ORA SANTA

 

 

PER LA VIGILIA DEL PRIMO VENERDÌ DI NOVEMBRE

 

Ecce Homo... Ecco l'Uomo dei dolori, il Salvatore Gesù, sotto le apparenze dell'Ostia... Pieghiamo le ginocchia, adoriamolo nella soave e solenne maestà di questo mistero... Egli viene certamente alla nostra ricerca, perché nel paradiso aveva legioni di angeli... Guardatelo... Si avvicina come lo vide un giorno la sua serva Margherita Maria, viene senza fulgori di luce, senza diadema, incatenato, perseguitato... Trascina l'anima colma di angustie... gli occhi gonfi di lacrime... cerca un luogo di pace dove pregare per la sua agonia... ed è venuto qui, portandosi le sue confidenze d'infinita carità e di tristezza infinita. Tacete, fratelli, e nel silenzio dell'anima, dimentichi del mondo, staccati per un momento dai meschini interessi della terra, ascoltate il Signore Gesù, in quest'Ora Santa... 

Contemplatelo sotto la figura dolorante, insanguinata delFEcce Homo, proprio come si rivelò a Paray-le-Monial al suo primo apostolo e confidente, per chiedere ai suoi amici un amoroso sollievo nella riparazione... 

O buon Gesù, al principio di quest'Ora Santa permettici di baciare, con ardente ed appassionato amore, con una celeste ebbrezza dell'anima, la ferita del tuo costato, e consentici di penetrare così fin nel più intimo del tuo Cuore agonizzante... 

Rivolgiamogli le domande particolari che desideriamo presentargli in quest'Ora Santa. 

VOCE DEL MAESTRO — Miei diletti figlioli, volete offrire un nido d'amore, un rifugio fedele al vostro Dio, perseguitato dall'uragano maledetto della colpa? Voi non vedete, certamente, il mio corpo straziato... lo comunque continuo ad essere flagellato!... Non vedete che il pianto inonda il mio viso... eppure, con quale furore penetrano le spine nella mia fronte! Voi non avete sotto gli occhi l'angoscia mortale dell'agonia del Getsemani... tuttavia le sue indicibili amarezze riempiono fino all'orlo il calice del mio Cuore abbandonato!... Il peccato non da tregua ai miei dolori... Questo torrente d'iniquità mi perseguita da venti secoli... segue i miei passi, iracondo... cerca, smania di divorare l'opera della mia redenzione... di perdere le anime! 

Che potevo fare per te, popolo mio, che non abbia fatto? (Cfr. Is 5,4). Il sacrificio del mio corpo, della mia anima, del mio Cuore... l'olocausto del Calvario e dell'Eucaristia... tutto è stato consumato!... (Cfr. Gv 19,30). E ciò nonostante la colpa, come un alito d'inferno, penetra nelle coscienze ed uccide in esse l'amore e la gloria del mio nome!... Apritemi subito voi, miei amici, apritemi il rifugio dei vostri cuori, toglietemi dal soffio di questa notte fredda e nera del peccato che avvolge il mondo... 

Tendetemi, figlioli miei, ed allargatemi con carità filiale le braccia. Non è il ricordo del Calvario, ma il peccato di oggi, quello che ferisce senza pietà il mio Cuore desolato! 

Vedete, lo sto piangendo, in quest'ora, le mie tristezze:'vi confido la tempesta dei miei dolori... In questo momento sono migliala di frecce che si conficcano nelia piaga sanguinante del mio petto... Oh! Datemi nelL vostre anime riparatrici un Logo di rifugio, date un riparo di carità e di tenerezza a questo Gesù, l'eterno perseguitato ed oltraggiato dalla colpa! 

(Pausa) 

LE ANIME — Gesù, Re degli altari e Sovrano delle anime, vieni e stabilisci i segni del tuo dominio in questi cuori... Non sarai tra noi l'ospite, ma il monarca ed il Padre; non il pellegrino, ma il dolce Redentore, il Signore mille volte benedetto... Vieni, e se è costante l'offesa della colpa, sia anche più costante l'omaggio della nostra umile adorazione riparatrice... 

