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Vangeli dei giorni feriali -
COMMENTO
AL VANGELO
28a
settimana TEMPO ORDINARIO (Lc
11,42-46)
In quel tempo, Gesù disse: “Guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre.
Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.
Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”.
Uno dei dottori della legge intervenne: “Maestro, dicendo questo, offendi anche noi”.
Egli rispose: “Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!”.
Come vivere questa Parola?
Il giorno del battesimo è stato infusa nel nostro centro vitale tutta l’energia dello Spirito Santo, perché ci potesse guidare lungo il cammino della nostra esistenza. Questa è un soffio prima di tutto di pulizia e di neutralizzazione delle tendenze disordinate del peccato originale, che albergano nel nostro cuore e che poi si manifestano in ben circa 15 tipi di azioni malvagie. E contemporaneamente ci fa camminare in novità di vita attraverso diversi atteggiamenti, che sono come tante sfaccettature del comandamento dell’amore. S. Paolo ne elenca 9 tra i principali. Tutto questo esige responsabilità ed esigenza da parte di noi stessi per essere docili a questo lavorio dello Spirito nella nostra persona, in modo da collaborare con Lui con solerzia e costanza. Purtroppo però la maggior parte dei credenti si ricorda dello Spirito Santo solo il giorno di Pentecoste, se va bene, e perciò finisce per limitarsi alla osservanza esteriore di qualche comandamento; per il resto si limita a curare una specie di buonismo esteriore, che faccia stimare dalla gente, anche se il cuore dentro è pieno di corruzione e di contraddizione al Vangelo. Gesù aggredisce i farisei e i dottori della legge proprio per questo. Abbiamo dimenticato lo Spirito Santo e siamo come dei sepolcri imbiancati, proprio come i farisei condannati da Gesù. Che questa Parola di Dio ci possa davvero convertire una buona volta al primato dello Spirito Santo nella nostra vita. Il test di questo sarà quante volte al giorno lo invocheremo e lo consulteremo per le decisioni che dobbiamo prendere, perché siano tutte secondo Dio.
O Dio, fonte della pace, dolcezza di quanti confidano in te, donaci lo Spirito che ci hai promesso, perché neutralizzi le tendenze disordinate, che albergano nel nostro cuore; e insieme ci faccia camminare in novità di vita, perché regni in noi il gusto del bene e obbediamo sempre a Cristo Signore, liberi e perseveranti nel tuo volere. Te lo chiediamo per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.
La voce di una santa
“Tutti vizi sonno conditi dalla superbia, sì come le virtù sonno condite e ricevono vita dalla carità.”
(Santa Caterina da Siena)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Subiaco, Roma)
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COMMENTO
(Vangeli Feriali)
Quanto ha ragione il Signore! A volte anche noi cattolici facciamo come i farisei: facciamo diventare gigantesche piccole questioni in modo da ridimensionare quelle vere! Certo: è importante l'idea della decima, cioè l'attenzione al tempio e ai poveri a partire dalle proprie disponibilità finanziarie, ma giungere a pagare la decima sulle spezie era una forma (non richiesta) di devozione decisamente eccessiva... Ma non è quello il problema reale: il fatto è che questa attenzione ai dettagli finiva col trascurare le cose vere e autentiche della Legge, quelle essenziali: l'attenzione al prossimo e l'esercizio costante dell'amore. Quante volte nelle nostre parrocchie succede la stessa cosa: si litiga per gli orari della messa o su chi deve fare la catechista e poi non ci si rende conto della povera testimonianza che diamo nel quartiere... Gesù non risparmia nemmeno una feroce critica ai dottori della Legge, coloro che avevano il difficile compito di spezzare il dono della Parola al popolo e che, invece, complicavano la vita a tutti con astruse interpretazioni. Difficile non ammettere, con dolore, che a volte nelle nostre prediche sentiamo la stessa cosa: invece di avvicinarci alla comprensione della Parola ci confondono le poche idee chiare che abbiamo!
Paolo Curtaz
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(Vangeli Feriali)