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L'esercizio della buona morte

 

 

IMPORTANZA DELL'ESERCIZIO DI BUONA MORTE

 

Tutto dipende dalla morte. 

 

S. Giovanni chiama beati coloro che muoiono nella grazia del Signore, perchè avranno assicurata la beatitudine eterna.
Invero, che gioverebbe ad un uomo il rendersi padrone magari di tutto il mondo, se poi perdesse l'anima sua?
La morte è quel momento da cui dipendono i più vitali interessi dell'uomo: essa ci separa da tutto nel tempo e decide della nostra eternità. Chi muore bene, sarà eternamente felice: chi avesse la disgrazia di morire in peccato, andrebbe eternamente perduto.

 

Dunque dobbiamo prepararci.

 

Gli uomini, allorchè si propongono di riuscire abili in un'arte o in una scienza, vi si applicano con impegno e con lungo esercizio: e la loro diligenza è tanto maggiore quanto più grandi sono i vantaggi che se ne ripromettono. Se ciò si pratica per assicurarsi un'agiata e onorevole posizione quaggiù, se tanto si fatica pei beni della terra, perchè non si dovrà fare almeno altrettanto, anzi di più, allorché si tratta di assicurarsi la salvezza dell'anima? i beni eterni del cielo? Dalla morte dipendono i miei eterni destini: dunque prudenza vuole che io vi pensi di frequente: Essa può sorprendermi da un momento all'altro; verrà come un ladro, a mia insaputa, anzi in quell'ora in cui meno l'aspetto: dunque se mi sta a cuore il mio più importante negozio, è doveroso che alla morte io mi prepari, e che, mentre ne ho il tempo, mi istruisca, mi eserciti in tutto ciò che la riguarda: perchè, quest'affare, sbagliare una volta vuol dire perdersi eternamente. 

 

Scopo dell'esercizio di Buona Morte. 

 

Orbene, questo è lo scopo dell'Esercizio di Buona Morte, che consiste appunto nell'esercitarsi a ben morire, nel dedicare ogni mese un giorno a disporre le cose nostre spirituali e temporali come se fossimo realmente in punto di morte. Non è che un giorno che ci si domanda. E chi può rifiutarsi, dice S. Giovanni Bosco, d'impiegare ogni mese un giorno a un affare così importante? Troviamo tanto tempo per gli affari temporali, per darci ai piaceri o ai divertimenti e non troveremo un giorno per pensare un po' seriamente alla salute dell’anima?

 

Benefici che apporta

 

Al termine della vita benediremo le ore consacrate a quest’utilissima pratica: invero essa ridona od accresce la pace del cuore,facilita l'acquisto delle virtù e ne rinvigorisce la pratica, ci rende sereni e forti nelle prove della vita, ci stimola all’apostolato delle buone opere, ci assicura la perseveranza finale, è insomma uno tra i mezzi più efficaci per procurarci la salute eterna.

 

 

COME FARE L'ESERCIZIO DI BUONA MORTE 

 

Essendo tante le categorie di persone che vivono nel mondo, e tanto diverse le loro occupazioni e condizioni, non è possibile stabilire un metodo unico, un orario che vada bene per tutti; vi sono però delle norme generali che conviene siano da tutti conosciute, perché formano come l'essenza dell'Esercizio di Buona Morte e ne facilitano la pratica: esse riguardano soprattutto il tempo e il modo di farlo.

 

Il tempo. 

 

Ognuno scelga quel giorno che gli torna più comodo. Taluni preferiscono il primo o l'ultimo del mese: altri il 24, in onore di Maria Ausiliatrice: chi la prima domenica, o il primo venerdì in omaggio al Sacro Cuore, chi un altro giorno di sua speciale devozione. 

 

Raccoglimento. 

 

In quel giorno sia maggiore il raccoglimento e il silenzio, poichè da questo dipende in gran parte il frutto dell'Esercizio. Liberiamoci, per quanto è possibile, dalle occupazioni non strettamente necessarie: il nostro pensiero sia rivolto con freqUenza alla morte: e disponiamo ogni cosa come se effettivamente dovessimo abbandonare il mondo e avviarci all'eternità. 

 

Meditazione. 

 

In quel giorno, oltre le pratiche di pietà ordinarie, si rifletta o si mediti su qualche punto delle verità eterne; Tale riflessione o meditazione durerà più o meno, secondo il tempo di cui si dispone. E' consigliabile farla in chiesa, dove, oltre al trovarci alla presenza di Gesù Sacramentato, possiamo godere di maggior tranquillità: se ci è forza rimanere in casa, facciamo il possibile per raccoglierci ed evitare le distrazioni. 

 

Brevi istruzioni per la meditazione. 

 

Fatto il segno della croce e invocata l'assistenza, dello Spirito Santo col Veni Sante Spiritus, ci metteremo alla presenza di Dio, pensando ch'Egli è in tutto e dappertutto, e che noi ci troviamo realmente innanzi a Lui. Immagineremo che dal Cielo, o dalla Croce, o dal Santo Tabernacolo, o dallo stesso nostro cuore, Egli ci guardi, con tenerezza, c'incoraggi a servirlo e amarlo, e ci prometta il Paradiso se gli saremo fedeli. Appena ci sentiremo alla divina presenza, reciteremo la preghiera: - Mio Dio, ecc. . Poi leggeremo attentamente un punto della meditazione che ci siamo proposti di fare, fermandoci a farvi su, quelle considerazioni che più convengono al bene dell'anima nostra. Gioverà pensare quale sia stata in passato la nostra condotta riguardo alle verità e agli insegnamenti meditati: ringraziare il Signore se riuscimmo a far bene, chiedergli perdono se fummo ingrati e peccatori: riflettere sui motivi e le occasioni che c'indussero al male, e studiarne i mezzi più acconci per correggerci e far meglio in avvenire. Converrà inoltre lasciare che l'anima nostra durante la meditazione si sfoghi in sentimenti o affetti di gratitudine, ringraziamento e amore verso Dio; di umiltà, confusione, dolore per le nostre ingratitudini e peccati; di fedeltà, generosità, offerta, ecc, per l'avvenire. Tutte queste norme si seguiranno pure nel meditare gli altri punti. (..). Prenderemo poi quelle risoluzioni pratiche, concrete, adatte al nostro stato, che giudicheremo più appropriate a farci passare santamente il mese: ringrazieremo il Signore delle ispirazioni e grazie a noi concesse durante la meditazione, lo pregheremo di aiutarci ad essere fedeli ai propositi fatti, e finiremo con la recita della Consacrazione a Maria Ausiliatrice

 

(..)

