FESTE MOBILI:
GIOVEDI' DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA
Il mio cuore e la mia carne hanno fame di te.
I racconti evangelici che descrivono la folla che seguiva Gesù e dichiarava la sua ammirazione verso di lui ci stupiscono e, in parte, ci infastidiscono. Lo stupore si riversa, come sempre, sulla figura e sul comportamento di Gesù. Il fastidio è dovuto alla considerazione del comportamento della folla che, spesso, è opportunista. Gesù manifesta il suo dissenso quando, rivolgendosi alla folla, afferma che lo cercano perché hanno potuto godere per il moltiplicarsi dei pani. È purtroppo vero che la folla vuole il "pane" che sfama il corpo. Gesù, invece, che è il pane vero, il "pane" di vita eterna, offre alla folla non la "manna" ma la sua vera carne. Anche quando la folla si dimostra opportunista ed interessata Gesù non smette mai di mostrarsi premuroso verso tutti. Gli evangelisti dicono che egli provò compassione nel vedere quelle persone che lo seguivano e che erano come pecore senza pastore. Comandò ai discepoli di farli sedere a gruppi poi li sfamò con i cinque pani e i due pesci messi a disposizione da un bambino. pur vero che l'umanità soffre la fame! Fame materiale ma, soprattutto, fame di essenzialità. Ma è altrettanto vero che, l'umanità rincorre ed elogia chi si preoccupa di offrire il pane materiale e non segue coloro che offrono il "vero" pane, Gesù. Senza di quel Pane non si può vivere. Solo il Padre può darci "il pane disceso dal cielo che ci nutre per la vita eterna". L'uomo affamato di essenzialità e che langue nella grande miseria dello spirito, non può mai placare la sua fame alla mensa umana. Perfino le briciole della mensa divina possono sfamare per sempre la fame del mondo intero.
Mi accosterò con avidità alla mensa della tua Parola, Signore, per nutrirmi solamente di te.
(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)
PREGHIERA PER LA QUARESIMA
O Signore troppe sono le proposte, troppe le distrazioni, su cosa devo costruire la mia vita? O Signore cerco certezze e felicità, chi mi sazierà per sempre? O Signore troppi sono i deserti nei quali mi perdo, chi annaffierà la mia anima? O Signore mi circonda troppa superficialità e tristezza, esiste la Roccia che rende eterna la mia vita? O Signore trasforma i miei deserti in prati fioriti, desidero essere radice che affonda lungo i fiumi. O Signore sii Tu la mia Roccia, che nemmeno la morte distrugge! Voglio fare della mia vita una casa forte, per questo punto tutto su di te! O Signore siamo deserti inquieti, siamo pula al vento, finché non ci immergiamo nel balsamo del Tuo Amore. Amen.
(Roberto Oliva) |
FIORETTO DEL GIORNO:
Nell'eccitazione di una discussione, rifugiarsi in un Ave Maria, in una invocazione, in una giaculatoria.