ORA SANTA

 

 

PER LA VIGILIA DEL PRIMO VENERDÌ DI LUGLIO

E IN RIPARAZIONE DEGLI OLTRAGGI PUBBLICI A GESU' CRISTO

 

Che straordinaria trasformazione dovette avvenire nell'anima degli afflitti, degli infelici, che alla svolta di uno stretto sentiero della Giudea, s'imbatterono con Gesù solo!... 

Che immensa consolazione per questi privilegiati di Gerusalemme, di Naim, di Betania, quella di manifestare in piena libertà, in quell'istante propizio, le loro preghiere, le loro lacrime, al Cuore di Gesù!... 

Così, durante quest'Ora benedetta, noi siamo tra quei felici privilegiati... Ti abbiamo incontrato, Gesù di Nazareth e del tabernacolo... guardaci... Siamo venuti a cercarti per trovare un momento di conforto all'ombra deliziosa del tuo santuario... Ma siamo venuti anche per difendere la tua causa, poiché dei clamori di rabbia e di bestemmia ci hanno avvertito che i tuoi nemici, il cui proposito è di scacciarti dalle anime e dalla società, non si danno tregua. 

Se Tu devi soffrire, se devi agonizzare, se devi morire, ecco il piccolo gregge che vuole essere colpito a fianco del Pastore, e per la sua causa! 

Tu lo dicesti, con l'anima piena d'amarezza, alla tua serva Margherita Maria... «Desidero che si partecipi alla mia agonia; ho bisogno di cuori che mi si offrano come vittime!». Disponi di noi, Signore, noi Ti amiamo ardentemente. Tutti noi Ti amiamo!.. 

(Breve pausa) 

Scoprici, Signore Gesù, il velo che nasconde ai nostri occhi il Santo dei Santi: il tuo Cuore divino... Permetti ai tuoi figli di meditare, durante quest'Ora Santa, sulle sofferenze che Ti procurano gli oltraggi degli uomini e sul dolore che Tu provi per l'odio di quelli che hai redento con il tuo sangue!... Diffondi la tua luce sulla nostra anima, e lascia che Ti seguiamo, passo passo, in questa incruenta via dolorosa, che comincia nelle ombre del Getsemani per non finire che nell'ultimo giorno del mondo... 

Nonostante la nostra indegnità, permetti a noi, tuoi confidenti, tuoi consolatori, di partecipare al tuo calice d'insulti e d'agonia... Accordaci, o amabile Prigioniero dell'altare, un solo privilegio, quello di amarti nell'ignominia della tua passione, di unirci, durante quest'Ora Sante, alla tua agonia, di consolarti fino alla morte, nel Getsemani perpetuo del tuo Cuore eucaristico... e di spirare sul tuo Cuore in un'intima comunione di riparazione e d'amore... 

Chiediamo luce e amore per contemplare Gesù Cristo nel misterioso sacrificio dell'Eucaristia. 

(Pausa) 

VOCE DI GESÙ— Anima dilettissima, nell'Ostia dove tu mi vedi, lo vivo silenzioso e solo, perpetuamente condotto davanti agli Erodi moderni... 

Non senti salire verso il cielo l'insolente interrogatorio che mi fanno subire, a me che sono il potere supremo, la verità e il solo Maestro?... 

Io taccio per tuo amore... (Cfr. Mt 26,63) per salvarti, sopportando la condanna ignominiosa dei potenti della terra, giudici degli uomini, ma non delle mie dottrine... Essi ambiscono un'autorità tirannica per esercitarla contro di me, ed io sono perpetuamente loro vittima... Per essi il trono, per me il banco degli accusati; ad essi lo scettro d'oro, a me la canna delPirrisione; ad essi la folla che applaude ed esalta, a me il corteo del disprezzo ed una veste infamante; a loro il diadema e gli omaggi, a me la corona di spine... a me l'oblio, sempre l'oblio!... 