L'esame. 

 

L'esame che si raccomanda di fare in tal giorno, non ha solo per scopo di prepararci alla confessione, ma dev'essere anche e soprattutto come una rivista della coscienza, per conoscere i profitti e le perdite fatte durante il mese nelle virtù cristiane. A facilitare la pratica di quest'esame, ne abbiamo divisa la materia in parecchi punti, che potranno leggersi tutti o in parte secondo il tempo di cui si dispone. Ecco come il Beato Don Bosco compendiava il lavoro da farsi durante l'esame: Vedi ciò che devi togliere, o correggere, o aggiungere. Si potrebbe tracciare un programma più completo con meno parole? Approfittiamo dunque del suo consiglio. 

 

Confessione e Comunione. 

 

La confessione di quel giorno dev'essere più accurata del solito: Molti cristiani si accusano in quell'occasione di tutte le mancanze commesse dall'ultimo Esercizio di Buona Morte: tale usanza è assai lodevole e vantaggiosa. Confessione e Comunione poi s'hanno da fare come se fossero le ultime della nostra vita. Dobbiamo immaginare che subito dopo esserci accusati al Confessore abbiamo da presentarci al Tribunale di Dio, e che Gesù venga nel nostro cuore, come Viatico per accompagnarci all'eternità. 

 

Le Preghiere. 

 

Nell'ora per noi più opportuna, e possibilmente ai piedi di Gesù Sacramentato, o almeno in casa dinanzi al Crocifisso; reciteremo le preghiere speciali per ottenere da Dio la grazia di una Buona Morte (..)

 

Opere di carità. 

 

Non poche persone scelgono il giorno dell'Esercizio di Buona Morte per fare qualche opera di carità. Taluni vanno a visitare e soccorrere mia famiglia povera o un ammalato: altri preferiscono fare in quel giorno un'elemosina a favore di un orfanello, d'un giovane abbandonato, d'un Istituto di beneficenza o delle Missioni: chi sceglie quella circostanza per dare un buon consiglio o per togliere qualche anima da occasioni pericolose, chi si propone di fare qualche sacrificio personale o peculiare a vantaggio della buona stampa o di determinate Associazioni cattoliche: chi offre a Dio qualche altra opera buona. Non v’è dubbio che ogni manifestazione di carità, mentre aumenta i nostri meriti, accresce in noi la fede, rende migliore la nostra vita, e ci prepara maggior sicurezza e pace per l’ora della morte.

 

Distribuzione del giorno.

 

Per chi desiderasse istruzioni e consigli circa il modo di convenientemente distribuire le pratiche dell’Esercizio di Buona Morte, diamo qui tre tipi di orario. Il primo potrebbe servire per le persone più occupate: il secondo per quelle che dispongono d’un tempo maggiore: il terzo pei Cooperatori Salesiani che si propongono d‘intervenire alla Conferenza mensile, che si tiene presso l’Istituto Salesiano o dal Direttore locale dei Cooperatori.
Questi tre tipi d’orario rispecchiano sostanzialmente le norme e le pratiche consigliate da S. Giovanni Bosco.

 

1° ORARIO
Alla sera della vigilia:
MEDITAZIONE.
ESAME.

 

Al mattino del giorno:
CONFESSIONE, se non fu fatta alla vigilia.
COMUNIONE.
PREGHIERE, qualora non torni più comodo recitarle nel pomeriggio. 

2° ORARIO. 
Al mattino della vigilia: 
MEDITAZIONE. 

 

Nel pomeriggio: 
ESAME. 

 

Al mattino del giorno stabilito: 
CONFESSIONE, se non fu fatta alla vigilia. 
COMUNIONE.
PREGHIERE, qualora non torni più comodo recitarle nel pomeriggio. 

 

3° ORARIO
Alla sera della vigilia: 
ESAME. 

 

Al mattino del giorno: 
MEDITAZIONE. 
CONFESSIONE, se non fu fatta alla vigilia. 
COMUNIONE. 

 

Nel pomeriggio: 
CONFERENZA. 

PREGHIERE.

 

Ci permettiamo di fare ai nostri lettori una raccomandazione. Prima di adottare un orario, sia che lo scelgano tra quelli da noi proposti, sia che se ne facciano un altro modellato su di essi e accomodato alle esigenze del proprio stato, vi riflettano accuratamente; ma una volta che l'hanno fissato, siano esatti nell'osservarlo. L'esperienza insegna che taluni non ricavano dall'Esercizio di Buona Morte tutto quel frutto che si ha ragione di aspettarsene, o perché non lo fanno ogni mese, o soprattutto perchè non hanno metodo nè orario fisso, ma procedono disordinatamente e a capriccio. Anche qui cade a proposito il consiglio del Savio: Conserva l'ordine, e l'ordine conserverà te: I sacrifici che avremo compiuti, sia per fare questo esercizio ogni mese, sia per osservare fedelmente l'orario stabilito, ci saranno largamente ricompensati in vita, ci procureranno grande conforto nell'ora della morte, e soprattutto ce li premierà il Signore colle gioie del Paradiso. 

