5° - PRIMO GIOVEDI' DEL MESE

 

 

Coloro che al ricordo delle Mie Piaghe 

uniranno quello dei dolori 

della Mia Madre benedetta 

e per essi ci chiederanno grazie 

sia spirituali che corporali, 

hanno la Mia promessa che saranno accordate, 

a meno che non siano di danno per la loro anima

 

 

INNO EUCARISTICO: Ave Verbum

 

Ave vero corpo, nato dalla Vergine Maria,

che tanto hai patito, immolato sulla croce per l'uomo.

Dal cui fianco trafitto sono sgorgati acqua e sangue:

sii per noi chi ci precede nella prova della morte.

O Gesù dolce, o Gesù pio, o Gesù, figlio di Maria.

 

 

DALLA PAROLA DI DIO: 

Presentazione di Gesù al tempio (Lc 2,22-35)

 

Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mose, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di noi in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». 

 

 

DALL'ENCICLICA «ECCLESIA DE EUCHARISTIA»: 

Alla scuola di Maria «Donna Eucaristica»

 

56. Maria fece sua, con tutta la vita accanto a Cristo, e non soltanto sul Calvario, la dimensione sacrificale dell'Eucaristia. Quando portò il bimbo Gesù al tempio di Gerusalemme «per offrirlo al Signore» (Le 2,22), si sentì annunciare dal vecchio Simeone che quel Bambino sarebbe stato «segno di contraddizione» e che una «spada» avrebbe trapassato anche l'anima di lei (cf Lc 2,34-35). Era preannunciato così il dramma del Figlio crocifisso e in qualche modo veniva prefigurato lo «stabat Mater» della Vergine ai piedi della Croce. Preparandosi giorno per giorno al Calvario. Maria vive una sorta di «Eucaristia anticipata», si direbbe una «comunione spirituale» di desiderio e di offerta, che avrà il suo compimento nell'unione col Figlio nella passione, e si esprimerà poi, nel periodo post-pasquale, nella sua partecipazione alla Celebrazione eucaristica, presieduta dagli Apostoli, quale «memoriale» della passione. Come immaginare i sentimenti di Maria, nell'ascoltare dalla bocca di Pietro, Giovanni, Giacomo e degli altri Apostoli le parole dell'Ultima Cena: «Questo è il mio corpo che è dato per voi» (Lc 22,19) Quel corpo dato in sacrificio e ripresentato nei segni sacramentali era lo stesso corpo concepito nel suo grembo! Ricevere l'Eucaristia doveva significare per Maria quasi un riaccogliere in grembo quel cuore che aveva battuto all'unisono col suo e un rivivere ciò che aveva sperimentato in prima persona sotto la Croce.

 

57. «Fate questo in memoria di me» (Lc 22,19). Nel «memoriale» del Calvario è presente tutto ciò che Cristo ha compiuto nella sua passione e nella sua morte. Pertanto non manca ciò che Cristo ha compiuto anche verso la Madre a nostro favore. A lei infatti consegna il discepolo prediletto e, in lui, consegna ciascuno di noi: «Ecco tuo figlio!». Ugualmente dice anche a ciascuno di noi: «Ecco tua madre!» (cf Gv 19,26-27). Vivere nell'Eucaristia il memoriale della morte di Cristo implica anche ricevere continuamente questo dono. Significa prendere con noi — sull'esempio di Giovanni — colei che ogni volta ci viene donata come Madre. Significa assumere al tempo stesso l'impegno di conformarci a Cristo, mettendoci alla scuola della Madre e lasciandoci accompagnare da lei. Maria è presente, con la Chiesa e come Madre della Chiesa, in ciascuna delle nostre Celebrazioni eucaristiche. Se Chiesa ed Eucaristia sono un binomio inscindibile, altrettanto occorre dire del binomio Maria ed Eucaristia. Anche per questo il ricordo di Maria nella Celebrazione eucaristica è unanime, sin dall'antichità, nelle Chiese dell'Oriente e dell' Occidente. 

