Gesų, steso sulla croce, apre le braccia al supremo supplizio. Su quell'altare l'Agnello immacolato consuma la sua offerta, il grande sacrificio.
Gesų si lascia inchiodare sull'infame patibolo espiando nel dolore i nostri peccati. Le sue mani e i suoi piedi vengono trapassati da grossi chiodi e confitti al legno. Quanti colpi straziano quel Corpo divino!
O Vittima innocente, voglio unirmi anch'io al tuo sacrificio, inchiodando per sempre su quella croce tutto me stesso.