 

 

MEDITAZIONE 

 

Si comincia così: 

 

In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. 
Venite, o Spirito, Santo, riempite i cuori dei vostri fedeli, e accendete in essi il fuoco del vostro amore. 
Inviate il vostro Spirito e tutte le cose saranno create. 
E voi rinnoverete la faccia della terra. 

 

PREGHIAMO. 
O Dio, che avete istruito i cuori dei fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedetemi per lo stesso Spirito di conoscere il bene, e di godere sempre della sua consolazione. Per Gesù Cristo Nostro Signore. Così sia. 

 

Qui ci metteremo alla presenza di Dio, e gli domanderemo perdono dei nostri peccati e la grazia di far bene la meditazione. 

 

Breve pausa e quindi: 

 

Mio Dio, prostrato alla vostra presenza, vi adoro e vi amo come Creatore, Salvatore e Sommo mio Bene, mi pento con tutto il cuore d'avervi offeso, fatemi la grazia che ben conosca le verità che sono per meditare e mi accenda di amore per voi. Vergine Maria, Madre di Gesù, Angelo mio custode, Santi e Sante del Paradiso, pregate per me.

 

Si legge quindi la meditazione scelta precedentemente e si riflette un tempo conveniente su ciascun punto; alla fine si prende qualche buona risoluzione da praticarsi durante il mese, e si cercano i mezzi per metterla in pratica. 

 

Dopo una breve pausa: 

 

Vi ringrazio, o Signore, dei lumi che irti avete comunicati: concedetemi la grazia di mettere in pratica le prese risoluzioni. — pausa. 

 

Si recita in fine la 

 

Consacrazione a Maria Ausiliatrice.

 

O santissima ed Immacolata Vergine Maria, Madre nostra tenerissima, e potente Aiuto dei Cristiani, noi ci consacriamo interamente al vostro dolce amore e al vostro santo servizio. Vi consacriamo la mente coi suoi pensieri, il cuore coi suoi affetti, il corpo coi suoi sentimenti e con tutte le sue forze, e promettiamo di voler sempre operare alla maggior gloria di Dio ed alla salute delle anime. Voi intanto, o Vergine incomparabile, che siete sempre stata l'Ausiliatrice del popolo cristiano, deh! continuate a mostrarvi tale specialmente, in questi giorni. Umiliate i nemici di nostra santa Religione, e rendetene vani i malvagi intenti, illuminate e fortificate i Vescovi e i Sacerdoti, e teneteli sempre uniti ed obbedienti al Papa, Maestro infallibile: preservate dall'irreligione e dal vizio l'incauta gioventù, promuovete le sante vocazioni ed accrescete il numero dei sacri Ministri, affinché per mezzo loro il regno di Gesù Cristo si conservi tra noi e si estenda fino agli ultimi confini della terra. Vi preghiamo ancora, o dolcissima Madre, che teniate sempre rivolti i vostri sguardi pietosi sopra l'incauta gioventù esposta a tanti pericoli, sopra i poveri peccatori e moribondi; siate per tutti, o Maria, dolce speranza, Madre di misericordia, e Porta del Cielo. Ma anche per noi vi supplichiamo; o gran Madre di Dio. Insegnateci a ricopiare in noi le vostre virtù, in particolar modo l'angelica modestia, l'umiltà profonda, l'ardente carità, affinché, per quanto è possibile, col nostro contegno, colle nostre parole, col nostro esempio rappresentiamo al vivo in mezzo al mondo Gesù Benedetto vostro Figliuolo, e facciamo conoscere ed amare Voi, e con questo mezzo possiamo riuscire a salvare molte anime. Fate altresì, o Maria Ausiliatrice, che noi siamo tutti raccolti sotto il vostro manto di Madre. Fate che nelle tentazioni noi vi invochiamo tosto con fiducia: fate insomma che il pensiero di Voi sì buona, sì amabile, sì cara, il ricordo dell'amore che portate ai vostri devoti, ci sia di tale conforto, da renderci vittoriosi contro i nemici dell'anima nostra, in vita ed in morte, affinchè possiamo andare a farvi corona nel bel Paradiso. Così sia. 
300 giorni d'indulgenza ogni volta che si recita questa preghiera almeno con cuore contrito (Leone XIII con Breve 10 marzo 1900), 

 

Ti ringraziamo onnipotente Iddio, per tutti i tuoi benefici: o tu, che vivi e regni nei secoli dei secoli, Così sia. 

 

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del ventre tuo, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Così sia. 
Maria, aiuto dei Cristiani, pregate per noi. 
In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia. 

 

 

ESAME.

 

All'ora stabilita ci raccoglieremo in chiesa, oppure in altro luogo ritirato, e fatto il segno della Croce diremo: 

 

Venite, o Spirito Santo, riempite i cuori dei vostri fedeli, e accendete il fuoco del vostro amore. Inviate il vostro Spirito e tutte le cose saranno create. E voi rinnoverete la faccia della terra. 

 

PREGHIAMO
O Dio, che avete istruito i cuori dei fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedetemi per lo stesso Spirito di conoscere il bene, e di godere sempre della sua consolazione. Per Gesù Cristo Nostro Signore. Così sia. 

