UN MESE CON MARIA:
MEDITAZIONI SUL S. ROSARIO
GIORNO 30
O CORONA BENEDETTA
Distintivo del cattolico
Amiamo anche noi il Rosario, quindi. Amiamolo e salviamolo. Come hanno fatto i Santi. Amiamo il Rosario e salviamolo nella sua forma consacrata da secoli di amore a Maria e fissata per sempre dalla recita di S. Bernardetta a Lourdes sotto gli occhi dell'Immacolata, e dalle richieste pressanti della Madonna a Fatima. Pensiamo a recitarlo il Rosario, a recitarlo ogni giorno, e più che possiamo, anziché perdere tempo a cercare di aggiornarlo, come stanno facendo alcuni, creando solo confusione nella pietà dei fedeli. A P. Pio da Pietrelcina una volta fu detto: «Padre, oggi dicono che il Rosario ha fatto il suo tempo... In tante chiese non si recita più». Padre Pio rispose: «Satana mira sempre a distruggere questa preghiera, ma non ci riuscirà mai: è la preghiera di Colei che trionfa su tutto e su tutti. È Lei che ce l'ha insegnata, come Gesù ci ha insegnato il Pater noster». Se non amiamo più recitare il Rosario, non è perché non sia aggiornato, ma perché siamo noi aggiornati o peggio aggiogati a quel «prurito di novità» dei falsi maestri che ci consentono di «assecondare le voglie della nostra carne» (2 Tm 4,3-4). In tal modo si finisce col non amare se non la fine del Rosario, come è già avvenuto sciaguratamente per molti. Guai a noi, però! La Madonna ha legato al Rosario il nostro futuro, i destini della nostra epoca. Il Rosario, oggi, non è più tanto questione di devozione, quanto di salvezza. Già si può affermare che ai nostri giorni, come ai tempi della controriforma, il Rosario sta per diventare uno dei distintivi del vero credente. Ricordiamo ciò che accadde a S. Ignazio di Loyola, quando si trovò a passare con i suoi primi nove compagni per una città della Svizzera, già devastata dall'eresia protestante. S. Ignazio e i suoi compagni portavano la corona del Rosario al collo, e i pochi cattolici svizzeri rimasti saldi nella fede, esultarono a incontrarli, riconoscendoli come cattolici da quella corona al collo, giacché il Rosario nella Svizzera era stato proibito dagli eretici prima che ogni altra cosa, condannato espressamente come segno distintivo del cattolico. San Pietro Canisio, lottando contro i protestanti che stavano devastando la fede cattolica, salvò la devozione e il culto a Maria Santissima proprio per mezzo del Rosario. Il Rosario sarà il segno della nostra appartenenza alla Chiesa e al cuore della Chiesa, che è l'Immacolata, Madre di Gesù e Madre nostra.
(Tratto dal libretto "Il Santo Rosario e i Santi")
INTENZIONE DI PREGHIERA PER IL GIORNO:
Perché, sull’esempio e sotto lo sguardo della Vergine Maria, ogni cristiano sia sempre attento a scorgere e seguire i segni del Signore nella propria vita, lasciandosi guidare dalla parola di Dio.
FIORETTO DEL GIORNO
Oggi voglio imitare la pazienza di Gesu' (dal Gestsemani al Calvario) che sopporta tutto in silenzio, senza un lamento, un rimprovero, una mormorazione e voglio meditare sull'eroico silenzio di Maria. Eseguirò tutti i miei impegni con pazienza, mantenendo la pace nel cuore, e affidandone la buona esecuzione a Gesù e Maria.
Puoi fare il fioretto proposto oppure puoi deciderlo tu.