa, suo Corpo e suo Sangue. Maria, Madre della Chiesa, che hai dato il Corpo e il Sangue al Figlio di Dio, alla Chiesa aiutaci a essere come te, dono incessante, rendimento di grazie, Corpo donato. Amen

 

Nel canone romano della santa Messa le mani di Gesù sono dette «sante e venerabili»: sono le mani che hanno offerto il suo Corpo e il suo Sangue come cibo e bevanda di salvezza. Ancora oggi noi riceviamo da esse il farmaco dell'immortalità, l'Eucaristia, il Pane dei pellegrini, che ci dà forza per camminare guardando in alto. 

 

Madre Anna Maria Canopi, prega per noi.

 

    

 

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SANTA BERNADETTE

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

"Io non ero niente e di questo niente Gesù ha fatto una grande cosa. Sì, poichè io divento in qualche misura un "Dio" attraverso la Santa Comunione; Gesù mi dona il suo cuore, io sono dunque cuore a cuore con Gesù, sposa di Gesù, amica di Gesù, vale adire un altro Gesù". (Carnet de Notes Intimes 1873)

 

Santa Bernadette, insegnaci a ricevere sempre con il dovuto rispetto il Sacro Corpo di Gesù, che si dona a noi, ogni volta che lo desideriamo nella Santa Comunione, nell'adorazione e nel Tabernacolo. Aiutaci a comprendere che Egli desidera farci grazia e soffre per la nostra indifferenza, noncuranza e mancanza di rispetto, per il nostro modo di parlare, comportarci e vestirci. Elargiscici la grazia di giungere a comprendere la Sua Vicinanza e la Sua Onnipotenza e mostraci al contempo come dobbiamo onorarlo, lodarlo, glorificarlo, ringraziarlo e servirlo, per ricevere tutto il Bene che Lui desidera donare a noi e a tutti i fratelli.

 

Santa Bernadette, prega per noi.

 

    

 

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MONSIGNOR ANGELO COMASTRI

 

5° Mistero della luce: L'istituzione della Santissima Eucaristia.

 

Il quinto mistero della luce ci porta nel cenacolo. Gesù, prima di lasciare questo mondo, ci consegna due perle preziose. La prima perla preziosa è il comandamento dell'amore, che Gesù chiama -il mio comandamento- che è questo: amatevi come io ho amato voi. La forza è in quel -come-. Noi potremmo dire: Gesù non è possibile vivere questo comandamento. E invece è possibile, perché Gesù aggiunge un altro dono: il dono della Messa, il dono dell'Eucaristia. Se la viviamo con fede, l'Eucaristia è una trasfusione di amore di Dio. Ecco la grande novità che Gesù ha portato nel mondo.

 

    

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