 

Ci metteremo poi alla presenza di Dio e ne invocheremo l'aiuto con la seguente 

 

ORAZIONE. 
Signor mio Gesù Cristo, Redentore dell'anima mia, illuminatemi con la vostra grazia affinchè io conosca ora i miei peccati, come li farete a me noti quando mi presenterò al vostro Divin tribunale per essere giudicato. Fate ch'io li detesti con vero dolore, e ne conseguisca il perdono pei meriti infiniti del vostro Sangue preziosissimo sparso per me sopra la Croce. Fate inoltre ch'io conosca i miei difetti e le loro cause, suggeritemi i mezzi, e datemi le forze per emendarmene. Vergine SS., mia potente Ausiliatrice, Santi e Sante tutte del Paradiso, pregate per me affinchè mi conosca, mi penta e corregga delle mie infedeltà, e possa in questo mese fare qualche progresso nella virtù. Così sia. 

 

Dopo breve pausa ci esamineremo diligentemente sui punti seguenti: 

 

Doveri verso Dio. 

 

1° CONOSCENZA DI DIO. Ho cercato d'istruirmi nelle verità della fede? Mi lasciai vincere da debolezze o rispetto umano dinnanzi a chi sparlava della religione o ne derideva le pratiche? Ascolto con profitto la parola di Dio? Venero nel Papa il Vicario di Gesù Cristo in terra? Ho letto libri e giornali od ascoltato conversazioni o discorsi contrari alla religione, alla Chiesa, al Papa, ai Ministri di Dio? 
2° SERVIZIO DI DIO. Come osservo i Comandamenti di Dio e della Chiesa? Santifico i giorni festivi, astenendomi dal lavoro, ascoltando la S. Messa e la parola di Dio, attendendo ad altre pie pratiche? Sciupo forse la maggior parte di quei giorni in passatempi e divertimenti pericolosi? Qual è il mio contegno in chiesa? 
3° AMORE DI DIO. Penso e corrispondo ai benefizi ricevuti da Dio? L'amo effettivamente sovr'ogni cosa? più che i beni e le creature della terra? Pronunzio con rispetto il suo Santo Nome? M'adopero perchè sia evitata e riparata la bestemmia? Recito con attenzione e fervore le orazioni del mattino e della sera, prima e dopo il cibo? Dimostro il mio amore alla Vergine con preghiere e opere buone? Potendolo, ne ho propagata la devozione? Mi accosto con frequenza ai Santi Sacramenti? Faccio ogni sera un po' d'esame di coscienza? In caso di malattia, richiesi con premura i Santi Sacramenti e m'adoperai perchè fossero sollecitamente amministrati a quei della mia famiglia? Odio il peccato, anche veniale? Fuggo le occasioni? Combatto i miei difetti, le loro cause e specialmente la mia passione dominante? 

 

Doveri verso il prossimo. 

 

1° Ho fatto giudizi temerari: ho interpretato male le azioni altrui? Coltivo simpatie pericolose? Nutro sentimenti d'antipatia, d'invidia, di rancore, di odio? Ho detto il falso? ho rivelato difetti e segreti con danno di altri? Parlo troppo, senza riflessione, con alterigia e sgarbatamente? Ho adulato qualcuno? Con le mie bugie o calunnie ho fomentato dispiaceri o discordie nelle famiglie? 
2° Penso con frequenza che tutte le mie opere ed esse soltanto m'accompagneranno al tribunale di Dio? Mi sforzo di moltiplicare le azioni buone soprattutto con l'esercizio della carità? Ho soccorso i poveri nella misura delle mie forze? Quale fu il mio rispetto, l'amore, l'ubbidienza ai genitori e superiori? Rispettai i beni e le persone altrui? Nelle compere, vendite, scambi, contratti, amministrazioni, lavori, evitai ogni frode, ingiustizia, usura? Ho mantenuto i miei impegni? Sono obbligato a qualche restituzione? 

 

Verso me stesso.

 

1° DOVERI INDIVIDUALI. Mi esamino, mi conosco, mi correggo, mi perfeziono? Penso e parlo vanamente di me stesso? Mi occupo forse più del corpo che dell'anima? Amo eccessivamente il denaro, le comodità, la buona tavola, il vestire? Abusai della salute con eccessi nel mangiare e nel bere? Pratico i i digiuni e le astinenze prescritte dalla Chiesa? I miei pensieri, le mie parole e azioni, gli sguardi, gesti, gli abiti sono conformi alla castità? Ho assistito a teatri, cinematografi, radunate, festini, balli ove questa virtù corresse, pericolo? Sciupai le sostanze nel lusso, nelle mode, nel gioco? Ho qualche cattiva abitudine nel parlare o nel trattare? Che sforzi feci per correggermene e per migliorare il mio carattere? 
2° DOVERI FAMILIARI. Educo cristianamente i figli ? Dò loro buon esempio? Ho cura della loro istruzione e formazione religiosa soprattutto nei giorni festivi? Li allontano dai pericoli? Sono eccessivamente indulgente o severo? Lascio loro libertà nella scelta dello stato? Fui fedele ai miei doveri coniugali? 
3° DOVERI SOCIALI. Mi occupo del bene del prossimo? Penso che questo è un dovere imposto da Dio a tutti? Presto il concorso del mio lavoro, del mio denaro, della mia preghiera, dei miei sacrifizi alle opere buone? Potendolo, mi sono aggregato a qualche associazione che si proponga il bene delle anime mediante l'insegnamento religioso, il soccorso degli orfani, le visite agl'infermi e ai poveri, l'incremento delle associazioni operaie cattoliche, le vocazioni ecclesiastiche, le missioni, la buona stampa? Sono rassegnato, disposto alla morte? I miei affari spirituali e temporali sono assestati? Fui fedele ai propositi presi nell'ultimo Esercizio di Buona Morte? Li ricordai ogni sera nel fare l'esame di coscienza? Ouale progresso feci nella virtù durante il mese scorso? 

