IL CUOR DI GESU'
Meditazioni e preghiere
GIORNO 20
IL CUOR DI GESU' NELLA SUA ASCENSIONE AL CIELO
Il Cuor di Gesù nella sua Ascensione al Cielo.
Al Cielo io richiamo il tuo pensiero, o anima cristiana!... E tu levati per un poco al di sopra di questa misera terra, innalza il tuo cuore a contemplare il mio trionfo, quando, compiuta la redenzione degli uomini, ascesi al regno del mio celeste Padre!.. Dal Cielo io ero venuto fra gli uomini a portarne le infermità e i dolori, e per porvi un rimedio; e compiuto sulla Croce il mio sacrificio, discesi nei luoghi inferiori, e ne ritornai ricco delle spoglie rapite all'inferno... Risorsi dal sepolcro dopo tre giorni, pieno di vita e di gloria, e dopo essere apparso più volte agli apostoli, e aver costituita la mia Chiesa, e dati ai miei figli diletti i più preziosi ricordi, li condussi presso il monte degli Ulivi. La mia benedizione discese una volta ancora sopra di loro, e per virtù della mia divina natura, circonfuso di splendore, lentamente mi levai da terra, e innalzandomi in aria, mentre gli occhi dei miei discepoli mi seguivano insieme col cuore, penetrando le nubi mi tolsi ai loro sguardi, ed entrai nel mio regno beatissimo del Paradiso!. Tu non puoi immaginare, o anima cristiana, la festa di tutto il Paradiso alla mia entrata trionfante. Gli Angeli festanti vengono ad aprire le porte al re della gloria, e il mio Padre celeste mi riceve alla sua destra per compensarmi delle umiliazioni e dei dolori sofferti... Non mai fu vista nè si vedrà una festa più bella in Paradiso di quella che avvenne al mio trionfale ingresso. Esulta tu pure, anima cristiana, che la gloria del tuo Gesù è pur tua gloria perché fu la natura umana, che benché così misera ed umile venne in quel giorno elevata sopra gli Angeli e si assise alla destra di Dio!. Fu in quel giorno che le porte del Paradiso furono aperte ancora per te... Fu da quel giorno che la morte non fu più per il giusto che il principio di eterna felicissima vita!... Su dunque innalza il tuo cuore... Sursum corda. — Che importa, anima cristiana, che tu sii circondata da ogni parte da afflizioni e calamità? Il Paradiso sarà il principio di tutte le gioie... Che importa che in questa vita tu ti debba cibare del pane bagnato col sudore della tua fronte? Il Paradiso sarà per te la pace, la tranquillità che non verrà meno giammai. Sursum corda. — Alza lo sguardo... Là sopra quella miriade di stelle, che ti brillano sul capo, una patria ti aspetta, ti aspetta il tuo Redentore, il tuo Dio!... lascia dunque i lamenti, i pianti, i tristi pensieri... o tribolata di oggi, domani potrai essere eternamente felice!... Oh! quanto bello è il Paradiso! quanta gloria! quale magnificenza!... Oh! quanto è bello il Paradiso! sono finite le prove, sono finite le tentazioni, sono finiti i travagli!... Oh! quanto è bello il Paradiso! Quanti Angeli, quanti Martiri, quante Vergini, quanti Confessori, quanti Santi saranno in tua compagnia!... Oh! quanto è bello il Paradiso! La tua madre Maria ti verrà incontro festante e il tuo Gesù... mostrandoti la piaga del suo costato ti dirà: O redenta dal Sangue mio, entra, entra nel gaudio del tuo Signore, e godi per tutta eternità della mia beatissima vista!...
PREGHIERA
Oh! Gesù, che mi avete aperte le porte eterne del Paradiso, quanta riconoscenza non deve avere per voi questo mio cuore? oh! quanto desiderio avete messo nell'anima mia di trovarmi con voi in Paradiso! Almeno lassù non vi offenderò più, vi amerò con tutto il cuore, e non temerò più di tornare a recarvi alcun disgusto!.. Questa è la più grande consolazione del mio cuore, dopo tante colpe commesse, dopo tanti pericoli di offendervi, vi amerò finalmente e riposerò in eterno nel vostro santissimo Cuore!... Affrettate, o Gesù, questo bel giorno, e fate con la vostra grazia che mi renda sempre più degna di giungere in quella patria eterna dove sarà eterno amor mio verso di Voi!... Così sia.
ESEMPIO
Al tempo delle Crociate, un pio gentiluomo, di nome Letbaldo, nato nei dintorni d'Autun, intraprese con altri il pellegrinaggio di Terra santa. Sbarcato appena a poca distanza dal Carmelo, corse a Nazaret, ove dimorava la SS. Vergine quando l'Arcangelo Gabriele le annunziò il mistero dell'Incarnazione. Di lì, dopo visitato il mare di Tiberiade, il Giordano ecc. arrivò a Betlemme, e visitò con amore e con fede la grotta della nascita del Salvatore. Finalmente arrivò a Gerusalemme, e con la maggior devozione passò quei luoghi in cui Gesù aveva patito per noi. In spirito questo sant'uomo vide l'agonia del Nazareno nell'orto degli ulivi, le sue ignominie presso Caifa, la sua flagellazione e coronazione di spine presso Pilato. Quindi si pose sulle
tracce della via dolorosa, e immaginandosi di essere col Redentore versava molte lacrime, e mandava
infuocati sospiri. Giunto sul Calvario si gettò con la faccia per terra e stette lunghe ore nella più dolorosa contemplazione. Quindi andò al S. Sepolcro ed in ultimo si recò al luogo dove avvenne l'Ascensione di Gesù al cielo. Qui giunto esclamò: O buon Gesù, ecco che ho visitato tutti i luoghi santificati dalla vostra presenza, e son giunto finalmente qui sul luogo della vostra Ascensione. Deh! Gesù, perché non posso io pure di qui volarmene al paradiso? se voi lo volete, tutto è fatto; non mi negate una grazia così bella!.. Dette queste parole cominciò a sentirsi poco bene, e di li a due giorni tutto contento moriva in mezzo ai Padri di Terra Santa. Noi fortunati se
lasceremo questa vita dopo aver meditato l'amore che ci ha portato il S. Cuor di Gesù dal Presepio alla sua gloriosa Ascensione in cielo.
PRATICA
Recitate 5 Pater, Ave e Gloria al S. Cuor di Gesù per ottenere la grazia di una buona morte.
GIACULATORIA
Dolce Cuor del mio Gesù, fa che io t'ami sempre più. (Indulgenza di 300 giorni).
(Tratto dal libretto "Mese Mariano per bambini - D. Antonio Zaccaria - 1902)
FIORETTO DEL GIORNO
Puoi fare il fioretto proposto oppure puoi deciderlo tu.