E se talora, in mezzo alle loro false grandezze, questi potenti della terra rievocano il ricordo della mia regalità, il mio nome soltanto fa scoppiare una tempesta d'odio, la persecuzione legale e la bestemmia... Così io sono chiamato in giudizio da questo mondo che non vive se non per merito mio. lo taccio... perché nell'Eucaristia sono l'incarnazione della misericordia e dell'amore. Questa rivolta contro la mia sovranità... questo disprezzo della mia regale dignità nelle leggi che reggono i popoli, sono un oltraggio diretto ed una bestemmia contro di me, che comunque rimango tra gli uomini, annientato, benché onnipotente, nel sacramento dell'altare. 

Quest'ingiuria non è, forse, una vera sfida al Dio dell'Eucaristia, a Colui che ti parla dal suo tabernacolo, divenuto tanto spesso un pretorio di Filato?... Qui, anima consolatrice, qui nel tabernacolo sopporto senza lamentarmi gli affronti degli schiavi e il disprezzo dei più vili fra gli uomini... e non mi si fa uscire da questa prigione in cui vivo perdonando, se non quando i tribunali della terra hanno decretato di flagellarmi, per presentarmi poi, insanguinato, al furore del popolo... 

Il mio Cuore divino si sente consolato dalle vostre devozioni!... Durante quest'Ora Santa, l'amore ardente dei miei compensa le derisioni dei potenti. Voi, ricchi, riparate quest'affronto con la vostra umiltà di cuore; voi poveri, con la vostra rassegnazione. 

Da qui, dal mio tabernacolo, vi benedico, amici fedelissimi! Parlate dunque, figlioli miei! Chiedete dei miracoli al mio Cuore, voi, i predestinati del mio Cuore! Parlate, lo sono il Re delle infinite misericordie! 

(Pausa) 

LE ANIME — Signore Gesù, la tua anima sensibile alla nostra fedeltà ci offre miracoli e perdono! Degnati dunque di versare le tue grazie di luce e di forza sui potenti, sui governanti che, associati alla tua autorità, hanno soprattutto bisogno della tua luce, hanno bisogno di conoscerti, Gesù, nella tua Eucaristia, e di proclamare che accettano la tua regalità redentrice, sorgente di pace e di salvezza. 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... (Cfr. Gv 16,33). 

- Cuore che hai tanto amato gli uomini! In riparazione degli affronti che Tu hai subito dinnanzi all'iniquo Erode e di quelli che sopporti nei palazzi dei grandi della terra... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

- Nelle assemblee dove si elaborano le leggi e nei tribunali della giustizia umana, tanto soggetti all'errore... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

- Nella coscienza troppo spesso incerta e tortuosa di quelli che presiedono ai destini delle nazioni... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

- Nei consigli di tanti governanti che si elevano contro il tuo Calvario... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

- Nelle sedizioni popolari suscitate in oltraggio alla tua dottrina redentrice... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

- Nel gioco di tanti interessi, in cui gli sciagurati speculatori della terra non cercano che il trionfo della fortuna e dell'orgoglio... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

- Nelle congiure sataniche ordite nell'ombra per la rovina del tuo sacerdozio e della tua Chiesa... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

- Nell'imprudente tranquillità di tanti cristiani, nell'apatia e nell'indolenza di molti che pur credono di adorarti e esserti fedeli, senza però acconsentire di seguirti al Calvario... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

- Nella sfrenata ambizione della grandezza e nel lusso che seduce un gran numero di anime infelici a costo del tuo sangue redentore e della loro eterna condanna... Adempì le tue promesse di vittoria, o Cuore divino!... 

(Pausa o canto - vedere da pag. 303) 

VOCE DI GESÙ — lo sono la santità: voi lo riconoscete in ginocchio, dinanzi a quest'Ostia, il cielo lo proclama e si unisce, durante quest'Ora Santa, alle vostre umili adorazioni... lo sono la santità stessa, eppure a me si preferì l'assassino Barabba (Cfr. Gv 18,40) ... Ahimè! Quanto spesso questa empia preferenza si ripete per odio... per disprezzo, per l'oblio! 

Quest'affronto procura una ferita crudele al mio Cuore: eppure lo resto nel tabernacolo il Dio dell'umiltà... Il mondo frivolo vive d'orgoglio e non comprende l'annientamento di un Dio nato in una stalla. 

Guarda come le anime orgogliose passano davanti al mio altare frettolose, avide di ostentazione, cercando piuttosto la stima e gli applausi degli uomini! Esse passano e preferiscono a me un onore menzognero... 