Apri la tua prigione, Signore eucaristico, e che gli angeli vigilanti presso il tuo povero tabernacolo si uniscano agli amici fedeli per dirti: 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Cuore santo, tu regnerai! 

- Nonostante gli sforzi disperati dell'inferno che anela l'eterna infelicità delle anime... Cuore santo, tu regnerai! 

- Nonostante la fragilità umana che sospinge tanti sulla china dell'abisso... Cuore santo, tu regnerai! 


- Nonostante la furia dei nemici della tua morale che non transige e dei tuoi dogmi immutabili... Cuore santo, tu regnerai!

- Nonostante gli assalti con i quali la ragione insana e la vana sapienza della terra si sollevano contro di Te per precipitarti dal tuo altare... Cuore santo, tu regnerai! 

- Nonostante il vergognoso permissivismo che molti vorrebbero erigere a legge naturale della coscienza... Cuore santo, tu regnerai! 

- Nonostante l'artificio con cui si trama notte e giorno contro la tua Chiesa, contro la famiglia e contro l'infanzia... Cuore santo, tu regnerai! 

- Nonostante la sacrilega legalità che si vuole imprimere agli attentati contro la tua maestà divina... Cuore santo, tu regnerai! 

- Nonostante l'odio dei governanti, eccitati dalla potenza sovrumana del tuo silenzio e della tua umiltà... Cuore santo, tu regnerai! 

- Nonostante gli attacchi irosi della stampa, delle leggi e delle sètte, congiurati in odio alla tua gloria ed al tuo Regno tra gli uomini... Cuore santo, tu regnerai! 

Chiediamo con tutto il fervore il Regno del Cuore di Gesù. 

VOCE DEL MAESTRO — Perché, ditemi, confidenti diletti, perché i figli delle tenebre sono spesso più prudenti e zelanti di voi... figli del mio dolore e della luce? Vedete i miei nemici perpetuamente affannati ad isolarmi nel santuario, a sconvolgere i miei altari?... Non si concedono tregua nel proposito di annullare le mie leggi, di disperdere il mio sacerdozio, di annientarmi nelle coscienze degli uomini. E voi... e tanti dei miei, che avete fatto?... Non poteste vegliare con me un'ora sola?... (Cfr. Mt 26,40). E per fiacchezza, per preoccupazioni terrene... per debolezza di carattere... per mancanza d'amore al vostro Dio e Maestro avete riposato, mentre lo soffrivo in preda agli spasmi della morte!... Dormivate tranquilli fra il vostro Salvatore agonizzante e la turba nemica che veniva a ghermirlo!... Sicuramente non avreste amato così i vostri genitori, i vostri fratelli e gli amici intimi del vostro cuore!... E per me, solo per me, perché non avete avuto né delicatezza, né fermezza e forza nell'amore? 

Mi avete promesso generosità... Ho benedetto ed ho accettato la vostra buona volontà... e a poco a poco siete venuti meno ai vostri propositi... ed lo sono stato dimenticato... Vi ho perdonato tante deviazioni, ho dimenticato tante dimenticanze... e voi, quelli della mia casa, vivete in un sapore di tranquilla indifferenza che mi ferisce crudelmente... 

Vi ha colto un sonno d'apatia... d'egoismo... di disamore per la mia persona... Alzatevi, dunque!... Svegliate questa tiepidezza... S'avvicina il nemico che porta oltraggi per il vostro Dio e per voi le catene e la morte... È venuta l'ora miracolosa d'una sincera conversione... 

Venite ed accompagnatemi, se sarà necessario, fino al Calvario... non vogliate abbandonarmi, pecorelle mie, mentre colpiscono il Pastore!... 

(Pausa) 

L'ANIMA — Che cosa possiedo, o Dio flagellato, che Tu non m'abbia dato? 

Aiutami, Gesù, fa' che io Ti segua senza vacillare, nelle dolci esigenze della tua grazia e del tuo amore... 

