01
DICEMBRE
SAN
CHARLES DE FOUCAULD
(CARLO
DI GESU')
Strasburgo,
Francia, 15 settembre 1858 - Tamanrasset, Algeria, 1 dicembre 1916
Nacque
il 15 settembre 1858, a Strasburgo. Visse una giovinezza scapestrata, «senza
niente negare e senza niente credere», impegnandosi solo nella ricerca del
proprio piacere. Intraprese la carriera militare, ma fu congedato con
disonore «per indisciplina aggravata da cattiva condotta». Si dedicò
allora a viaggiare, esplorando una zona sconosciuta del Marocco, impresa che
gli meritò una medaglia d’oro dalla Società di Geografia di Parigi. Tornò
in patria scosso dalla fede totalitaria di alcuni musulmani conosciuti in
Africa. Si riavvicinò al cristianesimo e si convertì radicalmente,
accettando di accostarsi per la prima volta al sacramento della confessione.
Deciso a «vivere solo per Dio», entrò dapprima tra i monaci trappisti, ma
ne uscì dopo alcuni anni per recarsi in Terra Santa e abitarvi come Gesù,
in povertà e nascondimento. Ordinato sacerdote, con l’intento di poter
celebrare e adorare l’Eucaristia nella più sperduta zona del mondo, tornò
in Africa, si stabilì vicino a un’oasi del profondo Sahara, indossando
una semplice tunica bianca, sulla quale aveva cucito un cuore rosso di
stoffa, sormontato da una croce. A cristiani, musulmani, ebrei e idolatri,
che passavano per la sua oasi, si presentava come «fratello universale» e
offriva a tutti ospitalità. In seguito si addentrò ancora di più nel
deserto, raggiungendo il villaggio tuareg di Tamanrasset. Vi trascorse
tredici anni occupandosi nella preghiera (a cui dedicava undici ore al
giorno) e nel comporre un enorme dizionario di lingua francese-tuareg (usato
ancor oggi), utile alla futura evangelizzazione. La sera del primo dicembre
1916, la sua abitazione – sempre aperta a ogni incontro – fu
saccheggiata da predoni. Il cadavere fu ritrovato presso l’ostensorio che
conteneva l’ostia, quasi per un’ultima adorazione. E' stato beatificato
in San Pietro il 13 novembre 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI ed
è stato canonizzato il 15 Maggio 2022 sotto il pontificato di Papa
Francesco.
PREGHIERA
Dio grande e misericordioso che hai affidato al Beato Charles De Foucauld la missione di annunziare ai Tuareg del deserto algerino le insondabili ricchezze del cuore di Cristo, per sua intercessione, concedici la grazia di saperci porre in modo nuovo dinanzi al tuo Mistero, perché istruiti dal vangelo, sostenuti e incoraggiati dalla testimonianza dei santi, sappiamo comunicare le ragioni della nostra speranza a chiunque ce ne chieda conto, attraverso una fede capace di farsi carico delle domande, dei dubbi, dei bisogni dei nostri fratelli. Te lo chiediamo per il nostro Signore Gesù Cristo che è Dio e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo…
PREGHIERA
- COLLETTA
Signore, Padre santo
Che hai chiamato il beato Charles, sacerdote,
a imitare tuo Figlio, Gesù di Nazareth,
noi ti preghiamo, per la sua intercessione, accordaci,
nutriti dall’Eucaristia,
di progredire giorno dopo giorno,
verso una carità cristiana sempre più profonda
e una fraternità più universale.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
PREGHIERA
- SULLE OFFERTE
Guarda, Signore Onnipotente, il sacrificio che offriamo
nella festa del beato Charles,
e donaci di esprimere con tutta la nostra vita
i misteri della passione del Salvatore
che noi celebriamo in questi sacri riti.
Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA
- DOPO LA COMUNIONE
A questa mensa Tu ci hai ridato vigore, Dio Onnipotente:
donaci di imitare l’esempio del beato Charles,
cercando di servirti in fedeltà di cuore,
amando tutti gli uomini con instancabile carità.
Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA
DI CHARLES DE FOUCAULD
"Padre mio, mi consegno nelle tue mani. Padre mio, mi affido a te; Padre mio, mi abbandono a te. Padre mio, fa di me ciò che vuoi.
Qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Grazie di tutto. Sono disponibile a tutto, accetto tutto, ti ringrazio di tutto. Purché la tua volontà si compia in me, mio Dio. Purché la tua volontà si compia in tutte le creature, in tutti i tuoi figli, in tutti coloro che il tuo cuore ama. Io non desidero altro, mio Dio.
Consegno il mio spirito nelle tue mani. Te lo offro, mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo, perché è un bisogno d’amore donarmi, consegnarmi incondizionatamente nelle tue mani. Mi affido alle tue mani con fiducia infinita, perché tu sei mio Padre".
