4° - PRIMO GIOVEDI' DEL MESE
È per onorare attraverso l'Eucaristia,
le Mie Sante Piaghe,
onorando per prima quella della Mia Sacra spalla,
così poco ricordata
INNO EUCARISTICO: Panis angelicus
Il pane degli angeli si è fatto pane dell'uomo:
il pane celeste dà termine alle antiche figure.
Oh, cosa ammirabile!
Il servo povero e vile si nutre del suo Signore.
O Dio, uno e trino, degnati di visitare quelli che ti adorano.
Guidaci nelle tue vie
a quella luce a cui aspiriamo e nella quale abiti. Amen.
DALLA PAROLA DI DIO:
La corona di spine (Mt 27,27-31)
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!». E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.
DALL'ENCICLICA «ECCLESIA DE EUCHARISTIA»
11. «Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito» (I Cor 11,23), istituì il Sacrificio eucaristico del suo corpo e del suo sangue. Le parole dell'apostolo Paolo ci riportano alla circostanza drammatica in cui nacque l'Eucaristia. Essa porta indelebilmente inscritto l'evento della passione e della morte del Signore. Non ne è solo l'evocazione, ma la ripresentazione sacramentale. È il sacrificio della Croce che si perpetua nei secoli. Bene esprimono questa verità le parole con cui il popolo, nel rito latino, risponde alla proclamazione del «mistero della fede» fatta dal sacerdote: «Annunziamo la tua morte, Signore!». La Chiesa ha ricevuto l'Eucaristia da Cristo suo Signore non come un dono, pur prezioso fra tanti altri, ma come il dono per eccellenza, perché dono di se stesso, della sua persona nella sua santa umanità, nonché della sua opera di salvezza. Questa non rimane confinata nel passato, giacché «tutto ciò che Cristo è, tutto ciò che ha compiuto e sofferto per tutti gli uomini, partecipa dell'eternità divina e perciò abbraccia tutti i tempi». Quando la Chiesa celebra l'Eucaristia, memoriale della morte e risurrezione del suo Signore, questo evento centrale di salvezza è reso realmente presente e «si effettua l'opera della nostra redenzione». Questo sacrificio è talmente decisivo per la salvezza del genere umano che Gesù Cristo l'ha compiuto ed è tornato al Padre soltanto dopo averci lasciato il mezzo per parteciparvi come se vi fossimo stati presenti. Ogni fedele può così prendervi parte e attingerne i frutti inesauribilmente. Questa è la fede, di cui le generazioni cristiane hanno vissuto lungo i secoli. Questa fede il Magistero della Chiesa ha continuamente ribadito con gioiosa gratitudine per l'inestimabile dono. Desidero ancora una volta richiamare questa verità, ponendomi con voi, miei carissimi fratelli e sorelle, in adorazione davanti a questo Mistero: Mistero grande, Mistero di misericordia. Che cosa Gesù poteva fare di più per noi? Davvero, nell'Eucaristia, ci mostra un amore che va fino «all'estremo» (cf Cv 13, l ), un amore che non conosce misura.
DALL'ESPERIENZA DELLA BEATA ALEXANDRINA
Sono le parole che Gesù rivolse ad Alexandrina nel giorno in cui volle renderla simile a Sé anche nel corpo, con il dono delle Mistiche Stigmate: «È venuto Gesù, e in un impulso d'amore, mi ha dato più forza e mi ha parlato così: - Vieni, Figlia mia! Io sono con te. È con te il Cielo con tutta la forza. In quel momento dalla Piaga del Suo Divin Cuore è uscito un lampo così grande con raggi tanto luminosi che fecero risplendere tutto. Poco dopo, da tutte le Sue Piaghe Divine sono usciti raggi che mi hanno trapassato i piedi e le mani; dal Suo Capo sacrosanto veniva verso il mio un "sole" che mi ha trapassato il cervello. Circa il primo lampo e i raggi che uscivano dal Suo Divin Cuore, Gesù mi ha detto con tutta chiarezza: - Figlia mia, come Santa Margherita Maria, Io voglio che tu accenda nel mondo questo amore del Mio Divin Cuore oggi tanto spento, nei cuori degli uomini. Accendilo, Accendilo! Io voglio dare, voglio dare ad essi il Mio amore. Io voglio essere da loro amato. Essi non lo accettano e non Mi amano. Per mezzo tuo voglio che questo amore sia acceso in tutta l'umanità, così come, per mezzo tuo fu consacrato il mondo a Mia Madre Benedetta. Fa', o Mia sposa amata, che si diffonda nel inondo tutto l'amore dei nostri Cuori». Alexandrina: «Ma come, Gesù, come fare? Se non lo accettano da Te, gli uomini, come lo riceveranno per mezzo mio?Gesù: «Con il tuo dolore, figlia Mia! Soltanto con il dolore le anime rimangono attaccate alle fibre della tua anima e poi si lasceranno incendiare i cuori nel Mio Amore. Lascia che questi raggi delle Mie Piaghe Divine penetrino nelle tue piaghe nascoste, nelle tue piaghe mistiche. Lascia che il Mio balsamo le addolcisca, come anche le spine del tuo capo. Tu non vivi la vita del inondo, anche se sei nel mondo. Vivi la Mia Vita Divina...».