 

Dopo l'esame si recita la seguente 

 

ORAZIONE. 
Mio Dio, Padre di misericordia, eccomi dinanzi a Voi, umiliato e pentito di avervi offeso. Quante volte, anche in questo mese, ho contristato il vostro Cuore, malgrado le promesse fatte! Ne sento il più vivo dolore, o mio Dio, e ve ne chiedo umilmente perdono! Muovetevi a pietà di questo vostro figlio ingrato, e fate che non v'abbia più ad offendere in avvenire. Benedite i miei propositi e ravvalorate la mia volontà perchè sia perseverante nel praticarli. Fate che da oggi in poi io vi manifesti il mio amore con opere di virtù e perfezione. Vergine SS., rendete stabili ed efficaci le mie risoluzioni col vostro aiuto. Cosi sia. 

 

 

CONFESSIONE 

 

Finito l'esame ci disporremo subito, se ci possibile, alla confessione mensile, che dovrà essere fatta con la massima diligenza, come se fosse l'ultima della vita. Per eccitarci maggiormente al dolore reciteremo la preghiera seguente: 

 

ATTO DI PENTIMENTO. 
Eccomi, o mio Dio, innanzi a voi ripieno di confusione e di rincrescimento per avervi offeso. Ahimè: le mie iniquità mi circondano, la loro moltitudine mi spaventa. Oh, non le avessi mai commesse! Oh, non mi fossi mai staccato dall'osservanza della vostra santa legge! Io vi ho offeso, mio buon Dio, ed ho corrisposto al vostro amore con la più nera ingratitudine. Ho oltraggiato la vostra giustizia. O mio Dio, quanto mai è amara, la memoria dei miei peccati! Quanto mi rincresce di averli commessi! Ah! Signore d'infinita bontà, e degno per voi medesimo di essere amato da ogni cuore e sopra ogni cosa, io vi domando perdono. Il Sangue di Gesù Cristo sparso per me stilla croce chiede al trono vostro pietà e misericordia. Deh! ascoltate, o mio Dio, le voci di questo Sangue divino, e perdonatemi Io non vi offenderò mai più: sono disposto a perdere ogni cosa del mondo piuttostochè ritornare ad offendervi. Vi prometto di fuggire il peccato e le occasioni di peccare: abbandonerò quei luoghi, quelle amicizie, quelle compagnie che purtroppo furono la cagione delle mie ricadute nel peccato. Voi, o Dio di infinita bontà e misericordia, avvalorate questi miei proponimenti con la vostra grazia, da cui dipende tutta la mia forza e la speranza di perseverare nel bene, Vergine Immacolata, cara Madre del mio Gesù, S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, Angelo mio Custode, ottenetemi in questo momento le grazie necessarie per fare una buona Confessione. 

 

Faremo poi la nostra confessione con sincerità e umiltà, come se realmente fossimo in fin di vita, pensando che se non manifestiamo adesso le nostre colpe a Gesù Cristo, che ci accoglie e perdona come amico, fratello, Padre, potremmo fra breve trovarci dinanzi a Lui Giudice severo di ogni nostra azione. 
Dopo la confessione: 

 

RINGRAZIAMENTO. 
Come potrò io mai, Dio d'immensa bontà, rendervi le grazie che meritate? Quali grazie non dovrò rendere alla infinita vostra misericordia? A me erano riservate pene eterne per i miei peccati, e Voi invece me li perdonate e li seppellite in un profondo oblio. Chi potrà mai comprendere l'immensità della vostra misericordia? Chi potrà ringraziarvi come si conviene per tanta vostra bontà? Troppo debole son io. Io non posso fate altro, adorabile Salvatore dell'anima mia, che offrirvi tutto me stesso, tutta la mia vita. Si, io occuperò la mia vita a raccontare le vostre meraviglie, e sino all'ultimo mio respiro io annunzierò all'universo le vostre misericordie. Nell'atto stesso che mi vedo colmare di consolazione al pensiero di ciò che ero prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio grave contro al peccato e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più. Aiutatemi Voi a mettermi con animo costante e generoso intorno all'affare della mia eterna salute. Vergine Immacolata, Angelo mio Custode, Santi miei Protettori, Celesti Spiriti e felicissimi Comprensori del Paradiso, ottenetemi voi da Dio che non l'offenda mai più per l'avvenire. Deh! ringraziatelo in vece mia, e con la potente vostra intercessione ottenetemi la grazia della santa perseveranza.

 

 

COMUNIONE. 

 

ORAZIONE PREPARATORIA. 

 

Grande Iddio, che con la vostra immensità riempite il cielo e la terra, io mi umilio dinanzi a Voi, e vi adoro con tutto il rispetto a me possibile. Vi ringrazio di tutti i benefici che mi avete fatto, specialmente nel Sacramento della Confessione, per cui spero che mi siano stati rimessi tutti i miei peccati. Ma Voi avete voluto fare ancora di più istituendo il SS. Sacramento della Eucaristia, in cui manifestaste agli uomini il supremo sforzo del vostro amore, dando per cibo spirituale alle anime nostre il vostro Corpo, Sangue; Anima e Divinità. Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate Voi fare di più a mio riguardo? Quello che amaramente mi rincresce si è d'avere mal corrisposto a tanta vostra, bontà, offendendovi tante volte coi miei peccati. Ora conosco il gran male che ho fatto, me ne pento di tutto cuore, protesto che per l'avvenire disprezzerò tutto quello che si oppone al vostro santo servizio. Prometto di volervi per sempre amare con tutta la mia mente, con tutto il mio cuore, con tutte le forze dell'anima mia, perchè siete infinitamente degno di essere amato. Questo spero di fare col vostro santo aiuto. O mio buon Gesù, infiammate Voi il mio cuore del vostro santo amore, e fate che questa Comunione sia per me un pegno ed una caparra sicura della mia eterna felicità. 

 

ATTI DA FARSI PRIMA DELLA COMUNIONE. 

