30 OTTOBRE
SANT' ANGELO DA ACRI
Acri, 19 ottobre 1669 - 30 ottobre 1739
Nato nel 1669 ad Acri (Cosenza), Lucantonio Falcone ebbe un cammino vocazionale singolarmente travagliato. Entrò e uscì dal noviziato cappuccino per ben due volte. Il terzo tentativo fu decisivo. Venne ordinato sacerdote nel 1700 nella cattedrale di Cassano. Esercitò il suo apostolato come padre provinciale e, soprattutto, come predicatore in tutto il Mezzogiorno per 40 anni. Era conosciuto come l'«Angelo della pace». In vita e dopo la morte, avvenuta nel 1739, compì numerosi miracoli. Il suo corpo è venerato nella basilica di Acri, che è a lui dedicata. È stato beatificato da Papa Leone XII nel 1825. (Avvenire). Il 15 Ottobre 2017 è stato canonizzato da Papa Francesco.
I.
GIORNO
Consideriamo come il B. Angelo fin da fanciullo, con l'aiuto della Divina grazia, cominciò la carriera della santità , alla quale
poi giunse felicemente, mediante la divozione verso la Madre di Dio, e
dei suoi dolori, come ancora della passione del suo Figliuolo Gesù Cristo. A tale divozione aggiunse la penitenza, che l'era proporzionata alla sua età: frequentava i Santissimi
Sacramenti: fuggiva le occasioni malvagie : ubbidiva fedelmente ai Genitori : rispettava le Chiese, ed
i Sacri Ministri : attendeva all'Orazione, onde da giovanetto ancora, era riguardato
dal popolo come un Santo. Ed Egli, essendo uomo, viveva da Angelo santo.
3 Pater, Ave, Gloria
PREGHIERA.
O B. Angelo , che dall'alto dei cieli mirando, vedete quanto sia grande la debolezza
nostra nell'esercizio delle virtù, e quanto sia grande la propensione , che abbiamo verso
il male; deh.. ! muovetevi a compassione di noi, e pregate il Signore a darci le grazie
necessarie per amare il vero bene, e fuggire tutto ciò, ch'è peccaminoso. Ci dia ancora
la grazia d'imitarvi nelle sante operazioni, per esser poi un giorno in vostra compagnia
nel Cielo. Così sia.
II.
GIORNO.
Consideriamo come il B. Angelo illuminato dalla Divina grazia, conobbe quanto
siano vane le cose tutte del mondo, e aiutato dalla grazia stessa le disprezzò con tutto il
cuore, come cose indegne di essere amate, perchè insussistenti. Perciò ebbe per nulla
le ricchezze, gli onori, cariche, dignità, e i diletti tutti mondani, amando la povertà,
l'abiezione, la penitenza, e quanto altro il mondo fugge, ed aborre, per non conoscerne
la dignità, ed il valore. Egli amò Iddio con tutto il suo cuore, e tutte le cose, che danno
gusto a Dio, cosicchè di giorno in giorno andava sempre più crescendo nell'amor Divino, e nelle virtù tutte, che ora sono coronate
in Cielo.
3 Pater, Ave, Gloria
PREGHIERA.
O B. Angelo pregate il Signore per noi, affinchè colla sua grazia ci distacchi dalle vanità del mondo per amare Lui solo con tutto
il nostro cuore, per esercitarci nelle virtù per suo amore di continuo, onde con libertà
di spirito servendolo in questa vita mortale, possiamo un giorno essere in vostra
compagnia a lodarlo per tutta l'eternità nel Paradiso. E così sia.
III.
GIORNO.
Consideriamo come il B. Angelo fu sempre applicato a dilatare la gloria di Dio. A
tal fine erano diretti i suoi pensieri, i suoi desideri, e le sue operazioni. Affinchè fosse
Iddio glorificato, non badò a fatiche, a sudori , ed a patimenti richiesti per la conversione dei peccatori, e per la perseveranza
dei giusti nel bene. Alla sola gloria di Dio riferiva le estasi meravigliose, perseverando così
fino all'ultimo momento della sua vita, che terminò per forza del Divino amore, lodando,
e benedicendo Iddio, che anche dopo la morte lo rese coi miracoli glorioso.
3 Pater, Ave, Gloria
PREGHIERA.
O B. Angelo, che in questo mondo attendeste con tutto il cuore a dilatare la
gloria di Dio, e Iddio coi doni suoi vi rese lo stupore delle genti, per
i tanti prodigi operati a vostra intercessione e per le vostre preghiere : deh.. ! or che siete di gloria coronato nel Cielo, pregate per noi miseri mortali, affinchè il Signor ci dia la grazia di amarlo con tutte le forze dello spirito per fino
a che viviamo, e ci dia la perseveranza finale, ond' essere un giorno a goderlo in vostra
compagnia. Così sia.