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Vangeli dei giorni feriali -
COMMENTO
AL VANGELO
6a
settimana di PASQUA (Gv
15,26-16,4)
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando
verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo
Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà
testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza,
perché siete stati con me fin dal principio. Vi ho
detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in
cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a
Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il
Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché,
quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho
parlato”.
Come vivere questa Parola?
Ci saranno tempi difficili e tempi dolorosi in cui non saremo creduti, in cui saremo perseguitati perché Cristiani, in cui dovremo dare la nostra vita per la fede in Cristo.
Ci saranno… anzi, ci sono già dove credere è un crimine punibile dallo Stato, dove la fede non può essere mostrata ma va tenuta nascosta, dove i Cristiani sono una minoranza senza parola e senza diritti, dove partecipare alla Messa non è un diritto ma un atto di coraggio che spesso porta alla morte.
Ma in tutte queste difficoltà e sofferenze Gesù non ci lascerà soli: lo Spirito Santo ci sarà amico, compagno, confidente, consolatore, sostegno per continuare a vivere nella fedeltà la nostra fede.
Donaci, Signore, il tuo Santo Spirito perché ci aiuti a vivere con coraggio e con fede le difficoltà che ogni giorno troviamo nella nostra vita.
La voce di Papa Francesco
L’esclusione e la persecuzione, se Dio ce ne accorda la grazia, ci fanno somigliare a Cristo crocifisso e, associandoci alla sua passione, sono la manifestazione della vita nuova… E poi, nelle persecuzioni c’è sempre la presenza di Gesù che ci accompagna, la presenza di Gesù che ci consola e la forza dello Spirito che ci aiuta ad andare avanti. Non scoraggiamoci quando una vita coerente col Vangelo attira le persecuzioni della gente: c’è lo Spirito che ci sostiene, in questa strada.
Udienza Generale 29 aprile 2020
Commento di suor Sandra Bona FMA