Da sud,
dalla Giudea, arriva una commissione d’inchiesta di
teologi. Dalle colline di Galilea scendono invece i
suoi, per portarselo via. Sembra una manovra a
tenaglia contro quel sovversivo, quel maestro fuori
regola, fuorilegge, che ha fatto di Cafarnao il suo
quartier generale, di dodici ragazzi che sentono
ancora di pesce il suo esercito, di una parola che
guarisce la sua arma. È la seconda volta che il clan
di Gesù scende da Nazaret al lago, questa volta hanno
portato an...che
la madre; vengono a prenderselo: È fuori di sé, è
impazzito. Sta dicendo e facendo cose sopra le righe,
contro il senso comune, contro la logica semplice di
Nazaret: sinagoga, bottega e famiglia. Dalla
commissione d’inchiesta Gesù riceve il marchio di
scomunicato: figlio del diavolo. Eppure la pedagogia
di Gesù ancora una volta incanta: “ ma egli li
chiamo”, chiama vicino quelli che l’hanno
giudicato da lontano; parla con loro che non si sono
degnati di rivolgergli la parola, spiega, cerca di
farli ragionare. Inutilmente. Gesù ha nemici, lo
vediamo, ma lui non è nemico di nessuno. Lui è
l’amico della vita. Sua madre e i suoi fratelli e le
sue sorelle e stando fuori mandarono a chiamarlo. Il
vangelo di Marco, così concreto e asciutto, ci
rimette con i piedi per terra, dopo le ultime grandi
feste, Pasqua, Pentecoste, Trinità, Corpo e Sangue di
Cristo. Il vangelo riparte dalla casa, dal basso: non
nasconde, con molta onestà, che durante il ministero
pubblico di Gesù, le relazioni con la madre e tutta
la famiglia sono segnate da contrapposizioni e
distanza. Riferisce anzi uno dei momenti più dolorosi
della vita di Maria: chi è mia madre? Parole dure che
feriscono il cuore, quasi un disconoscimento: donna,
non ti riconosco più come mia madre... L’unica
volta che Maria appare nel vangelo di Marco è
immagine di una madre che non capisce il figlio, che
non lo favorisce. Lei che poté generare Dio, non
riuscì a capirlo totalmente. La maggior familiarità
non le risparmiò le maggiori incomprensioni. Contare
sul messia come su uno della famiglia, averlo a
tavola, conoscere i suoi gusti, non le rese meno
difficile la via della fede. Anche lei, come noi,
pellegrina nella fede. Gesù non contesta la famiglia,
anzi vorrebbe estendere a livello di massa le
relazioni calde e buone della casa, moltiplicarle
all’infinito, offrire una casa a tutti, accasare
tutti i figli dispersi: Chi fa la volontà del Padre,
questi è per me madre, sorella, fratello...
Assediato, Gesù non si ferma, non torna indietro,
prosegue il suo cammino. Molta folla e molta
solitudine. Ma dove lui passa fiorisce la vita. E un
sogno di maternità, sorellanza e fraternità al quale
non può abdicare.