Io vivo ritirato nell'ombra del mio santuario, da cui faccio sentire queste parole: «Imparate da me che sono umile e povero...» (Cfr. Mt 11,29). Sì, sono povero perché ho rinunciato a tutti i beni della terra per aprirvi i tesori del paradiso, mi sono fatto povero e mendico... ecco perché sono disprezzato dal mondo, avido dell'oro e del suo falso splendore... 

Per il mondo che cosa valgo lo che nacqui nella povertà di Betlemme, che vissi nell'oscurità di Nazareth, che spirai sulla nudità del Calvario e che mi perpetuo negli annientamenti dell'Eucaristia?... 

Mi sono fatto povero per amore e per un'amara ed inverosimile contraddizione, sono un povero disprezzato a cui si preferiscono i miserabili beni di questo mondo... 

(Breve pausa) 

Sono coperto di ferite... Le mie mani che chiamano e benedicono, sono perforate... i miei piedi sono trafitti... la mia fronte straziata... livide le mie labbra... senza luce i miei occhi... insanguinato il corpo... il mio petto aperto da ampia ferita... Gli uomini fremono alla vista di un Dio insanguinato ed affranto dal dolore, essi che vorrebbero, fin dall'esilio, gustare le delizie di un paradiso anticipato. L'amore che ho per voi mi ha messo in queste condizioni... Così lo espio la sete di godimento e di piacere che divora il mondo... 

Nel mio santuario dove rimango, vi offro la pace e la felicità, ma attraverso le spine e la croce! Dove sono i miei amici, i miei fedeli, i miei discepoli? Dove sono?... Se ne sono andati... Mi hanno lasciato, per andare alla ricerca del piacere... hanno preferito a Me il fango della colpa!... Barabba, l'ultimo degli uomini, trionfa nel mondo con gli orgogliosi, i licenziosi, i corruttori dell'Infanzia, i depravatori del popolo, gli avvelenatori della stampa... Barabba trionfa, esaltato da tutti quelli che mi rinnegano e mi maledicono nelle leggi... dai politici sleali, ambiziosi di arrivare al potere per coprirmi di bestemmie e d'ignominia, uomini potenti, acclamati dal mondo, che offre loro fiori e palme di vittoria... Ed lo, Gesù, lo resto solo nel mio tabernacolo, dove sono trattenuto dall'amore, abbandonato dai buoni, rinnegato dai pusillanimi, dimenticato dai più... condannato da governanti indegni, flagellato da turbe sollevate contro di Me... Ho amato i miei fino alla morte... e quelli della mia casa hanno preferito a Me la polvere e il fango della strada... 

Considerate e osservate se vi è un dolore simile al mio dolore!... (Lam 1,12). 

(Pausa) 

LE ANIME — O Gesù, il discepolo non deve essere più del Maestro... Tu che ci hai dato l'esempio, vuoi che noi Ti seguiamo, portando con amore la croce che salva. Te lo chiediamo in quest'Ora Santa con la carità ardente di Maria, Madre dei dolori; lo esigiamo per consolarti e per la redenzione dei peccatori; Te lo chiediamo con il fervore di Margherita Maria. Sì, noi abbracciamo la croce per il trionfo del tuo Cuore nella Santissima Eucaristia. Ascoltaci, o Gesù in quest'Ostia: noi veniamo ad offrirti la preghiera del Getsemani che è la preghiera del tuo sacrificio e del tuo annientamento dell'altare. 

Ascoltaci con la tua dolce bontà! 

(Consigliamo una lettura lenta intervallata da pause per interiorizzare il contenuto del testo) 

Ti amiamo, Gesù! Concedici la gloria di essere posposti a tutti, gli ultimi di tutti, per amore del tuo Cuore addolorato. 

Ti amiamo, Gesù! Consentici la gloria d'essere confusi per amore del tuo Cuore amareggiato. 

Ti amiamo, Gesù! Concedici la grazia di essere dimenticati per la causa del tuo Cuore misericordioso. 

Ti amiamo, Gesù! Consentici l'onore immeritato d'essere disprezzati per amore del tuo Cuore addolorato. 

Ti amiamo, Gesù! Concedici la ricompensa d'essere derisi per la gloria del tuo Cuore ferito. 