 

 

DALL'ESPERIENZA DELLA BEATA ALEXANDRINA

 

Per questo amore grande e generoso che nulla negò al Redentore, pur di salvare le anime dall'infelicità eterna, Alexandrina sarà nell'eternità l'angelo confortatore per chiunque cercherà in lei forza e sollievo nella sofferenza. Le dice infatti la Madonna: «Lasciami coprirti col manto di tristezza, col Mio manto di dolore, affinché con questo segno, attraverso i tempi tu possa essere invocata per tutti i dolori dell'anima e del corpo, invocandoti dalla terra quando sarai in Cielo, come martire dei dolori, per conforto e balsamo dei dolori umani». E Gesù le preannuncia: «Che trionfo la tua entrata in Cielo! Le anime che salvasti col tuo martirio, strette al Rosario, alle perle innumerevoli delle tue virtù e all'ombra del tuo manto, canteranno, loderanno il Signore per averti creata. Subito dopo la tua entrata in Cielo, andrai verso il Trono della Santissima Trinità, farai scendere rugiade fecondatrici, piogge di benedizioni e di grazie... Su quanti ti sono cari e su quanti invocheranno il tuo aiuto, lascio che tu mandi una pioggia di pietre preziose. Ti darò tutto quello che mi chiederai. Figlia Mia, dove sta scritto tutto quanto è Divino! In te impareranno ad amare, in te impareranno a soffrire, in te impareranno a conoscere come Io Mi comunico alle anime. Io vorrei, sposa cara, che la tua vita venisse diffusa, arrivando presto ai confini del mondo, come pioggia di belle rose cadute dal Cielo: quale pioggia di meraviglie, quale balsamo di salvezza per le anime». 

 

 

PREGHIERE A GESÙ EUCARISTIA:

 Litanie alla santissima Eucaristia 

 

Signore, pietà Signore, pietà 

Cristo, pietà Cristo, pietà 

Signore, pietà Signore, pietà 

Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci

Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici

Padre del cielo, che sei Dio abbi pietà di noi 

Figlio, redentore del mondo, che sei Dio abbi pietà di noi 

Spirito Santo, che sei Dio abbi pietà di noi 

Santissima Eucaristia Noi ti adoriamo 

Dono ineffabile del Padre abbi pietà di noi 

Segno dell'amore supremo del Figlio abbi pietà di noi 

Prodigio di carità dello Spirito Santo abbi pietà di noi 

Frutto benedetto della Vergine Maria abbi pietà di noi 

Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo abbi pietà di noi 

Sacramento che perpetua il sacrificio della croce abbi pietà di noi 

Sacramento della nuova ed eterna Alleanza abbi pietà di noi 

Memoriale della morte e risurrezione del Signore abbi pietà di noi 

Memoriale della nostra salvezza abbi pietà di noi

Sacrificio di lode e di ringraziamento abbi pietà di noi

Sacrificio d'espiazione e di conciliazione abbi pietà di noi 

Dimora di Dio con gli uomini abbi pietà di noi 

Banchetto di nozze dell'Agnello abbi pietà di noi 

Pane vivo disceso dal cielo abbi pietà di noi 

Manna piena di dolcezza abbi pietà di noi 

Vero Agnello pasquale abbi pietà di noi 

Viatico della Chiesa pellegrina nel mondo abbi pietà di noi 

Rimedio della nostra quotidiana fatica abbi pietà di noi 

Farmaco d'immortalità abbi pietà di noi 

Mistero della fede abbi pietà di noi 

Sostegno della speranza abbi pietà di noi 

Vincolo della carità abbi pietà di noi 

Segno di unità e di pace abbi pietà di noi 

Sorgente di gioia purissima abbi pietà di noi 

Sacramento che germina i vergini abbi pietà di noi 

Sacramento che dà forza e vigore abbi pietà di noi 

Anticipazione del banchetto celeste abbi pietà di noi 

Pegno della nostra risurrezione abbi pietà di noi 

Pegno della gloria futura abbi pietà di noi 

 

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo 

perdonaci, Signore. 

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo 

ascoltaci, Signore. 

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo 

abbi pietà di noi.

 

 

O GESÙ, ECCO QUI LA MAMMA

 

- O Gesù, ecco qui la Mamma. Ascoltala. È Lei che ti parlerà per me, e tu, cara Mamma del Cielo, va' a dare baci ai Tabernacoli, un'infinità di baci e di abbracci, un'infinità di tenerezze e carezze. Tutti per Gesù Eucaristia, tutti per la Santissima Trinità, tutti per te. Moltiplicali, moltiplicali, dalli pieni di un amore puro e santo, di un amore oltre ogni amore, di sante nostalgie per non potermi più muovere e andare io a baciare e abbracciare Gesù Eucaristia, la SS. Trinità, e te, o Madre cara.

 

(BEATA ALEXANDRINA)

 

 

Tratte dal libro: "Adoratori di Gesù con Alexandrina" Elledici Editore - A cura di Don Pierluigi Cameroni SDB e Maria Rita Scrimieri 

 

 

Per approfondire la Devozione a Gesù nei Tabernacoli:

 

Alexandrina Maria da Costa

 

Grita Vera e l'Opera dei Tabernacoli Viventi

 

 

 

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