 

Signor mio Gesù Cristo, io credo con viva fede che Voi siete realmente presente nel Santissimo Sacramento col vostro Corpo e Sangue, con la vostra Anima e Divinità. Signore, io vi adoro in questo Sacramento e vi riconosco per mio Creatore, Redentore, Sovrano, Padrone, sommo ed unico mio bene. Signore, io non son degno che Voi entriate nella povera abitazione dell'anima mia, ma dite solo una parola, e l'anima mia sarà salva. Signore, io detesto tutti i miei peccati che mi rendono indegno di ricevervi nel mio cuore, e propongo con la vostra grazia di non più commetterne per l'avvenire, di fuggirne le occasioni, e di farne la penitenza. Signore, io spero che dandovi tutto a me in questo Divin Sacramento, mi userete misericordia, e mi concederete tutte le grazie necessarie per la mia eterna salute. Signore, Voi siete infinitamente amabile; Voi siete il mio Padre; il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuore sopra ogrii cosa, e per vostro amore amo il mio prossimo come me stesso, e perdono di cuore a tutti quelli che mi offesero. Signore, io desidero ardentemente che Voi veniate nell'anima mia, affinché non mi separi mai più da Voi, ma resti sempre con me la vostra divina grazia. Voi intanto, o Vergine Immacolata, per l'amore che portaste al Bambino Gesù, fate che io lo possa degnamente ricevere, e quando mi accosterò all'altare per ricevere l'Ostia santa, io supporrò di riceverlo dalle vostre mani medesime accompagnato da tutti i cori degli Angeli, i quali in Cielo lodano e benedicono quel medesimo Gesù che io vado a ricevere. Angelo mio Custode, S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, li e Santi tutti del Paradiso, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una santa Comunione. 

 

Qui fermatevi alquanto a considerare chi state per ricevere. Egli è G. C. Dio di immensa grandezza e maestà, Dio di bontà e di misericordia infinita, il quale viene ad una misera creatura, ad una povera anima peccatrice, e viene per esserle padre, fratello, amico e sposo, medico, maestro e cibo. Oh bontà! Oh amore! Oh misericordia infinita! 

 

Si dica il 

 

CONFITEOR. 

 

Confesso a Dio onnipotente, alla beata Vergine Maria, a San Michele Arcangelo, a San Giovanni Battista, ai Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti i Santi e a te, o padre, che ho molto peccato in pensieri, in parole e in opere, per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa (si percuote tre volte il petto con la mano destra distesa e le dita unite). Perciò supplico la Beata Vergine Maria, San Michele Arcangelo, San Giovanni Battista, i Santi Apostoli Pietro e Paolo, tutti i Santi e te, o Padre, di pregare per me il Signore Dio nostro. 

 

Quindi profondamente raccolto, con gli occhi bassi, accostatevi per ricevere l'Ostia santa.

 

DOPO LA COMUNIONE. 

 

Mio Dio, Creatore e Redentore dell'anima mia, io vi adoro col più profondo rispetto e con la più profonda riverenza. Oh, quanto fu grande la bontà vostra! Una maestà così pura, così santa e infinita venire a visitare una creatura tanto miserabile, un pugno di terra, un peccatore ingrato. Mio caro e buon Gesù, io vi ringrazio di così grande favore, vi lodo, vi benedico dentro me stesso. Potenze dell'anima mia, sentimenti del mio corpo, esultate alla presenza del vostro Dio. È troppo poco un cuor solo, o mio buon Gesù, per amarvi, lodarvi, e ringraziarvi di tanti benefici, e particolarmente per aver dato in cibo all'anima mia il vostro Corpo, il Sangue, l'Anima vostra e la vostra Divinità. Ah, potessi avere il cuore dei Serafini e Santi del Cielo, affinchè io ardessi mai sempre d'amore per il mio Dio, il quale si degnò di eleggere la mia povera anima per sua abitazione, per sua delizia! Ah, caro Gesù! Quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione! Io non son degno di sì grande favore, nemmeno so che cosa offrirvi in ringraziamento; ma appoggiato ai vostri meriti, vi offro questi meriti medesimi che sono infiniti. Vi ringrazio di tutto cuore, e protesto che per l'avvenire Voi sarete sempre il mio piacere, il riposo dell'anima mia: Voi solo la mia speranza, il mio conforto: Voi solo la mia ricchezza, il mio bene, il possesso, il tesoro del cuor mio. Vorrei pure io solo potervi dare tutta la lode e la gloria che vi danno i Santi in Paradiso, ma poichè non posso fare tanto, vi offro tutto me stesso: vi offro questa volontà, affinchè non voglia altre cose se non quelle che a Voi piacciono, vi offro le mie mani, i miei piedi, gli occhi miei, la lingua, la bocca, la mente, il cuore, tutto offro a Voi. Custodite. Voi tutti questi sentimenti miei, acciocchè ogni pensiero, ogni parola, ogni mia azione non abbia altro di mira se non quello che sarà di vostra maggior gloria e di vantaggio spirituale all'anima mia. Vergine Santissima; cara Madre del tuo Gesù, Angelo mio custode, S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, ottenete questa grazia per me, per i miei parenti, per i miei benefattori, per i miei compagni, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano presenti in questa chiesa: cioè che noi tutti per l'avvenire ci possiamo conservare degni vostri divoti, fuggire il peccato e le occasioni di peccare. Intanto, o Vergine Immacolata, io in fede di essere vostro vi consacro per tutta la mia vita gli occhi, le orecchie, la lingua, il cuore e, tutto me stesso. Voglio essere tutto vostro e voi difendetemi come vostro. Gesù Giuseppe e Maria, vi dono il mio cuore e l'anima mia. Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia. Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con Voi l'anima mia. 

 

INVOCAZIONE A GESU' CRISTO. 