Che cosa valgo, se non sto al tuo fianco? 

Che cosa merito, se non sono unito a Te? 

E poiché riconosco il mio niente, la mia impotenza, Ti prego di non voler ritirare la tua mano e di non consentire 
che mi allontani, anche per poco, dal tuo tabernacolo. 

Perdonami le mancanze commesse contro di Te... sono tante le fiacchezze del mio cuore... perdona e dimentica... 

Il molto sangue che versasti... 

La morte acerba che patisti... 

Non fu per gli angeli che Ti lodano... 

Fu per me e per tanti tiepidi e indolenti nell'amore per Te che non Ti ascoltano e Ti offendono... 

Per questo, o Signore, in quest'Ora Santa nel rinnovare il proposito di fervore nel tuo servizio, consenti che Ti dica con il dolore dell'anima: 

Se Ti ho rinnegato fa' che Ti riconosca... 

Se Ti ho ingiuriato, lascia che Ti lodi... 

Se Ti ho offeso, permettimi di servirti... 

Perché è più morte che vita quella che non è dedita al culto della tua gloria, per il conforto ed il trionfo del tuo Cuore divino! 

Confessiamogli la nostra tiepidezza e chiediamogli un fervore perseverante nel suo servizio. 

VOCE DEL MAESTRO — Anime fedeli, quante siete a vegliare qui con me, in quest'Ora Santa?... Certo, è grande il vostro amore... Ma è immenso, smisurato, l'amaro oceano di delitti e di vizi che in quest'ora stessa sta saturando di tristezza mortale il mio Cuore!... Che frenesia di peccato... che sfrenatezza nel turbinio umano sta passando, in questo momento, sotto i miei occhi!... Che scene di morte... che spettacoli d'inferno, che vertigine di passioni sensuali sul teatro!... Il gran mondo applaude e ride dinnanzi a delle scene dove si rinnova la mia flagellazione!... Se sapeste come trafigge la mia anima addolorata la grande menzogna che chiamano civiltà moderna! Quante feste dei miei figli sono un nuovo Calvario per il loro Padre e il loro Salvatore!... Soltanto voi, amici miei, potete intuire quale sia la mia angoscia di perpetuo morente su un patibolo innalzato dai miei! Come si presentano alla mia vista le grandi capitali orgogliose come Ninive, disinvolte come Babilonia, nelle quali il mio Vangelo è considerato come un'intollerabile esagerazione!... Voi, miei consolatori, che partecipate alle mie tristezze, versate un balsamo sulla mia ferita!... Riparate voi quest'ubriacatura colpevole e smorzate con una preghiera fervente il clamore che in questa stessa notte, in centinaia di sale, di banchetti, di feste, di teatri e di balli, si alza come una marea di fango insultando la santità del mio Vangelo e il candore dell'Ostia nella quale mi celo!... 

LE ANIME — Oh si, Maestro, scenda una volta il fuoco del cielo e purifichi, perdoni e salvi migliaia d'infelici che vivono senza amore, amando follemente la materia ed il vizio... 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
La tua misericordia li salvi, o dolce Cuore! 

- Per tanti che sperperano denaro e gioventù nella dissipazione dei piaceri mondani che Ti offendono ... La tua misericordia li salvi, o dolce Cuore! 

- Per quelli che speculano sui delitti pubblici con la depravazione dei costumi ed il pervertimento delle coscienze... La tua misericordia li salvi, o dolce Cuore! 

- Per i profanatori delle anime per mezzo della stampa e di libri che li spingono all'eterna rovina... La tua misericordia li salvi, o dolce Cuore! 

- Per quelli che perseguono il tristissimo scopo di eccitare le passioni sulle scene dei teatri, dove tutto è permesso, sotto il pretesto dell'arte... La tua misericordia li salvi, o dolce Cuore! 

- Per tanti deboli che, sordi alla voce della coscienza e del rimorso, cooperano al pervertimento sociale con lo scandalo delle mode indecenti e di spettacoli immorali... La tua misericordia li salvi, o dolce Cuore! 