Ti amiamo, Gesù! Concedici l'ambita felicità di essere ingiuriati per il trionfo del tuo Cuore adorato. 

Ti amiamo, Gesù! Dacci l'incomparabile privilegio di essere un giorno perseguitati per amore del tuo Cuore divino. 

Ti amiamo, Gesù! Concedici, come una corona, di essere calunniati nell'apostolato del tuo Sacro Cuore. 

Ti amiamo, Gesù! Concedici la grazia suprema di esserti fedeli con il sacrificio di noi stessi fino alla donazione totale, in riparazione fervente presso il tuo Cuore immolato. 

Te ne supplichiamo, accordaci di ricevere con amore la parte che ci spetta dei vilipendi e dell'agonia del tuo Cuore eucaristico... 

Consolati, Maestro amatissimo: ciascuno di noi vuoi farti sentire una parola di umiltà e di confidenza, sussurrandoti che Tu solo sei il suo unico bene e tutta la sua speranza!... 

(Breve pausa) 

L'ANIMA — O Signore Gesù che cosa possiedo, che Tu non m'abbia dato? Che cosa so, che Tu non m'abbia insegnato? Quanto valgo, se non sono con Te? 

Che cosa merito, se non Ti sono unito? 

Perdonami le colpe che ho commesso verso di Te. 

Tu mi hai creato senza che lo meritassi... 

Tu mi hai redento senza che Te lo chiedessi... 

Facesti molto creandomi.... 

Molto più redimendomi... 

Non sarai meno potente perdonandomi, poiché il sangue che versasti... la morte crudele che soffristi... non sono a vantaggio degli angeli che Ti lodano... ma a vantaggio mio e di quello dei peccatori che Ti offendono. 

Se Ti ho rinnegato, lascia che affermi la mia fede. 

Se Ti ho ingiuriato, lascia che Ti lodi. 

Se Ti ho offeso, permettimi di servirti, poiché la vita che non è dedicata al tuo servizio è piuttosto una morte che una vita. 

(Pausa) 

VOCE DI GESÙ — Poiché tutti voi qui presenti siete miei intimi amici, lasciatemi rivelare ancora le sofferenze del mio Cuore oppresso. Egli soffre di una pena profonda, di una ferita che strazia la mia anima. 

Israele, il mio popolo prediletto, Israele ha chiesto la mia condanna... ha voluto la mia morte... e la morte di croce! Israele, per cui ho flagellato l'Egitto, m'ha flagellato... Io spezzai le sue catene., ed il mio popolo ha incatenato le mani del suo Salvatore! 

A questo popolo che avevo scelto, diedi la manna nel deserto... ed egli mi ha intrecciato una corona di spine... Feci scaturire l'acqua prodigiosa dalla roccia per spegnere la sua sete... ed egli ha insultato la sete ardente della mia agonia. 

Sono disceso dal cielo, sono rimasto con lui nel deserto, nell'arca misteriosa... tante volte lo volli riparare sotto le mie ali... (Cfr. Mt 23,37) e Israele m'ha dato la morte!... 

Perché il mio popolo continua a spogliarmi della mia regalità? Perché continua a tirare a sorte sulle mie vesti e a disperdere al vento della derisione il mio Vangelo d'amore e di consolazione? 

Guardate come le moltitudini si agitano, fremen-tf, contro la mia Legge... e popolazioni intere, sedotte dall'orgoglio, hanno spezzato l'unità sacra della mia dottrina e scissa la tunica inconsutile della mia Chiesa!... 

11 mio Cuore si spezza nell'ascoltare oggi, come un giorno nell'atrio di Pilato, il clamore delle nazioni, delle società e degli stati che mi additano alle folle, su questo povero altare, gridando: «Non vogliamo che Costui regni su di noi». 

O Israele, Io ti perdono! 

(Breve pausa) 

Il mio Vicario è perpetuamente la vittima delle beffe di questa turba insensata... Egli è il mio rappresentante sulla terra... Nella sua persona continuo ad essere schiaffeggiato dai bestemmiatori della mia Chiesa. Questo insulto mi è particolarmente doloroso. 

Guai a chi alza la mano sacrilega sul Pontefice, l'Unto sacro del Padre mio! 

