MEDITAZIONE
Dobbiamo imitare 1. La prima 2. La seconda 3 la terza Gerarchia.
1. Dobbiamo imitare i Cherubini nella cognizione di Dio, i Serafini nell'amore, i Troni nella giustizia. Quale cognizione abbiamo noi di Dio? Assai debole. Se noi considerassimo bene chi è Dio, nessuno ardirebbe certo di offenderlo. Il nostro intelletto, illuminato dal lume celeste, riconoscerebbe che Egli è l'unico e vero nostro bene, e subito la volontà si unirebbe a Lui con i vincoli più stretti di amore e le nostre azioni sarebbero rette e giuste. Preghiamo a tale fine i Cherubini, i Serafini, i Troni affinchè ci concedano almeno parte dei loro doni.
2. Imitiamo per quanto è da noi le Dominazioni con l'esercizio di vera padronanza sulla carne; i Principati con l'obbedire prontamente a chi tiene il luogo di Dio come ci raccomanda S. Paolo; le Potestà con il resistere alle tentazioni fidando non già nelle nostre forze, ma nell'aiuto della grazia celeste, dalla quale, confortati, tutto possiamo. Imploriamo dalle Dominazioni, dai Principati, e dalle Potestà questi favori.
3. Infine dobbiamo imitare le Virtù con la compassione verso il prossimo, gli Arcangeli con l'istruire l'ignoranti, gli Angeli con la riverenza verso di loro, come essi onorano gli altri ordini superiori. Ma oh! quanti languiscono nell'indigenza e nell'ignoranza, senza che alcuno stenda loro la mano a sollevarli: questo ammaestramento possa confortarli! E quale è il rispetto e la venerazione che noi portiamo ai nostri Celesti Custodi? Impariamo almeno per l'avvenire ad essere più solleciti nell'ossequio che si deve a così grandi Creature.
PREGHIERA
Che belle lezioni ci date di virtù, o Gerarchie Celesti. E intanto noi siamo sforniti di lume per conoscere Dio, di fiamme per amarlo, di giustizia per servirlo. Colpa la nostra cecità. Deh! fateci la grazia di mutare vita, e così non ci sia difficile imitare quelle virtù che in
voi celebriamo.
ESEMPIO
L'anima di S. Martino Vescovo appena fu liberata dai legami del corpo fu condotta in cielo dai cori degli angeli, e molti, fra i quali S. Severino Vescovo di Colonia, udirono le celesti Gerarchie cantare le lodi divine.
FIORETTO
Stabilite con quale devozione vorrete onorare in avvenire il vostro Angelo Custode, e praticatela costantemente.
ORAZIONI
1. Sia eternamente lodata, e ringraziata la Bontà di Dio, che ai suoi Angeli diede la custodia delle nostre Anime. Gloria.
2. Assisteteci sempre, o nostre guide celesti, così in vita, come in morte, ed otteneteci la grazia di esser con voi dopo la morte a lodare ed amare il nostro Dio nel Cielo. Gloria.
3. Allontanateci dal peccato mortale, fateci piangere le colpe commesse, e aiutateci a farne degna penitenza per ottenere il perdono. Gloria.
4. Liberateci dalle tentazioni del Mondo, del Demonio, e della Carne; e non privateci della vostra speciale assistenza nelle nostre agonie con il difenderci dagli assalti infernali. Gloria.
5. Impetrateci da Dio ogni bene, e liberateci da ogni male dell'anima e del corpo, e da tutto ciò che può allontanarci da Dio. Gloria.
6. Otteneteci di vivere secondo la legge divina, amando il nostro Dio con tutte le forze ed il prossimo per amor di Dio. Gloria.
7. Adornate le nostre anime di tutte le virtù cristiane specialmente della fede, speranza, e carità, affinchè possano piacere a Dio. Gloria.
8. Abbellitele anche di tutte le virtù cardinali: Giustizia, Prudenza, Temperanza, Fortezza, e soprattutto della virtù angelica la santa Purità. Gloria.
9. Dateci lo spirito della santa Orazione, e presentate a Dio le nostre preghiere, con l'impetrarci da esso le grazie necessarie per la nostra eterna salvezza. Gloria.