 

Anima di Cristo, santificatemi. — Corpo di Cristo, salvatemi. - Sangue di Cristo, inebriatemi. — Acqua del costato di Cristo, lavatemi. — Passione di Cristo, confortatemi. - O buon Gesù, esauditemi — Dentro le vostre piaghe nascondetemi. — Non permettete che io mi separi da Voi. - Dal nemico maligno difendetemi. — Nell'ora della mia morte chiamatemi. — E fate che io venga a Voi. — Per lodarvi coi vostri Santi. — Nei secoli dei secoli. Così sia. 

 

Pio IX concesse l'indulgenza di 300 giorni ogni volta che si recita devotamente e con cuore contrito la suddetta invocazione; di sette anni una volta al giorno dopo la S. Comunione; e Plenaria una volta al mese. 

 

ORAZIONE A GESÙ CROCIFISSO. 

 

Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che alla santissima vostra presenza prostrato, Vi prego col fervore più vivo a stampare nel mio cuore sentimenti di Fede, di Speranza, di Carità, e di dolore dei miei peccati, e di proponimento di non più offendervi: mentre io con tutto l'amore, e con tutta la compassione vado considerando le vostre cinque Piaghe, cominciando da ciò, che disse di Voi, o Gesù mio, il santo profeta Davide: Fodérunt manus meas et pedes meos: dinumeravérunt omnia ossa mea (salmo XXI, 18). 

 

Chiunque, confessato e comunicato, reciterà con cuore almeno contrito e divotamente la suddetta orazione innanzi a qualche immagine di Gesù Crocifisso, pregando per i bisogni di S. Chiesa ecc., potrà conseguire l'indulgenza plenaria. Clemente VIII e Benedetto XIV concessero tale indulgenza, confermata in perpetuo da Pio VII, con decreto Urbis et Orbi, 10 aprile 1821, e applicabile alle anime del Purgatorio con decreto del 17 settembre 1826 di Leone XII. 

 

 

Visita al SS. Sacramento. 

 

Chi nel giorno dell'Esercizio di Buona Morte avesse comodità di fare una visita al. SS. Sacramento, può recitare la preghiera seguente: 

 

Signor mio Gesù Cristo, che per l'amore che portate agli uomini ve ne state notte e giorno in questo Sacramento tutto pieno di pietà e di amore aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi: io vi credo presente nel Sacramento dell'Altare, vi adoro dall'abisso del mio niente, e vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte, specialmente di avermi donato voi stesso in questo Sacramento, di avermi dato per avvocata la vostra Santissima madre Maria e di avermi chiamato a visitarvi in questa chiesa. Io saluto oggi il vostro amantissimo cuore, e intendo salutarlo per tre fini: primo, in ringraziamento di questo gran dono; secondo, per compensarvi di tutte le ingiurie che ricevete da tutti i vostri nemici in questo Sacramento; terzo intendo, con questa visita, di adorarVi in tutti i luoghi della terra, dove voi Sacramentato state meno riverito e più abbandonato. Gesù mio, vi amo con tutto il cuore. Mi pento di aver per il passato tante volte disgustato la vostra bontà infinita. Propongo con la grazia vostra di non più offendervi per l'avvenire: ed al presente, miserabile qual sono, io mi consacro tutto a voi, vi dono e rinunzio tutta la mia volontà, gli affetti, i desideri e tutte le cose mie. Da oggi in poi fate voi di me e delle mie cose tutto quello che vi piace. Solo vi chiedo e voglio il vostro santo amore, la perseveranza finale e l'adempimento perfetto della vostra volontà. Vi raccomando le anime del Purgatorio, specialmente le più divote del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima. Vi raccomando ancora tutti i poveri peccatori. Unisco infine, Salvator mio caro, tutti gli affetti miei con gli affetti del vostro amorosissimo cuore, e così uniti li offro al vostro eterno Padre, e lo prego in nome vostro che per vostro amore li accetti e li esaudisca. 

 

Sia lodato e ringraziato ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento. 
Tre Pater, Ave e Gloria. 
Indulgenza di 300 giorni. 

 

COMUNIONE SPIRITUALE. 

 

Gesù mio, credo che voi siete realmente presente nel SS. Sacramento. Vi amo sopra ogni cosa, e vi desidero nell'anima mia. Giacchè ora non posso ricevervi sacramentalmente, venite almeno spiritualmente nel mio cuore. (Breve pausa). Come già venuto io vi abbraccio e tutto mi unisco a Voi: non permettete che io m'abbia mai a separare da Voi. 
Eterno Padre, io vi offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo in isconto dei miei peccati e per i bisogni di Santa Chiesa. 

 

PREGHIERE per l'Esercizio della Buona Morte. 

 

All'ora e nel luogo precedentemente stabilito reciteremo devotamente le seguenti preghiere: 

Benignissimo Signore Gesù, per l'acerbissima ed ignominiosissima flagellazione e coronazione vostra, per la vostra croce e passione amarissima e per la vostra bontà, umilmente vi prego che non permettiate che io improvvisamente muoia, e senza i Santi Sacramenti passi da questa vita all' eternità. Mio amatissimo Gesù, mio Signore e Dio mio; per tutti i travagli e dolori vostri, per il vostro prezioso Sangue e per le sacrosante vostre piaghe; per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in croce: Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre, nelle tue mani raccomando lo Spirito mio; ardentissimamente vi prego di non levarmi improvvisamente da questo mondo. Le vostre mani, o mio Redentore, mi hanno fatto e formato tutto interamente. Deh! non mi precipitate sì presto; datemi, vi supplico; spazio di penitenza: concedetemi un transito felice ed in grazia vostra, affinché io vi ami con tutto il cuore, vi lodi e vi benedica in eterno. Signor mio Gesù Cristo, per quelle cinque piaghe, che l'amore verso di noi vi fece in croce, soccorrete ai vostri servi redenti col vostro preziosissimo sangue... (..)