- Per tutti quelli che facendo tacere il loro senso cristiano e falsando la loro coscienza, non vedono alcun male nel trascurare i tuoi santi comandamenti... La tua misericordia li salvi, o dolce Cuore! 

- Per quelli che per dovere del loro stato dovrebbero evitarti, Signore, gravissime offese, e mancano di farlo per timidezza o per vili compromessi con i mondani... La tua misericordia li salvi, o dolce Cuore! 

Ripariamo i peccati pubblici e sociali con i quali si offende Gesù nel mondo intero. 

VOCE DEL MAESTRO — Popolo mio, preziosa eredità del mio Cuore, che cosa ti ho fatto, in che cosa ti ho contristato? Rispondimi!1... Da quest'Ostia, notte e giorno contemplo, come il focolare dei miei affetti, come l'accampamento d'Israele delle mie tenerezze, il piccolo gregge di quelli che hanno giurato amore eterno... Da questo tabernacolo poso i miei occhi sul cuore dei miei amici, di quelli che ho amato con amore di predilezione... Da questo luogo seguo i passi di coloro che ho predestinato al banchetto della mia gloria... Ah! Quanti di quelli mi strappano le lacrime versate un giorno nella mia patria, Gerusalemme... quanti che furono gli intimi della mia anima vivono da ingrati... quanti sprecano lontano da me, molto lontano... i doni d'intelligenza, di fortuna, di stima, dei quali li avevo colmati per farli santi!... Per essi avevo stabilito un trono tra i principi del cielo e il luogo preparato per loro, infelici ed ingrati, dovrò darlo ad altri, peccatori ma ravveduti, che nell'ultima ora mi hanno invocato... 

Per dimenticare soprattutto questo peccato, il più amaro di tutti, per addolcire il calice dell'ingratitudine umana, chiesi alla mia serva Margherita Maria la compagnia deliziosa dell'Ora Santa. In quest'Ora le lacrime che versai davanti alla dispersione del mio gregge e nella fuga dei miei figli, si trasformano in lacrime di benedizione e d'amore... Tra il vestibolo e l'altare, gemete o miei diletti, perché ho sete del conforto che mi negarono gl'ingrati della mia casa!... 

LE ANIME — Gesù, Salvatore divino, degnati di guardare con occhio di misericordia i tuoi figli che, uniti da un unico pensiero di fede, di speranza e d'amore, vengono a deplorare dinnanzi al tuo sacratissimo Cuore le loro infedeltà e quelle dei loro fratelli colpevoli. 

Volesse Dio che potessimo, con le nostre solenni ed unanimi promesse, commuovere questo Cuore divino ed ottenere da Lui misericordia per noi, per il mondo infelice e criminale e per tutti quelli che non hanno la felicità di conoscerti e di amarti! Sì, da oggi in poi, lo promettiamo tutti: 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Ti consoleremo, Signore! 

- Per la dimenticanza ed ingratitudine degli uomini... Ti consoleremo, Signore! 

- Dell'abbandono nel santo tabernacolo... Ti consoleremo, Signore! 

- Dei delitti dei peccatori... Ti consoleremo, Signore! 

- Dell'odio degli empi... Ti consoleremo, Signore! 

- Delle bestemmie che si proferiscono contro di Te... Ti consoleremo, Signore! 

- Delle ingiurie fatte alla tua divinità... Ti consoleremo, Signore! 

- Delle immodestie ed irriverenze commesse alla tua adorabile presenza... Ti consoleremo, Signore! 

- Dei tradimenti di cui sei la vittima adorabile... Ti consoleremo, Signore! 

- Della freddezza della maggior parte dei tuoi figli... Ti consoleremo, Signore! 

- Dell'abuso delle tue grazie... Ti consoleremo, Signore! 

- Delle nostre infedeltà... Ti consoleremo, Signore! 

- Della incomprensibile durezza dei nostri cuori... Ti consoleremo, Signore! 

