FESTE MOBILI:
MERCOLEDI' DELLA PRIMA SETTIMANA DI QUARESIMA
Se mi attardo, Signore, non abbandonarmi. Sei Tu la mia salvezza!
Si dice che l'amore mette le ali e che l'amante non sa stare lontano dalla persona amata. Un bimbo non può vivere senza una madre. Nel cammino dello spirito spesso la difficoltà della salita riesce a distogliere i pigri e gli indolenti. È sempre uno spettacolo penoso vedere che ci sono persone che, quando sono invitate, si rifiutano di accedere alla sala nuziale. Tutto ciò che comporta impegno, sacrificio, donazione, lotta viene spesso rifiutato. L'accidia e l'apatia sono mali gravosi. Sono pari all'atrofia muscolare che, col tempo, impedisce di compiere qualsiasi movimento. Si legge negli scritti di un grande Santo che Colui che ci ha creati senza il nostro consenso, non ci salva senza la nostra collaborazione. Gesù chiama sempre in causa la volontà dell'uomo e a chi gli chiede un miracolo Egli dichiara sempre la sua disponibilità ad esaudirlo purché lo voglia realmente. "Vuoi guarire?" Egli domanda e, all'assenso dell'altro, Egli risponde sempre compiendo il grande miracolo. Bisogna entrare nel cammino e nella lotta con grande determinazione anche perché sta scritto che il regno dei cieli è solo per i "violenti". I pigri, gli infingardi, gli apatici, i fannulloni non possono trovare posto accanto a Gesù che è Vita.
Vengo Signore, ma rafforza la mia fede e fa' che io ti veda e ti ascolti sempre più.
(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)
PREGHIERA PER LA QUARESIMA
Abbiamo bisogno di te, o Dio, anche se non sempre ti cerchiamo. Abbiamo bisogno di sentirci amati e di essere perdonati, anche se non ti sappiamo chiedere perdono. Abbiamo bisogno di sentirti vicino come padre, anche se non ci comportiamo da figli. Vogliamo essere nel tuo disegno, anche se non lo comprendiamo. Abbiamo bisogno di te, o Dio, perché solo tu puoi cancellare i peccati che ci impediscono di essere trasparenza. Mio Dio, abbiamo bisogno di te.
(Ernesto Olivero) |
FIORETTO DEL GIORNO:
Incontrando una persona, evitare una conversazione inutile, (purchè la carità non lo esiga) e salutare invece il suo Angelo Custode con un "Angelo di Dio".