LETTERA
DI DON PASCUAL CHAVEZ VILLANUEVA del 31/1/2011
Per
la preparazione al Bicentenario della nascita di Don
Bosco
( da
www.infoans.org)
Carissimi Confratelli, ci stiamo avvicinando al Bicentenario della nascita di Don
Bosco, che si celebrerà il 16 Agosto 2015. È un grande
avvenimento per noi, per tutta la Famiglia Salesiana e per
l’intero Movimento salesiano, che richiede un intenso e
profondo cammino di preparazione, perché risulti fruttuoso per
tutti noi, per la Chiesa, per i giovani, per la società.
Il Capitolo Generale XXVI, prendendo come tema il motto di
Don Bosco “Da mihi animas, cetera tolle” e mettendo a
fondamento dei suoi cinque nuclei tematici il “Ripartire da
Don Bosco”, ci ha posti nell’orizzonte del Bicentenario.
Nella lettera di indizione del CG26 scrivevo: «Facendo nostro
il motto Da mihi animas, cetera tolle, vogliamo assumere il
programma spirituale ed apostolico di Don Bosco e la ragione del
suo instancabile operare per “la gloria di Dio e la salvezza
delle anime”. Così potremo ritrovare l’origine del nostro
carisma, il fine della nostra missione, il futuro della nostra
Congregazione» (ACG 394 p. 6).
L’applicazione del CG26, che ci chiede di rafforzare la nostra
identità carismatica e di ravvivare nel cuore di ciascuno di
noi la passione apostolica, è quindi la nostra prima e concreta
preparazione a questa celebrazione bicentenaria. D’altra parte
per tutto il Movimento salesiano, della cui animazione siamo i
primi responsabili, è importante individuare un cammino comune.
1. Triennio di preparazione al Bicentenario
La preparazione, che vi propongo, è scandita da un cammino
in tre tappe che hanno inizio rispettivamente il 16 agosto 2011,
il 16 agosto 2012 e il 16 agosto 2013 e si concludono ciascuna
il 15 agosto dell’anno seguente. Ogni tappa intende sviluppare
un aspetto del carisma di Don Bosco. Il tema di ognuna delle tre
tappe di preparazione coinciderà con il tema della Strenna di
quell’anno.
Primo anno di preparazione: Conoscenza della storia di
Don Bosco
16 agosto 2011 - 15 agosto 2012
La prima tappa è centrata sulla conoscenza della storia di
Don Bosco e del suo contesto, della sua figura, della sua
esperienza di vita, delle sue scelte. Abbiamo avuto in questi
anni nuove pubblicazioni al riguardo, che richiedono
un’assimilazione sistematica dei risultati acquisiti. Durante
questo primo anno di preparazione dobbiamo proporci un cammino
sistematico di studio e assimilazione di Don Bosco. Sono ormai
venute meno le generazioni di coloro che avevano conosciuto Don
Bosco o che erano venuti a contatto con i suoi primi testimoni.
È necessario perciò attingere alle fonti e agli studi su Don
Bosco, per approfondirne prima di tutto la figura. Lo studio di
Don Bosco è la condizione per potere comunicarne il carisma e
proporne l’attualità. Senza conoscenza non può nascere
amore, imitazione e invocazione; solo l’amore poi spinge alla
conoscenza. Si tratta quindi di una conoscenza che nasce
dall’amore e conduce all’amore: una conoscenza affettiva.
Secondo anno di preparazione: Pedagogia di Don Bosco
16 agosto 2012 - 15 agosto 2013
Già qualche anno fa avevo evidenziato l’importanza di
approfondire la pedagogia di Don Bosco; ora questa intuizione
intende tradursi in un programma da attuare in questo secondo
anno di preparazione alla celebrazione del bicentenario. Così
scrivevo: «Oggi è necessario approfondire la pedagogia
salesiana. C’è bisogno cioè di studiare e realizzare
quell’aggiornato sistema preventivo auspicato da Don Egidio
Viganò … di sviluppare le sue grandi virtualità, di
modernizzarne i principi, i concetti, gli orientamenti, di
interpretare oggi le sue idee di fondo: la maggior gloria di Dio
e la salvezza delle anime; la fede viva, la ferma speranza, la
carità pastorale; il buon cristiano e l’onesto cittadino; il
trinomio “allegria, studio, e pietà”; le “tre S”:
salute, scienza, santità; la pietà, moralità, cultura;
l’evangelizzazione e la civilizzazione. Lo stesso si dica per
i grandi orientamenti di metodo: farsi amare prima di -
piuttosto che - farsi temere; ragione, religione, amorevolezza;
padre, fratello, amico; familiarità soprattutto in ricreazione;
guadagnare il cuore; l’educatore consacrato al bene dei suoi
allievi; ampia libertà di saltare, correre, schiamazzare a
piacimento» (ACG 394 pp. 11).