- Della nostra lentezza ad amarti... Ti consoleremo, Signore! 

- Della nostra tiepidezza nel tuo santo servizio... Ti consoleremo, Signore! 

- Dell'amara tristezza che Ti provoca la perdita delle anime... Ti consoleremo, Signore! 

- Delle lunghe attese alla porta dei nostri cuori... Ti consoleremo, Signore! 

- Dell'amaro disprezzo con cui sei respinto... Ti consoleremo, Signore! 

- Dei tuoi lamenti d'amore... Ti consoleremo, Signore! 

- Delle tue lacrime d'amore... Ti consoleremo, Signore! 

- Della tua schiavitù d'amore... Ti consoleremo, Signore! 

- Del tuo martirio d'amore... Ti consoleremo, Signore! 

O Gesù, divino Salvatore nostro, che lasciasti sfuggire dal tuo Cuore questo doloroso lamento: «Cercai chi mi consolasse e non lo trovai» degnati di accettare il modesto tributo del nostro conforto ed assistici tanto 
efficacemente con l'aiuto della divina grazia, affinchè allontanandoci sempre più da tutto quello che potrebbe dispiacerti, ci mostriamo, in ogni circostanza, in ogni tempo, in ogni luogo, tuoi figli fedeli e obbedienti. Te lo chiediamo per Te stesso, che essendo Dio, vivi e regni per tutti i secoli dei secoli... 

Chiediamogli perdono per i numerosi ingrati. 

VOCE DEL MAESTRO — Non mi domandate, anime riparatrici, perché lo vivo perpetuamente crocifisso per opera dei miei redenti... Il mondo è arrivato a convincersi che merito realmente la vergogna e la morte del patibolo... Sono tanti i dotti, i superbi ed i potenti che ripetono con crudele tranquillità questa parola dei miei accusatori a Filato: «Se questo Nazareno non fosse un malfattore, non te l'avremmo condotto incatenato» (Cfr. Gv 18,30). 

E poiché la moltitudine, sfrenata nell'immoralità e nel pensiero, mi chiama malfattore, l'autorità mi condanna, perché sono un malfattore ... Mi si condanna nei tribunali... mi si flagella con la stampa... mi si tratta come un povero demente, per decreto dei miei giudici... Essi — quale irrisione! — mi abbandonano alla feccia del popolo per salvaguardare gli interessi nazionali!... Essi (Cfr. Pr2l,7), governanti e legislatori, si lavano le mani, e con pieno diritto, dicono, e per ragioni di libertà... di civilizzazione e di giustizia... mi condannano all'esilio e alla croce, per mezzo della così detta legalità... 

Ecco il grande delitto di oggi, figli miei: insultarmi con ragione e con diritto; proscrivermi per la dignità e le leggi delle nazioni!... Continuo ad essere il «vermis et non homo», l'insetto vile che si calpesta... 

Voi almeno, miei fedelissimi, acclamatemi per coprire con le vostre lodi le grida della moltitudine, che nell'eccesso del suo orgoglio assale il mio trono e vuole tirare a sorte (Cfr. Mt 27,35), con derisione, il manto della mia regalità... Oh, voi almeno acclamatemi... Beneditemi con amore! 

LE ANIME — Accostati, dolcissimo Maestro, e qui, in mezzo a noi, stringendoti ai tuoi figli, ricevi dalla loro mano il diadema che vollero strapparti quelli che, essendo polvere della terra, si chiamano potenti perché, guardando la tua umiltà, credono di ingiuriarti dall'alto... 

