Gesł, indebolito dalle percosse e dal sangue versato, cade una seconda volta sotto la croce. Quanta umiliazione! Il Re di maestą e di potenza che ha creato i cieli e il mondo, ora giace a terra oppresso dai nostri peccati.
Quel Corpo sfinito e umiliato nella polvere, nasconde un Cuore divino che ama e palpita per gli uomini ingrati.
O mansuetissimo Gesł, dinanzi a tanta umiltą, mi sento confuso e pieno di vergogna. Umilia il mio orgoglio e rendimi docile ai tuoi richiami di amore.