- Vangeli dei giorni feriali -

COMMENTO AL VANGELO

 

9a settimana TEMPO ORDINARIO (Mc 12,38-44)

 

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». 

 

Come vivere questa Parola?
E’ sempre commovente per me scoprire nel Vangelo del giorno l’episodio della povera vedova, che con estrema umiltà, quasi nel silenzio assoluto, noncurante della folla, fa scivolare il suo tutto nel tesoro del tempio. Almeno una volta all’anno, quando incontro nella liturgia questa breve pagina sacra, mi assalgono memorie lontane. Rivedo mia madre, anche lei vedova, che di fronte alla mia richiesta di seguire Gesù come religiosa e quindi, essendo io figlia unica, di lasciarla sola, mi guarda profondamente e mi dice: “Vai, vola dove il Signore ti chiama”. Non un momento di esitazione. Ha dato tutto quello che aveva per vivere: i suoi sogni di una vita aperta al futuro, agli eventuali nipotini da amare, alle gioie semplici di una famiglia che poteva rallegrare la sua solitudine. Allora benedico lo sguardo di Gesù che ha saputo lasciar posto nella sua preghiera al Padre questa attenzione amorevole e commossa verso la vedova! “. Nessuno di noi sa come si chiamasse quella donna, povera. Povera anche di nome. Una innominata, della folla dei piccoli”. Per me ha il nome di mia madre. Lei, senz’altro, non poteva immaginare che il suo gesto nascosto potesse diventare lezione per molti cristiani. Abbiamo molto da imparare da lei. Per essere fedeli al Vangelo.

 

La voce di Charles de Foucauld
Affido l’anima mia nelle tue mani
Te la dono, mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore
Perché ti amo
Ed è un bisogno del mio amore il mio donarmi,
il pormi nelle tue mani senza riserve , 
con infinita fiducia
perché tu sei mio Padre.

 

Commento di Sr Graziella Curti

Casa di Preghiera San Biagio FMA - Subiaco, Roma

 

 

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