Avanza trionfante in questo fervente gruppo di fratelli... non nascondere le ferite dei tuoi piedi, né delle tue mani... Non far brillare, né risplendere il tuo volto, mostraci piuttosto la tua testa sanguinante!... Non chiudere, soprattutto, ma lascia aperta per noi la profonda e celestiale piaga del tuo costato... O Re di sangue, così!... così coperto con questa porpora d'amore e con la tunica degli insulti, senza trasfigurarti, o Gesù... come la notte del Giovedì santo, presentati, discendi, e raccogli le lodi di questa guardia d'onore che veglia per la gloria del Cuore di Gesù Cristo, suo Re! 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Sia onorato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

I governanti potranno spezzare le tavole della tua legge, ma dall'alto del loro seggio affonderanno nella tomba dell'oblio e noi, tuoi sudditi, continueremo ad acclamarti nostro Re. Sia onorato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

I legislatori diranno che il tuo Vangelo è una rovina e che è dovere eliminarlo per impedire che si arresti il progresso... ma si spingeranno essi stessi, annientati, nella tomba dell'oblio e noi, tuoi adoratori, continueremo ad acclamarti nostro Re. Sia onorato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

I ricchi, i superbi, i mondani, diranno che la tua morale è d'altri tempi, che le tue intransigenze uccidono la libertà delle coscienze... e dei cuori, ma svaniranno come ombre nella tomba dell'oblio e noi, tuoi figli, continueremo ad acclamarti nostro Re. Sia onorato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 


Gli ambiziosi del potere e della ricchezza, vendendo falsa libertà e falsa grandezza alle nazioni, urteranno contro la pietra del Calvario e della tua Chiesa e precipiteranno vinti nella tomba dell'oblio... e noi, tuoi apostoli, continueremo ad acclamarti nostro Re. Sia onorato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

Gli araldi di una civiltà materialista senza Dio ed in opposizione al Vangelo, moriranno un giorno avvelenati dalle loro stesse malefiche dottrine... e mentre cadranno nella tomba dell'oblio, maledetti dai loro stessi figli... noi, tuoi consolatori, continueremo a proclamarti nostro Re. Sia onorato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

I farisei, i vanitosi e gl'impuri, invecchieranno meditando il crollo, mille volte decretato, della tua Chiesa... e mentre si perderanno, sconfitti, nella tomba di un eterno oblio, noi, tuoi redenti, continueremo ad acclamarti nostro Re. Sia onorato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

Ti supplichiamo, Cuore santo di Gesù, vieni e trionfa per sempre! E mentre Satana, l'angelo delle tenebre, fugge i focolari, le scuole ed i popoli, per sprofondare eternamente incatenato negli abissi, noi, tuoi amici, continueremo ad acclamarti nostro Re... Sia onorato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

(Pausa) 

VOCE DEL MAESTRO — Vi ho amati fino all'eccesso del Calvario (Cfr. Gv 13,1)... Giunto sulla sua cima, obbedii in silenzio e mi distesi sopra il patibolo infame... E da allora sono qui in balìa dei miei carnefici, che sono i sacrileghi. Se tanti credono che lo non sia presente nell'Ostia, perché la profanano e mi feriscono? E se credono alla mia presenza reale, perché mi oltraggiano in questo mistero in cui amo fino alla follia, ed in cui perdono con carità inesauribile?... 

Oh, sappiate che le mie lacrime hanno lasciato un'impronta di dolore su tutti i sentieri sui quali sono stato trascinato, con tante profanazioni, dopo quel Giovedì santo! Sono stato calpestato con furore, mi hanno gettato bestemmiando tra le fiamme, mi hanno sepolto nel fango... sono stato trafitto con pugnali deicidi... negli antri dove si trama con giuramenti contro di me... 

Si spende tanto vile denaro e non mancano i Giuda che si comunicano per consegnarmi, con il bacio d'una Comunione sacrilega, in mano di mortali nemici... 

Sono stati incendiati i miei tabernacoli e incenerite le ostie consacrate., e questo in compenso d'aver lasciato il mio Cuore tra voi, per bruciare il mondo nell'incendio della mia carità redentrice... 

Quante volte degli sciagurati, agognando l'oro del ciborio dove risiedo e dal quale vigilo su di voi, hanno assaltato la prigione dei miei amori ed io sono stato gettato sul pavimento, senza una pietra consacrata su cui reclinare il mio capo insanguinato... 

