La natura di questo
sacramento e la presenza reale di Gesù Cristo nel medesimo
1. Che cos'è il
sacramento dell'Eucaristia?
L'Eucaristia è un sacramento nel quale per
l'ammirabile conversione di tutta la sostanza del pane nel Corpo di Gesù
Cristo e di quella del vino nel suo prezioso Sangue, si contiene
veramente, realmente e sostanzialmente il Corpo, il Sangue, l'Anima e la
Divinità del medesimo nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie del
pane e del vino per essere nostro nutrimento spirituale.
2. Nell'Eucaristia vi
è lo stesso Gesù Cristo che è in cielo e che nacque in terra dalla
santissima Vergine?
Sì, nell'Eucaristia vi è lo stesso Gesù Cristo che
è in cielo e che nacque in terra dalla santissima Vergine.
3. Qual è la materia
del sacramento dell'Eucaristia?
La materia del sacramento dell'Eucaristia è quella
adoperata da Gesù Cristo, cioè il pane di frumento e il vino di vite.
4. Qual è la forma
del sacramento dell'Eucaristia?
La forma del sacramento dell'Eucaristia consiste
nelle parole usate da Gesù Cristo: questo è il mio Corpo; questo
è il mio Sangue.
5. Che cos'è l'ostia
prima della consacrazione?
L'ostia prima della consacrazione è pane.
6. Dopo la
consacrazione che cos'è l'ostia?
Dopo la consacrazione l'ostia è il vero Corpo di
nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie del pane.
7. Nel calice prima
della consacrazione che cosa vi è?
Nel calice prima della consacrazione vi è del vino
con alcune gocce d'acqua.
8. Dopo la
consacrazione che cosa vi è nel calice?
Dopo la consacrazione nel calice vi è il vero Sangue
di nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie del vino.
9. Quando avviene la
conversione del pane nel Corpo, e del vino nel Sangue di Gesù Cristo?
La conversione del pane nel Corpo, e del vino nel
Sangue di Gesù Cristo avviene nell'atto stesso in cui il sacerdote,
nella santa Messa, pronuncia le parole della consacrazione.
10. Che cos'è la
consacrazione?
La consacrazione è la rinnovazione, per mezzo del
sacerdote, del miracolo operato da Gesù Cristo nell'ultima Cena di
mutare il pane e il vino nel suo Corpo e nel suo Sangue adorabile,
dicendo: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue.
11. Come è chiamata
dalla Chiesa la miracolosa conversione del pane e del vino nel Corpo e
nel Sangue di Gesù Cristo?
La miracolosa conversione, che ogni giorno si
opera sui nostri altari, è chiamata dalla Chiesa transustanziazione.
12. Chi ha dato tanta
virtù alle parole della consacrazione?
Ha dato tanta virtù alle parole della consacrazione
lo stesso nostro Signore Gesù Cristo, il quale è Dio onnipotente.
13. Dopo la
consacrazione non resta niente del pane e del vino?
Dopo la consacrazione restano soltanto le specie del
pane e del vino.
14. Che cosa sono le
specie del pane e del vino?
Le specie sono la quantità e le qualità sensibili
del pane e del vino, come la figura, il colore, il sapore.
15. Sotto le specie
del pane vi è solo il Corpo di Gesù Cristo, e sotto le specie del vino
vi è solo il suo Sangue?
Tanto sotto le specie del pane, quanto sotto le
specie del vino vi è tutto Gesù Cristo vivente, in Corpo, Sangue,
Anima e Divinità.
16. Mi sapreste dire
perché tanto nell'ostia, quanto nel calice, vi è tutto Gesù Cristo?
Tanto nell'ostia, quanto nel calice, vi è tutto Gesù
Cristo, perché egli è nell'Eucaristia vivo e immortale come in cielo;
perciò dove è il suo Corpo vi è anche il Sangue, l'Anima e la Divinità,
e dove è il Sangue, vi è anche il Corpo, l'Anima e la Divinità,
essendo tutto questo inseparabile in Gesù Cristo.
17. Quando Gesù è
nell'ostia cessa di essere in cielo?
Quando Gesù è nell'ostia non cessa di essere in
cielo, ma si trova nel medesimo tempo in cielo e nel Santissimo
Sacramento.
18. Quando si rompe
l'ostia si rompe il Corpo di Gesù Cristo?
Quando si rompe l'ostia non si rompe il Corpo di Gesù
Cristo, ma si rompono solamente le specie del pane.
19. In quale parte
dell'ostia resta il Corpo di Gesù Cristo?
Il Corpo di Gesù Cristo resta intero in tutte le
parti nelle quali l'ostia è stata divisa.
20. Gesù Cristo è
tanto in un'ostia grande quanto nella particella di un'ostia?
Tanto in un'ostia grande quanto nella particella di
un'ostia vi è il medesimo Gesù Cristo.
21. Per quale motivo
si conserva nelle chiese la santissima Eucaristia?