PENSIERI
DI CHARLES DE FOUCAULD
FONTE E BALSAMO DI CONSOLAZIONE
«Sforziamoci di avere un'infinita delicatezza nella nostra carità; non limitiamoci ai grandi servizi, ma coltiviamo quella tenera delicatezza capace di curare i dettagli e che sa riversare con gesti da nulla tanto balsamo nei cuori.
''Dategli da mangiare" dice Gesù. Allo stesso modo entriamo, anche con coloro che vivono accanto a noi, nei piccoli dettagli della loro salute, della loro consolazione, delle loro preghiere, dei loro bisogni: consoliamo, rechiamo sollievo con le attenzioni più minute; per coloro che Dio ci mette accanto sforziamoci di avere quelle tenere, delicate, piccole attenzioni che avrebbero fra di loro due fratelli pieni di delicatezza, e delle madri piene di tenerezza per i loro figli, al fine di consolare, per quanto ci è possibile, tutti coloro che ci attorniano ed essere per loro fonte e balsamo di consolazione, come lo fu sempre nostro Signore per tutti quelli che lo avvicinavano: per la santa Vérgine e san Giuseppe, ma anche per gli apostoli, la Maddalena e tutti gli altri... Quanta consolazione, quanta dolcezza seppe portare a tutti coloro che gli si avvicinavano».
(da La bonté de Dieu)
LA PREGHIERA
«Non cercare di organizzare, di preparare la fondazione dei Piccoli fratelli del Sacro
Cuore di Gesù: solo, vivi come se dovessi restare per sempre solo. Se siete in due, in tre, un piccolo numero, vivete come se non doveste mai diventare più numerosi. Prega come Gesù, quanto Gesù, riservando come lui un posto sempre molto grande alla preghiera...
Sempre a sua immagine, lascia molto spazio al lavoro manuale, che non è un tempo sottratto alla preghiera, ma donato alla preghiera; il tempo del tuo lavoro manuale è un tempo di preghiera. Recita fedelmente ogni giorno il breviario e il rosario. Ama Gesù con tutto il tuo cuore (dilexit multum), e il prossimo tuo come te stesso per amore di lui... La tua vita di Nazareth si può fare ovunque, vivila nel luogo più utile al prossimo».
(Meditazione del 22 luglio 1905)
LA DEBOLEZZA DEI MEZZI UMANI È CAUSA DI FORZA
«Ecco le nostre armi, quelle del nostro Sposo divino che ci chiede di lasciar continuare a vivere in noi la sua vita, lui, l'unico Amante... l'unica Vérità... Non troveremo di meglio che lui, ed egli non invecchia...
Seguiamo questo modello unico e saremo sicuri di fare parecchio bene, perché in tal modo non saremo più noi a vivere, ma sarà lui a vivere in noi; le nostre azioni non apparterranno più a noi, umani e miserabili, ma a lui, e saranno perciò divinamente efficaci».
(Lettera a padre Charles Guérin, 15 gennaio 1908)
STA A LUI CHIAMARCI
«Dio ci darà in ogni istante ciò che è necessario per adempiere qualsiasi missione gli piacerà darci... Ce lo darà sovrannaturalmente, senza alcuna preparazione da parte nostra, se ciò gli aggrada, come fece con i suoi grandi apostoli Pietro e Paolo [. . .]. Oppure celo darà facendoci cooperare alla sua grazia col nostro lavoro, e allora ci dirà Egli stesso in quale modo dobbiamo compiere questi lavori preparatori. . . Sta a lui chiamarci nell'ora in cui vuole che ci dedichiamo ad essi».
(Meditazioni sui Santi Evangeli, 234a)
TU RENDI LA SALUTE ALLE ANIME PER PURA COMPASSIONE
« Tu rendi la salute alle anime, anche quand'esse non te lo domandano, o mio Dio, per pura compassione, per puro amore verso l'opera delle tue mani, verso le tue pecore, o buon Pastore! Speriamo! Tu non aspetti che la pecora smarrita, aggredita dal lupo e già quasi morta sotto i suoi denti, Ti chiami in aiuto; da lontano sempre la vedi e sempre le dai, fino all'ultimo momento, tutto quel che le è necessario per sfuggire al nemico.
Speriamo».
(Meditazioni sui passi dei Santi Evangeli relativi alle quindici virtù, 106a)
UN LAMPO CHE ILLUMINA PER UN ISTANTE LA NOTTE DELLA TERRA « Tu potevi, mio Dio, guidare Giuseppe con ben altri mezzi che con le apparizioni: si ha
l'impressione che sia allo scopo di rendere, fin dalle prime pagine del Vangelo, evidente ai nostri occhi questa verità della speranza che bisogna avere nella tua grazia (che tu ci dai per condurci verso la gloria), che ci mostri così, già all'inizio del Nuovo Téstamento, questi angeli, queste stelle che si levano alla tua chiamata per guidare gli uomini. .. È come un lampo che illumina per un istante la notte della terra e in essa fa vedere, ai nostri occhi stupefatti, qual è il tuo modo di dirigere le anime».
(Meditazioni sui passi dei Santi Evangeli relativi alle quindici virtù, 8a)
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