Questa visione d'orrore ferì il mio Cuore angosciato nel Getsemani... Voi che passate, guardate e vedete se vi è un dolore simile al mio dolore... (Cfr. Lam 1,12). 

(Pausa) 

LE ANIME — Osanna! Gloria a Dio nel più alto dei cieli!... Gloria, benedizione e amore a Te, Signore eucaristico!... solo a Te, nell'incomprensibile annientamento della tua Santa Eucaristia! 

Ti cantino i deli, perché Tu, il Dio del tabernacolo, sei la gioia suprema dello stesso paradiso!... Ti cantino, o Gesù Ostia, i campi, i mari, le nevi, i fiori, panorama di bellezza, creato per rallegrare i tuoi occhi stanchi di piangere la solitudine e le ingratitudini umane!... Ti cantino, dolce Prigioniero, gli uccelli e le brezze, Ti cantino le tempeste e portino a Te i singhiozzi del cuore umano ed i suoi palpiti di allegrezza, a Te, Prigioniero dei nostri altari!... Gloria a Dio sulle altezze, gloria, benedizione e amore, a Te, o Gesù eucaristico, solo a Te, nell'ineffabile annientamento della tua adorabile Eucaristia!... 

Presentiamogli una completa riparazione d'amore per l'orrendo delitto del sacrilegio con cui si colpisce Gesù nel suo tabernacolo. 

(Pausa) 

VOCE DEL MAESTRO — Non vi allontanate, figli del mio Cuore, senza raccogliere, in quest'Ora Santa, uno sforzo di dolore che solo voi, miei fedelissimi, saprete comprendere in tutta la sua amarezza... 

Non è la profanazione del tabernacolo' l'attentato più crudele contro la mia sovranità: v'è un altro sacrario più prezioso, il quale è cosciente nel respingere il suo Salvatore... è il cuore umano! Quel cuore che amo tanto!... 

Come lo profanano migliaia di cristiani con il veleno di un amore pagano!... Esso dovrebbe essere il calice di tutte le mie consolazioni... l'ara redentrice di un mondo che è infelice, perché non ama con amore soprannaturale... con il casto amore del mio Vangelo!... 

In esso ho versato le mie lacrime per purificarlo, il mio sangue per fortificarlo... Gli ho comunicato le fiamme ardenti che si sprigionano dalla fornace del mio Cuore, per attutire il suo desiderio irresistibile di amare e d'essere amato... E non gli basta questa infinita degnazione della carità, cerca le creature e mi dimentica in un delirio di piacere che non è néVamore, né pace, né vita... 

Mi lasciano... e per questo tanti soffrono, con lo strazio nell'anima, la fame insanabile di passioni vergognose... 

O voi che avete sete d'amore, venite... venite a Me!... lo sono l'amore che riserva le spine per sé e vi da i suoi 
fiori... Voi che sentite bisogno, brama d'essere amati... venite e bevete fino a saziarvi alla fonte del mio petto!... Figli miei, datemi i vostri cuori (Cfr. Ez 36,26), datemeli in cambio del mio Cuore eucaristico! 

(Pausa) 

LE ANIME— Gesù eucaristico, esercita in noi i tuoi diritti poiché siamo i tuoi riparatori... Vieni, non chiedere, non mendicare... vieni! Prendi con amabilissima violenza ciò che è tuo, prendi i nostri cuori! Se sono poveri... Tu saprai arricchirli... Te li diamo per le mani della tua dolce Madre e della tua serva Margherita Maria... Ti preghiamo di accettarli come urgente invocazione del Regno del tuo Cuore divino... Non volerli rigettare, questi poveri e miserabili cuori, perché un giorno furono macchiati!... Quando Tu perdoni, dimentichi per sempre!... 

La Chiesa perseguitata, il tuo Vicario, il nostro focolare bisognoso, i peccatori, le anime che si purificano nelle torture del purgatorio, i giusti... tutti speriamo dalla tua onnipotenza i torrenti di grazia promessi alla devozione dell'Ora Santa, ora di consolazione per Te e di miracoli di misericordia per il mondo... 