La santissima Eucaristia si conserva nelle chiese
affinché sia adorata dai fedeli, e portata agli infermi secondo il
bisogno.
22. Si deve adorare
l'Eucaristia?
L'Eucaristia si deve adorare da tutti, perché
contiene veramente, realmente e sostanzialmente lo stesso nostro Signore
Gesù Cristo.
L'istituzione e gli effetti
del sacramento dell'Eucaristia
1. Quando Gesù
Cristo ha istituito il sacramento dell'Eucaristia?
Gesù Cristo ha istituito il sacramento
dell'Eucaristia nell'ultima Cena, che fece con i suoi discepoli la sera
prima della sua passione.
2. Perché Gesù
Cristo ha istituito la santissima Eucaristia?
Gesù Cristo ha istituito la santissima Eucaristia
per tre principali ragioni:
1º Perché sia sacrificio della nuova legge.
2º Perché sia cibo dell'anima nostra.
3º Perché sia un perpetuo memoriale della sua
passione e morte, e un pegno prezioso del suo amore verso di noi, e
della vita eterna.
3. Quali effetti
produce in noi la santissima Eucaristia?
Gli effetti principali che la santissima Eucaristia
produce in chi la riceve degnamente sono questi: 1º conserva e accresce
la vita dell'anima che è la grazia, come il cibo materiale sostiene e
accresce la vita del corpo; 2º rimette i peccati veniali e preserva dai
mortali; 3º produce consolazione spirituale.
4. La santissima
Eucaristia non produce in noi altri effetti?
Sì, la santissima Eucaristia produce in noi altri
tre effetti, cioè: 1º indebolisce le nostre passioni, e in particolare
smorza in noi le fiamme della concupiscenza; 2º accresce in noi il
fervore della carità verso Dio e verso il prossimo e ci aiuta a operare
in uniformità ai desideri di Gesù Cristo; 3º ci dà un pegno della
gloria futura.
Le disposizioni necessarie
per ben comunicarsi
1. Il sacramento
dell'Eucaristia produce sempre in noi i suoi meravigliosi effetti?
Il sacramento dell'Eucaristia produce in noi i suoi
meravigliosi effetti quando si riceve con le dovute disposizioni.
2. Quante cose sono
necessarie per fare una buona Comunione?
Per fare una buona Comunione sono necessarie tre
cose: 1º essere in grazia di Dio; 2º osservare il digiuno eucaristico;
3º sapere che cosa si va a ricevere e accostarsi alla santa Comunione
con devozione.
3. Che cosa vuol dire
essere in grazia di Dio?
Essere in grazia di Dio vuol dire: avere la coscienza
pura e monda da ogni peccato mortale.
4. Chi sa di essere
in peccato mortale, che cosa deve fare prima di comunicarsi?
Chi sa di essere in peccato mortale deve prima di
comunicarsi fare una buona confessione; non bastando l'atto di
contrizione perfetta, senza la confessione, a chi è in peccato mortale
per comunicarsi come conviene.
5. Chi si comunicasse
in peccato mortale riceverebbe Gesù Cristo?
Chi si comunicasse in peccato mortale riceverebbe Gesù
Cristo, ma non la sua grazia, anzi commetterebbe un orribile sacrilegio.
6. In che consiste il
digiuno eucaristico?
Il digiuno eucaristico consiste nell'astenersi da
ogni cibo e da ogni bevanda tranne l'acqua per un'ora almeno prima della
Comunione.
7. Che cosa vuol
dire: sapere ciò che si va a ricevere?
Sapere ciò che si va a ricevere, vuol dire:
conoscere quelle cose che si insegnano intorno a questo sacramento nella
Dottrina cristiana, e crederle fermamente.
8. Che cosa vuol
dire: comunicarsi con devozione?
Comunicarsi con devozione, vuol dire
accostarsi alla santa Comunione con umiltà e modestia, sia nella
persona, come nel vestito; e fare la preparazione prima e il
ringraziamento dopo la santa Comunione.
9. In che consiste la
preparazione prima della Comunione?
La preparazione prima della Comunione consiste nel
trattenersi per qualche tempo a considerare chi andiamo a ricevere e chi
siamo noi; e nel fare atti di fede, di speranza, di carità, di
contrizione, di adorazione, di umiltà e di desiderio di ricevere Gesù
Cristo.
10. In che consiste
il ringraziamento dopo la Comunione?
Il ringraziamento dopo la Comunione consiste nel
trattenerci raccolti ad onorare dentro di noi stessi il Signore;
rinnovando gli atti di fede, di speranza, di carità, di adorazione, di
ringraziamento, di offerta e di domanda, soprattutto di quelle grazie
che maggiormente sono necessarie per noi e per coloro per i quali siamo
obbligati a pregare.
11. Dopo la santa
Comunione quanto tempo resta in noi Gesù Cristo?
Dopo la santa Comunione Gesù Cristo resta in noi con
la sua grazia finché non si pecca mortalmente; e con la sua reale
presenza resta in noi finché non si sono consumate le specie
sacramentali.