Fermate il braccio vendicatore di Dio; intercedete con quest'Ora Santa, in unione con il mio Cuore oltraggiato, perché voglio avere misericordia. 

Sì, per l'apostasia di tante nazioni, per il discredito pubblico di tanti stati, per gli affronti impudenti al mio Vicario, per l'odio raffinato e legale contro il mio sacerdozio, per l'iniqua tolleranza ed i favori di cui godono i moderni farisei, per questo cumulo di peccati, per questa plebe e questa coorte che mi insultano con una voce sola ed un'anima sola, chiedete pietà al mio Cuore: invocate la mia misericordia! 

LE ANIME — Prigioniero d'amore, Gesù eucaristico, fa' che la nostra preghiera, attraverso le inferriate del tuo carcere, giunga a Te come un incenso d'adorazione e d'amore che Ti offriamo per le mani di Maria Immacolata. 

RECITARE LE LITANIE DEL S. CUORE DI GESÙ 

(Pausa) 

VOCE DI GESÙ — Nel mio amore per gli uomini ho dato tutto con l'istituzione della Santa Eucaristia: tutto! Ma l'ingratitudine umana ha consumato verso di me, verso questo meraviglioso Sacramento, l'opera del supremo dolore. 

Figli miei, dov'eravate, quando sul Calvario ero avvolto nel silenzio di una solitudine più crudele di quella della mia tomba? 

Dov'eravate, amici del mio Cuore, quando nell'agonia i miei occhi velati dalle lacrime che precedono la morte, non scorgevano che i volti iracondi e malvagi dei miei carnefici? Dov'eravate?... 

E quando pensando a voi, miei predestinati, ebbi sete di vedervi uniti all'anima mia infinitamente angosciata, perché le mie labbra ardenti furono bagnate allora del fiele dell'assenza... dell'oblio... della viltà... della tiepidezza... di quelli che furono i privilegiati convitati del mio banchetto intimo e familiare?... (Cfr. Pr 14,14). 

Voi lo sapevate bene: questa storia non è solamente quella di venti secoli fa... Contemplatemi in quest'Ostia e ditemi se l'ingratitudine non è il pane amaro e quotidiano del Dio che s'è fatto alimento per gli uomini. Quando dunque e come vi ho contristato dalla mia prigione volontaria, perché voi ne suggelliate la porta come quella di un sepolcro vuoto e devastato? 

Venite, circondatemi, stingetevi ai miei piedi! Voglio sentirvi vicini a me nell'agonia mistica del mio Cuore, nel Santo Sacramento. 

Ora desiderata, ora benedetta e straordinaria, quest'Ora Santa, durante la quale il vostro Dio recupera la sua eredità, il prezzo del suo sangue!... 

Io vi benedico, perché ebbi fame e, trascurando il vostro riposo, siete venuti a spezzare con me il pane della carità... Vi considero come miei, perché ebbi sete e mi deste compassione e lacrime... Vi stringo sul mio Cuore desolato, perché, a me ferito e triste per la solitudine di questa prigione, veniste ad offrire la vostra deliziosa compagnia... (Cfr. Mt 25,35). 

In verità, in verità vi dico che i vostri nomi sono scritti per sempre a lettere di fuoco nel più profondo del mio Cuore, che vi ama!... 

Riposate su questo Cuore, come lo riposo ora sopra i vostri, figli prediletti del mio amore. 

(Pausa) 

LE ANIME— Siamo venuti, o Maestro, non per riposare, ma per soffrire con Te, per dividere il tuo calice, per riparare le colpe che Ti offendono e invocare l'avvento del tuo Regno! Per questo, con l'anima piena della tua grazia, noi non Ti lasceremo senza averti prima confidato il sospiro ardente, l'unico desiderio dei tuoi consolatori e dei tuoi amici.... quello di vederti regnare, di vederti giungere, Re d'amore, acclamato e benedetto, per mezzo del tuo Sacro Cuore... Rivelati a questi tuoi apostoli umili, perché sentano ardori ineffabili che solo il possesso di Te e del tuo Regno possono mitigare. Accostati dunque, Gesù, profondamente innamorato delle tue creature, e nelle afflizioni e inquietudini della vita... 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Nell'attaccamento alle cose caduche e ingannateci della terra... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Nelle delusioni dell'amicizia terrena, nella fragilità dell'amore umano... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- O Nelle seduzioni smaglianti delle vanità e fra gli ostacoli tanto frequenti del cammino... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Nelle caste e legittime gioie dei focolari che Ti adorano... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Tra le velleità dell'adulazione e della fortuna seduttrice... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Nelle ore di pace della coscienza, come nei momenti di rimorso salutare... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Nelle tribolazioni dei nostri cari e quando vediamo soffrire quelli che amiamo... Vienik.. abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Quando il nostro cuore è abbattuto ed affranto, quando sentiamo la fatica dell'esilio... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Nelle incessanti contraddizioni, nei giorni d'incertezza e di crolli amari... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