Ma in modo speciale ricordati di quelli che, come l'Arcangelo Gabriele, sono venuti a darti un po' di conforto nella tua agonia... Accetta i loro interessi, le loro pene, le loro speranze, la loro vita... Essi depongono tutto nella piaga dolcissima del tuo costato, prodotta dalla lancia con cui il soldato Ti trafisse... 

Accogli ora, Signore, la nostra preghiera di congedo: 

O Cuore agonizzante di Gesù, queste anime... Ti affidano le loro spine... 

Cuore amabile di Gesù, queste madri... 

Ti affidano i loro sposi ed il tesoro dei loro figli... 

O Cuore amante di Gesù, questi pellegrini... 

Ti affidano il loro avvenire e tutte le loro incertezze... 

O Cuore dolcissimo di Gesù, questi prodighi... 

Ti affidano la loro debolezza ed il loro pentimento... 

O Cuore benevolo di Gesù, questi tuoi amici... 

Ti affidano la pace e la redenzione delle loro famiglie... 

O Cuore pietoso di Gesù, questi infermi... 

Ti affidano i dolori intimi e segreti della coscienza. 

O Cuore umile di Gesù, questi adoratori... 

Ti affidano il loro ardente zelo per il trionfo del tuo amore nella Santa Eucaristia... 

Cuore eucaristico di Gesù, in Te confida il mondo che corre, desolato, a ripararsi dalla morte là, dove una lancia ci aprì le fonti della vita... 

Vieni, Gesù! sei il nostro amico nelle grandi tristezze della terra!... 

Vieni, Gesù! sei il nostro fratello nelle caste gioie dell'amore cristiano!... 

Vieni, Gesù! sei il nostro Re nelle tentazioni e nelle burrasche che agitano la società e le anime: domina l'uragano da questo tabernacolo santo!... rasserena il cielo minaccioso con i fulgori della pace e della tenerezza del tuo Cuore onnipotente!... 

Un Pater e un'Ave per gli agonizzanti e i peccatori. 

Un Pater e un'Ave per il trionfo universale del Sacro Cuore, specialmente nella Comunione quotidiana, nell'Ora Santa e perché nelle famiglie il Sacro Cuore di Gesù sia amato e onorato. 

Un Pater e un'Ave per le intenzioni di ciascuno dei partecipanti a questo incontro di preghiera. 

Un Pater e un'Ave per la nostra Patria. 

SUPPLICA FINALE AL SACRO CUORE DI GESÙ 
(S. MARGHERITA MARIA) 

Nascondici, o dolce Salvatore, nel santuario del tuo costato, focolare ardente del puro amore, e vi staremo sicuri. 

Stabiliamo il tuo Cuore come dimora, nella certezza che sarà la nostra forza nel combattimento, l'appoggio che sostiene la nostra debolezza, la nostra guida e la nostra luce nelle tenebre, il riparatore di tutte le colpe, la santificazione delle nostre intenzioni e dei nostri atti. 

Noi vogliamo agire in unione con Te ed offrirti le nostre azioni, perché servano di continua preparazione per ricevere degnamente il tuo Sacramento d'amore. 

Per onorare il tuo stato di vittima in questo mistero di fede, noi veniamo anche ad offrirci come ostie, supplicandoti d'essere Tu stesso il sacerdote sacrificatore e d'immolarci sull'altare del tuo Sacro Cuore! 

Ma poiché siamo tanto colpevoli, Ti preghiamo, Signore Gesù, di purificarci e di consumarci con le fiamme del tuo Sacro Cuore, come un olocausto perfetto d'amore e di grazia, per ottenere una vita nuova e poter allora dire con verità: «Non abbiamo nulla di nostro: vivi o morti, Gesù è il nostro tutto; la nostra volontà è d'appartenere interamente ed eternamente al suo Cuore divino». 

Adveniat Regnum tuum! 

 

 (INDICE Ora Santa)

 

 

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