07
NOVEMBRE
BEATO
ANTONIO BALDINUCCI
Firenze, 1665 – Pofi, 7 novembre 1717 - gesuita
Fu figlio di Filippo Baldinucci, Accademico della Crusca. Antonio era piccolo di statura e di salute
cagionevole,ll'età di sedici anni entrò come novizio nella
Compagnia di Gesù. A Roma studiò filosofia e teologia e volle seguire l'esempio di san Luigi Gonzaga e san Giovanni
Berchmans. Fu ordinato sacerdote e fu destinato, secondo il suo desiderio, alle missioni ma, non avendo potuto ottenere le missioni delle Indie e dell'America, svolse la sua opera di apostolato nelle missioni italiane. Nel settembre del 1697 fu inviato a Frascati, nella residenza dei missionari e, in questa città e nelle zone ad essa vicine, fece opera di evangelizzazione per circa venti anni. A Frascati sorse per sua opera il Conservatorio delle Maestre Pie.
Durante un'epidemia di tipo influenzale si prodigò con cure agli infermi. Morì a Pofi, diocesi di Veroli, il 7 novembre
1717. Antonio Baldinucci fu beatificato il 16 aprile 1893 da papa Leone XIII ed è considerato il protettore contro le
epidemie
PREGHIERA
Amabilissimo B. Antonio,
che mentre viveste qui in terra, allo zelo ardentissimo della gloria di Dio accoppiaste una sviscerata carità verso il prossimo,
cosicché eravate da tutti chiamato il padre dei poveri, il consolatore degli afflitti e il
rifugio dei bisognosi, deh! ve ne scongiuriamo, da quel trono di gloria, che ora occupate in
cielo, come premio della vostra santità, rivolgete verso di noi pietosi i vostri sguardi. Voi sapete
la particolare afflizione che ora ci opprime e che ci fa a voi
ricorrere per esserne liberati. (Qui può specificarsi la grazia che si
domanda). E' vero che per i nostri peccati meriteremmo di essere anche più percossi
dalla giustissima mano di Dio. Ma se voi vi fate nostro intercessore, Iddio
accetterà le suppliche e ci accorderà Ia grazia che tanto desideriamo. Che se
poi al Signore per gli adorabili consigli della sua provvidenza non
piacesse esaudite i nostri voti, otteneteci almeno piena rassegnazione al suo divino volere; sicchè staccati sempre più coll'affetto dalle cose terrene,
aneliamo con maggiore impegno al conseguimento dell'eterna felicità.
Tre Pater, Ave, Gloria.
(da
un canto popolare)
Dei peccator Rifugio,
Maria,
speranza nostra,
la madre ognor ti mostra
del popolo tuo
Norban (*).
E tu Beato Antonio,
la Vergin che n'hai data,
in questa immagin supplice,
ottienici il suo favor.
O Vergin gioia nostra,
nostro celeste vanto,
deh!
accogli il sacro canto
del popolo tuo fedel.
A te
corriam fidenti
nelle rie nostre pene;
Maria, tu nostro bene,
deh!
non ci abbandonar.
(*)
Norban = paese di Norma (provincia di Latina, nel Lazio)
Norma
ha sempre nutrito per la madonna venerata sotto il titolo "Maria
Rifugio dei peccatori" una particolare devozione. Essa risale al 1717
allorchè durante la sua seconda missione in terra normense, il parroco di
allora fece fare una copia dell'immagine che il beato Antonio Baldinucci
soleva portare con sè affinchè potesse rimanere con il popolo normense. Si
legge negli atti di beatificazione del S.J. Baldinucci che fu proprio la
Madonna ad indicare Norma come luogo in cui recarsi.
Il venerabile padre Antonio Baldinucci, missionario della Compagnia di Gesù, morto in odore di santità, nel 1717 predicava all' aria aperta, non potendo la Chiesa contenere i fedeli accorsi per ascoltarlo.
« Miei fratelli, disse, parlando dell'inferno, volete voi sapere quanto è grande il numero di coloro che si dannano? Guardate quest'albero. - Tutti gli sguardi si rivolsero verso un albero, che era là carico di foglie. Nello stesso istante un soffio di vento manifestandosi repentinamente agitò tutti i rami dell' albero e fece cader le sue foglie in tale abbondanza, che non ne rimaneva più che un certo numero sparse e facili a numerarsi. - Ecco, soggiunse l'uomo di Dio, quali sono le anime che si perdono e quelle che si salvano. Prendete le vostre precauzioni per essere del numero di questi ultimi »
fonte
//biesseonline.sdb.org/1883/188305.htm
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