PREGHIERE A GESU' EUCARISTIA: Invocazioni riparatrici
Per tutti i sacrilegi Eucaristici, perdonaci o Signore
Per le sante Comunioni fatte in peccato mortale, perdonaci o Signore
Per le profanazioni eucaristiche, perdonaci o Signore
Per le irriverenze nelle Chiese, perdonaci o Signore
Per gli oltraggi e il disprezzo verso i Tabernacoli, perdonaci o Signore
Per il disprezzo delle opere sacre, perdonaci o Signore
Per l'abbandono delle chiese, perdonaci o Signore
Per i peccati di immoralità, perdonaci o Signore
Per le anime senza Dio, perdonaci o Signore
Per le bestemmie contro il tuo santissimo nome, perdonaci o Signore
Per l'indifferenza verso il tuo amore, perdonaci o Signore
Per gli oltraggi verso la persona del Papa, perdonaci o Signore
Per il disprezzo verso i Vescovi e i sacerdoti, perdonaci o Signore
Per le bestemmie verso il nome di Maria, perdonaci o Signore
Per il disprezzo contro la sua Immacolata Concezione, perdonaci o Signore
Per l'abbandono della venerazione a Maria, perdonaci o Signore
Per il disprezzo contro le immagini di Maria, perdonaci o Signore
Per l'abbandono del santo Rosario, perdonaci o Signore
Per l'indifferenza verso l'Amore materno di Maria, perdonaci o Signore
Gesù vivo nell'Eucaristia, rinnovaci
Gesù vivo nell'Eucaristia, santificaci
Gesù vivo nell'Eucaristia, consolaci
Gesù vivo nell'Eucaristia, illuminaci
Gesù vivo nell'Eucaristia, saziaci
Gesù vivo nell'Eucaristia, dissetaci
Gesù vivo nell'Eucaristia, parlaci
Gesù vivo nell'Eucaristia, aiutaci
Gesù vivo nell'Eucaristia, uniscici
Gesù vivo nell'Eucaristia, mostraci il Padre
Gesù vivo nell'Eucaristia, donaci il tuo Spirito
Gesù vivo nell'Eucaristia, donaci il tuo amore
Gesù vivo nell'Eucaristia, donaci la tua pace
Gesù vivo nell'Eucaristia, donaci la tua gioia
Gesù vivo nell'Eucaristia, rafforza la nostra fede
Gesù vivo nell'Eucaristia, insegnaci a pregare
Gesù vivo nell'Eucaristia, fai di noi la tua dimora
Gesù vivo nell'Eucaristia, cammina insieme a noi
Gesù vivo nell'Eucaristia, rendici tuoi testimoni
Gesù vivo nell'Eucaristia, affidaci a tua Madre
Gesù vivo nell'Eucaristia, rivestici della tua misericordia
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
perdonaci, Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
ascoltaci, Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
ACCETTA, MIO GESÙ
- Accetta, mio Gesù, questa pioggia di dolori; fa' che salga dalla terra al Cielo, fa' che cada sul tuo trono Divino, fa' che cada sulla tua Divina Eucaristia. Permetti che i dolori si trasformino in rose con le quali io possa adornarti meglio. Fa' del mio corpo un giardino, prepara in esso il terreno: dai dolori fa' spuntare fiori. Vieni, mio Amato, vieni a coglierli e falli cadere sulle anime dei peccatori affinché esse diventino tanto belle, tanto incantevoli e profumate da obbligarti a chinarti su di loro e a dimenticare la ingratitudine che da loro hai ricevuto.
(BEATA ALEXANDRINA)
Tratte dal libro: "Adoratori di Gesù con Alexandrina" Elledici Editore - A cura di Don Pierluigi Cameroni SDB e Maria Rita Scrimieri
Per approfondire la Devozione a Gesù nei Tabernacoli:
Grita Vera e l'Opera dei Tabernacoli Viventi