 

Preghiere per la Buona Morte a Nostro Signore Gesù Cristo. 

 

Gesù, Signore, Dio di bontà, Padre di Misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende. Quando i miei piedi immobili mi avvertiranno che la mia carriera in questo mondo è presso a finire, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. 
Quando le mie mani tremule ed intorpidite non potranno più stringervi, Crocifisso mio bene, e mio malgrado lascierovvi cadere sul letto del mio dolore, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. 
Quando i miei occhi offuscati e stravolti all'orror della morte imminente fisseranno in Voi gli sguardi languidi e moribondi, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. 
Quando le mie labbra fredde e tremanti pronunzieranno per l'ultima volta il vostro Nome adorabile, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. 
Quando le mie guance pallide e livide ispireranno agli astanti la compassione e il terrore, e i miei capelli, bagnati dal sudor della morte sollevandosi sulla testa annunzieranno prossimo il mio fine, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. 
Quando le mie orecchie presso a chiudersi per sempre ai discorsi degli uomini s'apriranno per intendere la vostra voce, che pronunzierà l'irrevocabile sentenza, onde verrà fissata la mia sorte per tutta l'eternità, misericordioso Gesù abbiate pietà di me. Quando la mia immaginazione agitata da orrendi e spaventevoli fantasmi sarà immersa in mortali tristezze, ed il mio spirito, turbato dall'aspetto delle mie iniquità e dal timore della vostra giustizia, lotterà contro l'angelo delle tenebre, che vorrà togliermi la vista consolatrice delle vostre misericordie e precipitarmi in seno alla disperazione, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. Quando il mio debole cuore oppresso dal dolore della malattia sarà sorpreso dagli orrori di morte e spossato dagli sforzi che avrà fatto contro i nemici della mia eterna salute, misericordioso Gesù, abbiate pietà, di me. 
Quando verserò le mie ultime lacrime, sintomi della mia distruzione, ricevetele, o mio Gesù, in sacrifizio di espiazione, affinchè io spiri come una vittima di penitenza, ed in quel terribile momento, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. 
Quando i miei, parenti ed amici stretti a me d'intorno, s'inteneriranno sul dolente mio stato e v'invocheranno per me, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. 
Quando avrò perduto l'uso di tutti i sensi ed il mondo intero sarà sparito da me, ed io gemerò nelle angosce dell'estrema agonia e negli affanni di morte, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. 
Quando gli ultimi sospiri del cuore sforzeranno l'anima ad uscire dal corpo, accettateli come atti di una santa impazienza di venire a Voi, e Voi, misericordioso Gesù abbiate pietà di me. 
Quando l'anima mia sull'estremità delle labbra uscirà per sempre da questo mondo, e lascerà il mio corpo pallido, freddo e senza vita, accettate la distruzione del mio essere come un omaggio che io vengo a rendere alla vostra divina Maestà, ed allora, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. Finalmente quando l'anima mia comparirà dinanzi a Voi, e vedrà per la prima volta lo splendore immortale delle vostra Maestà, non la rigettate dal vostro cospetto; degnatevi ricevermi nel seno amoroso della vostra misericordia, affinchè io canti eternamente le vostre lodi. Misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

 

ORAZIONE. 

 

O Dio, che condannandoci alla morte ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate ch'io, passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni della mia vita, possa meritare d'uscire da questo mondo nel vostro santo amore. Per i meriti del nostro Signor Gesù Cristo, che vive e regna con voi nell'unità dello Spirito Santo. Così sia. 

 

Orazione per le anime del purgatorio. 

 

O Signore onnipotente, il quale, per l'amore che portate agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima Passione e finalmente di spirare in croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro Preziosissimo Sangue vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che, partite da questa valle di pianto in grazia vostra, soffrono gli ardori di quelle fiamme, per iscontare i debiti che hanno tuttora verso la vostra divina giustizia. Accettate dunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse umilmente vi offro, traetele da quel carcere tenebroso e chiamatele alla gloria del paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime dei miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in special modo quelle a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine santissima, madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinché per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel paradiso che loro sta preparato. 

 

A San Giuseppe per impetrare una buona morte. 

 

Gloriosissimo S. Giuseppe, fortunato sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvatore del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente, godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono dei miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, affinchè io cammini sempre, per la via che conduce al Cielo. Siccome voi meritaste di avere Gesù e Maria intorno al vostro letto al punto di morte, e tra le loro braccia dolcemente spiraste l'anima beata, vi prego di volermi difendere dai nemici dell'anima mia in quell'ultimo punto di mia vita: di modo che, consolato dalla dolce speranza di volare con voi a possedere l'eterna gloria in Paradiso, io spiri pronunziando i SS. Nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria. Così sia (I). 

 

(I) Indulgenza Plenaria <in articulo mortis> a tutti i fedeli che, una volta in vita avranno adempiute queste condizioni. 
1° Confessarsi e comunicarsi in un giorno a propria scelta. 
2° Fare con vero affetto di carità la seguente protesta: Signore, Dio mio, fin d'ora con pieno consenso e con animo volenteroso accetto dalle vostre mani qualsiasi genere di morte, con cui a voi piaccia di chiamarmi e colpirmi, insieme con tutti i dolori, con tutte le pene, con tutti gli affanni che dovranno accompagnare il mio ultimo passaggio. 
3° Mantenersi in questa disposizione per tutta la vita, al che basta non revocare la protesta fatta. E nel caso che uno l'avesse revocata dovrebbe nuovamente adempiere le due condizioni dette nei n.1° e 2°. 

 

 

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