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Vangeli dei giorni feriali -
COMMENTO
AL VANGELO
7a
settimana di PASQUA (Gv
16,29-33)
In quel tempo, i discepoli dissero a Gesù: “Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini. Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio”.
Rispose loro Gesù: “Adesso credete? Ecco, verrà l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!”.
Come vivere questa Parola?
La pace è uno degli ultimi doni che Gesù ci lascia prima di salire al cielo. Una pace che non è assenza di tribolazione e di sofferenza ma che viene solo dalla fiducia in Gesù.
Non c’è messaggio più significativo in questo periodo in cui stiamo vivendo difficoltà, insicurezza e paura.
E ciò che deve ancora venire, il tempo futuro, sarà altrettanto difficile perché non sappiamo ancora come sarà…
Non possiamo tornare indietro, ma non sappiamo ancora dove andare!
L’insicurezza e l’instabilità di questo periodo è forte, tanto forte… Signore abbiamo bisogno di quella pace che solo Tu puoi donarci!
Donaci, Signore, il tuo Santo Spirito perché ci illumini e ci guidi in questi momenti così difficili, donandoci la pace.
La voce di un sacerdote
“La pace che Gesù viene a portarci, non è quella emotiva, è la pace che scorre nella parte più profonda di noi, quella parte che si sostiene proprio quando sembra tutto perduto. Non possiamo evitare le tribolazioni che ci vengono dal mondo, ma possiamo continuare ad avere fiducia nonostante le tribolazioni”
Don Luigi Maria Epicoco, Commento al Vangelo 03.06.2019
Commento di suor Sandra Bona FMA