Cibo
La frugalità è un banco che rende. San Pietro Fourier
Il mangiare e iI bere tutto ciò che vien messo davanti con rendimento di grazie a Dio, non è in contrasto con le direttive della conoscenza spirituale; tutto infatti è veramente buono (Gen 1, 31). Segno di grande discrezione e di avanzamento nella conoscenza spirituale è l'astenersi dal cibo abbondante e raffinato. Quando avremo gustato con ogni facoltà percettiva e con tutta la latitudine del cuore la dolcezza di Dio, con naturale spontaneità ci asterremo dai piaceri del mondo esteriore. San Diadoco
Il corpo da troppo cibo gravato rende pigra e torbida la mente; l'eccessiva astinenza rende la parte contemplativa dell'anima triste e infastidita della parola divina. E' necessario proporzionare il cibo all'attività del corpo; cioè: frenato quando è in buono stato, nutrito quando è debole. Chi affronta la battaglia spirituale non deve avere un fisico debilitato, ma gli occorrono le forze necessarie alla lotta; cosi, attraverso il travaglio dell'impegno fisico l'anima è convenientemente purificata. San Diadoco
Quando l'istinto si mostra bramoso di varietà di cibi, confinalo a pane e acqua: diverrà grato anche di una sottile fetta di pane. La sazietà porta al desiderio di cibi raffinati; la fame considera benedizione un po' di pane. San Evagrio
Il cibo serve come nutrimento e come rimedio. Chi ne usa per altri scopi, al di fuori di questi, viene condannato come amante del piacere. In tutte le cose l'abuso è peccato. San Massimo
Cibati senza saziarti. Quando si è sazi, immediatamente l'anima si intorpidisce e, in un suolo troppo irrigato, germogliano i rovi delle passioni. San Girolamo