Terzo anno di preparazione: Spiritualità di Don Bosco
16 agosto 2013 - 15 agosto 2014
Urge infine conoscere e vivere la spiritualità di Don Bosco.
La conoscenza della sua vita e azione e del suo metodo educativo
non basta. A fondamento della fecondità della sua azione e
della sua attualità, c’è la sua profonda esperienza
spirituale. «Pervenire ad una precisa identificazione
dell’esperienza spirituale di Don Bosco non è un’impresa
facile. Questo è forse l’ambito di Don Bosco meno
approfondito. Don Bosco è un uomo tutto teso al lavoro, non ci
offre descrizioni delle sue evoluzioni interiori, né ci lascia
riflessioni esplicite sulla sua vita spirituale; non scrive
diari spirituali; non dà interpretazioni; preferisce
trasmettere uno spirito, descrivendo le vicende della sua vita
oppure attraverso le biografie dei suoi giovani. Non basta certo
dire che la sua è spiritualità di chi svolge una pastorale
attiva, non contemplativa, una pastorale di mediazione fra
spiritualità dotta e spiritualità popolare» (ACG 394 p. 12).
2. Anno di celebrazione del Bicentenario
Anno di celebrazione:
Missione di Don Bosco con i giovani e per i giovani
16 agosto 2014 - 16 agosto 2015
La celebrazione del Bicentenario della nascita di Don Bosco
si svolgerà dopo il Capitolo Generale XXVII: avrà inizio il 16
agosto 2014 e si concluderà il 16 agosto 2015. Il cammino e il
tema dell’anno bicentenario, in sviluppo coerente con gli anni
di preparazione, si riferiranno a : Missione di Don Bosco con i
giovani e per i giovani. La comunicazione ad altri del messaggio
del Bicentenario terrà certamente conto delle acquisizioni
maturate durante i tre anni di preparazione.
Il calendario di Congregazione, oltre le due celebrazioni del
16 agosto del 2014 e del 2015 al Colle Don Bosco, prevede due
eventi internazionali: il Congresso internazionale di Studi
salesiani sullo “Sviluppo del carisma di Don Bosco” al
‘Salesianum’ in Roma nel mese di novembre 2014 e il ‘Campo
Bosco’ del MGS con il tema “Giovani per giovani” a Torino
nell’agosto 2015.
Quest’anno dovrà essere programmato per tempo nelle
Ispettorie per concentrarci sul cammino di rinnovamento
spirituale e pastorale che intendiamo percorrere come
Congregazione, Famiglia Salesiana e Movimento salesiano, e
favorire l’essenzialità e l’attualità dei messaggi che
intendiamo comunicare. Occorre assolutamente evitare
dispersione, frammentazione e ripetitività, puntando invece
sulla incisività ed efficacia. Tutto ciò al servizio degli
obiettivi da raggiungere.
3. Preghiera a Don Bosco
La preparazione e la celebrazione del Bicentenario sono
un’occasione anche per riprendere con i giovani, i laici, la
Famiglia Salesiana e il Movimento salesiano la preghiera a Don
Bosco. Propongo una riformulazione aggiornata della preghiera
“Padre e Maestro della gioventù”.
Padre e Maestro della gioventù,
San Giovanni Bosco,
docile ai doni dello Spirito e aperto alle realtà del tuo tempo
sei stato per i giovani, soprattutto per i piccoli e i poveri,
segno dell’amore e della predilezione di Dio.
Sii nostra guida nel cammino di amicizia con
il Signore Gesù,
in modo che scopriamo in Lui e nel suo Vangelo
il senso della nostra vita
e la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio,
per essere nella vita quotidiana
costruttori di comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della perseveranza
nel vivere una misura alta di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice,
possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo. Amen
Suggerisco alle comunità salesiane di utilizzare
quotidianamente questa preghiera ogni giorno al termine dei
Vespri o della Lettura spirituale, così come al mattino ogni
giorno dopo la meditazione invochiamo Maria Ausiliatrice con la
preghiera di affidamento. Esse vedano pure utilizzare questa
invocazione nella preghiera quotidiana con i giovani.
Lo Spirito di Cristo ci animi nel vivere il nostro cammino di
preparazione al Bicentenario e Maria Ausiliatrice ci sostenga;
dalla intensità e profondità di preparazione dipendono infatti
i frutti spirituali, pastorali e vocazionali che ci attendiamo
dall’anno bicentenario. Don Bosco, sempre, sia nostro modello
e nostra guida.
Buona Festa di Don Bosco! Cordialmente nel Signore
Don Pascual Chávez Villanueva
Rettor Maggiore
Roma, 31 gennaio 2011
Solennità di San Giovanni Bosco