- Nel momento della tentazione, nell'ora suprema del distacco dalla vita terrena e dell'ultima Comunione... Vieni!... abbiamo sete del tuo adorabile Cuore! 

(Pausa o canto) 

LE ANIME — Nel vederti, o Gesù, tanto vicino e tanto benevolo, lungi dall'esclamare come il tuo Apostolo «Allontanati, Signore, allontanati perché siamo miserabili peccatori...» (Cfr. Le 5,8) vogliamo invece venirti incontro, abbreviare la distanza tra noi ed approfondire l'intimità tra il tuo Cuore e i nostri... 

(Consigliamo una lettura lenta intervallata da pause per interiorizzare il contenuto del testo) 

Vieni, Gesù... vieni a riposare sul nostro amore, quando i superbi governanti della terra maledicono la tua legge e il tuo nome.,, ricordati che siamo tuoi, che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!... 

Vieni, Gesù... vieni a riposare sul nostro amore, quando le moltitudini radunate da Lucifero e i settari suoi seguaci danno l'assalto ai tuoi santuari e reclamano il tuo sangue... ricordati che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!... 

Vieni, Gesù... vieni a riposare sul nostro amore, quando gemi per le ingiurie e le catene con cui i potenti del mondo ed i falsi saggi, di cui condannasti l'orgoglio con dolce fermezza, oltraggiano la tua Chiesa... ricordati che siamo tuoi, che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!... 

Vieni, Gesù... vieni a riposare sul nostro amore, quando migliala di cristiani, dimentichi della tua adorabile persona, Ti feriscono crudelmente con la loro tranquilla indifferenza, che è un pugnale di gelo puntato nel tuo petto sacrosanto... ricordati che siamo tuoi... che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!... 

Vieni, Gesù... vieni a riposare sul nostro amore, quando tanti che si dicono buoni e virtuosi, Ti misurano da avari il proprio affetto, dandoti una meschina confidenza e Ti negano il conforto che sta soltanto nello spirito di sacrificio e di santità... ricordati che siamo tuoi e che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!... 

Vieni, Gesù... vieni a riposare sul nostro amore, quando Ti opprime la slealtà, quando Ti amareggia la tiepidezza delle anime predestinate che per vocazione dovrebbero essere interamente tue ed essere sante... allora, come mai, in quell'ora d'indicibile desolazione, ricordati che siamo tuoi, volgi a noi gli occhi rattristati e supplicanti, e non dimenticare che questi tuoi figli sono consacrati per sempre alla gloria del tuo Cuore divino! 

Un Pater e un'Ave per gli agonizzanti e i peccatori. 

Un Pater e un'ave per il trionfo universale del Sacro Cuore specialmente nella Comunione quotidiana, nell'Ora Santa e perché nelle famiglie il Sacro Cuore di Gesù sia amato e onorato. 

Un Pater e un'Ave per le intenzioni di ciascuno dei partecipanti a questo incontro di preghiera. 

Un Pater e un' Ave per la nostra Patria. 

Tu sei, Gesù, il Dio nascosto... nasconditi nell'anima mia, e quando sarò trasformato in un'altra ostia umile, restiamo, Signore, eternamente uniti come nella Comunione, come in quest'Ora Santa... Tu nel mio povero cuore, ed io perduto per sempre nell'abisso di celeste luce del tuo Sacro Cuore. 

Adveniat Regnum tuum! 

 

 (INDICE Ora Santa)

 

 

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