Giuseppe
Augusto Arribat nacque il 17 dicembre 1879 a Trédou, nel dipartimento
dell’Aveyron, da una famiglia contadina, povera di beni materiali ma
ricca di valori cristiani. La povertà della famiglia costringerà il
giovane Augusto ad iniziare la scuola media presso l’Oratorio
salesiano di Marsiglia solamente all’età di 18 anni. Il carisma di
don Bosco affascina anche Augusto che chiede di iniziare il Noviziato
tra i salesiani. Nel 1902 la Francia del radicale Combes espelle 30 mila
religiosi. I novizi si trasferiscono ad Avigliana, in Piemonte, e
Augusto riceve la veste dei chierici dalle mani del beato Michele Rua,
diventando salesiano a 25 anni.
La vita
salesiana attiva in un condizione di semiclandestinità
Tornato
in Francia iniziò la vita salesiana attiva in una condizione di
semiclandestinità, prima a Marsiglia e poi a La Navarre. Venne ordinato
sacerdote nel 1912. Durante la Prima Guerra mondiale anche i religiosi
espulsi sono chiamati alla difesa della patria, Augusto rischia la vita
facendo l’infermiere e il barelliere.
il santo delle
valle
Terminata
la guerra don Arribat continuò a lavorare intensamente a La Navarre
animando la vita religiosa dei giovani fino al 1926 dopo di che andò a
Nizza dove stette fino al 1931. L’obbedienza lo chiamò nel 1931 al
servizio di Direttore nella casa di La Navarre affidandogli anche la
Parrocchia di Sant’Isidoro nella valle di Sauvebonne. I suoi
parrocchiani lo chiameranno “il santo della valle”. Augusto è
buono, è un piacere stargli vicino, i giovani e gli adulti vanno
numerosi a confessarsi da lui perché sanno che saranno compresi,
perdonati e incoraggiati, e non giudicati.
Nella regione
di S. Francesco di Sales
Al
termine del terzo anno fu mandato a Morges, nel cantone di Vaud, in
Svizzera. Lo ricorderanno per lo spirito di temperanza, vissuto anche da
don Bosco, che caratterizzerà sempre la sua vita. Parlava ai giovani di
Dio e i giovani lo ascoltavano con meraviglia perché era credibile.
Ricevette poi tre mandati successivi di sei anni ciascuno, prima a
Millau, poi a Villemur e infine a Thonon nella diocesi di Annecy.
Durante la
guerra
Il
periodo più carico di pericoli e di grazie fu probabilmente quello del
suo incarico a Villemur durante la Seconda Guerra mondiale. Soldati
tedeschi delle SS occuparono la scuola dove egli nascondeva dei ragazzi
ebrei. A poca distanza dalla casa salesiana incontrava spesso operai
spagnoli militanti comunisti, egli li salutava togliendosi il cappello e
loro cedevano a tanta amorevolezza salesiana. Viso aperto e sorridente,
l’ascetismo e il dinamismo apostolico richiamavano il motto “lavoro
e temperanza” raccomandato da don Bosco ai suoi salesiani.
Tornato
a La Navarre nel 1953, don Arribat vi resterà sino alla morte avvenuta
il 19 Marzo 1963. E’ sepolto a La Navarre.
PREGHIERA
O
Dio nostro Padre,
tu hai donato al Venerabile Giuseppe Augusto Arribat,
discepolo di don Bosco,
un cuore irradiante di pietà sacerdotale,
pieno di dolcezza e di dimenticanza di sé,
uno spirito pacifico e un volto segnato
da un sorriso costante, umile e accogliente.
Degnati di affrettare il giorno in cui la Chiesa
riconosca pubblicamente la santità della sua vita,
affinché il suo esempio conduca i nostri fratelli
verso la tua maggior gloria.
Per sua intercessione concedici la grazia...
Per Cristo nostro Signore. Amen.