- Vangeli dei giorni feriali -

COMMENTO AL VANGELO

 

11a settimana TEMPO ORDINARIO (Mt 5,43-48)

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”.

 

Come vivere questa Parola?
Il capitolo 5, iniziato con la proclamazione delle Beatitudini, si conclude con questo versetto. Siamo al vertice di “questa montagna” e da qui si vede tutto quello contemplato precedentemente e aprono gli orizzonti successivi. Gesù ci comanda. “Siate voi”: in fondo “sii te stesso”, quello che davvero sei! E l’imperativo diventa indicativo: e tu chi sei? Figlio del Padre! Chiamato a diventare come Lui! Un essere perfetto, compiuto a cui non manca nulla: “Siate Santi perché io sono Santo” è il principio della legge (Lv 11,44-45), che Luca traduce in “Diventate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36), diventate materni, perché misericordia richiama le viscere materne. L’essere Padre di Dio si esprime nel suo essere Madre! Ecco allora che il comando “Siate perfetti” è un invito a lasciarsi amare per amare dello stesso amore del Padre. 

 

Avvolgi Signore con la tua misericordia ogni mia miseria, perché attraversata dal tuo amore possa diventare sorriso, gentilezza, generosità, gratuità per i miei fratelli.

 

La voce di Papa Francesco
“Fratelli e sorelle, il Signore ci propone di uscire dalla logica del tornaconto e di non misurare l’amore sulla bilancia dei calcoli e delle convenienze. Ci invita a non rispondere al male con il male, a osare nel bene, a rischiare nel dono, anche se riceveremo poco o nulla in cambio. Perché è questo amore che lentamente trasforma i conflitti, accorcia le distanze, supera le inimicizie e guarisce le ferite dell’odio. Allora possiamo chiederci, ognuno di noi: io, nella mia vita, seguo la logica del tornaconto o quella della gratuità, come fa Dio? L’amore straordinario di Cristo non è facile, ma è possibile; è possibile perché Lui stesso ci aiuta donandoci il suo Spirito, il suo amore senza misura.” 
(ANGELUS Domenica, 19 febbraio 2023)

 

Casa di Preghiera San Biagio FMA - Subiaco, Roma

 

 

VAI in CAPPELLINA HOME COMMENTO (Vangeli Feriali)

 

 

Come vivere questa Parola?
Il “prossimo” è “il molto vicino”, “il vicinissimo”! Nella legge si chiede al popolo di amare quelli della propria famiglia, ma qui Gesù ci apre orizzonti! Chiede di “amare i nemici”, di “pregare per chi ci perseguita”. Gesù comanda l’amore, arriva a comandare una cosa che normalmente non si vive come un comando. Ma finché comanda di amare chi ci vuole bene, si può ancora capire, ma “i nemici”, coloro che “non ci vogliono bene”! Accogliere il suo invito diventa molto faticoso, incomprensibile umanamente! Eppure Gesù ce lo comanda. Vuol dire che c’è una via di accesso a questa modalità divina di vivere. Amare il nemico vuol dire aver conosciuto Dio nello Spirito. Il dono dello Spirito di Amore è la chiave del non odiare, del non avere nemici! Dio, il Padre, non ha nemici, ha solo figli da amare. Nello Spirito siamo chiamati a diventare sempre più fratelli.

 

O Divino Spirito riempici del dono della Tua Presenza, trasforma i nostri cuori capaci di odiare in cuori capaci di amare!

 

La voce di Papa Francesco
“Quando parliamo di “nemici” non dobbiamo pensare a chissà quali persone diverse e lontane da noi; parliamo anche di noi stessi, che possiamo entrare in conflitto con il nostro prossimo, a volte con i nostri familiari. Quante inimicizie nelle famiglie, quante! Pensiamo a questo. Nemici sono anche coloro che parlano male di noi, che ci calunniano e ci fanno dei torti. E non è facile digerire questo. A tutti costoro siamo chiamati a rispondere con il bene, che ha anch’esso le sue strategie, ispirate dall’amore. La Vergine Maria ci aiuti a seguire Gesù su questa strada esigente, che davvero esalta la dignità umana e ci fa vivere da figli del nostro Padre che è nei cieli. Ci aiuti a praticare la pazienza, il dialogo, il perdono, e ad essere così artigiani di comunione, artigiani di fraternità nella nostra vita quotidiana, soprattutto nella nostra famiglia.” 

(ANGELUS, 19 febbraio 2017)

 

Commento di suor Monica Gianoli FMA

Casa di Preghiera San Biagio FMA - Subiaco, Roma

 

 

VAI in CAPPELLINA HOME COMMENTO (Vangeli Feriali)