La paura del fantasma, il pregiudizio dell'impossibile impediscono di accettare la realtà. E Gesù invita i suoi: «Toccatemi». Ma essi sono ancora titubanti: è troppo bello per essere vero. E Gesù risponde con la richiesta di mangiare con loro. La gioia a questo punto esplode. L'incredibile si fa palpabile, il sogno si fa segno. Allora è proprio vero? Allora non è proibito sognare? Sognare che l'amore vince sull'odio, che la vita vince la morte, che l'esperienza vince la diffidenza. È vero, Cristo è vivo! La fede è vera, possiamo fidarci: è il Risorto! Per conservare la freschezza della fede, occorre rinascere ogni alba; occorre accettare la sfida di passare, come gli apostoli nel cenacolo, dal terrore alla sicurezza, dall'amore pauroso all'amore coraggioso.

 

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VI. Stazione