25 LUGLIO

 

SAN CRISTOFORO

 

Martire in Licia - 250 circa

 

San Cristoforo, martire in Licia nel 250, durante la persecuzione dell'imperatore Decio, fu uno dei «quattordici santi ausiliatori», colui che avrebbe portato sulle spalle un bambino, che poi si rivelò Gesù. Il testo più antico dei suoi Atti risale all'VIII secolo. In un'iscrizione del 452 si cita una basilica dedicata a Cristoforo in Bitinia. Cristoforo fu tra i santi più venerati nel Medioevo; il suo culto fu diffuso soprattutto in Austria, in Dalmazia e in Spagna. Chiese e monasteri si costruirono in suo onore sia in Oriente che in Occidente. (Avvenire)

 

 

PREGHIERA A SAN CRISTOFORO

 

I. Glorioso San Cristoforo, che, appena convertito alla fede, vi applicaste con uno zelo instancabile a spargere nei popoli della Lido la luce della verità, e carcerato per la causa di Gesù Cristo, convertiste quelle femmine sfrontate che ardirono di sollecitarvi al più abominevole delitto, impetrate a noi tutti la grazia di travagliare instancabilmente per la gloria della Religione, e di trionfare generosamente di tutti i nostri nemici, ma specialmente delle lusinghe e seduzioni della carne. Gloria.

 

II. Glorioso San Cristoforo, che, consacrando al bene del vostro prossimo la robustezza delle vostre membra e l'altezza della vostra statura, stabiliste alla sponda di un fiume la vostra abitazione per tragittare all'opposta riva gratuitamente i passeggeri e in premio di tanta carità cosi nuova meritaste di portare sulle vostre spalle lo stesso Signor Gesù Cristo in figura di tenero fanciullo a voi apparso, ottenete a noi tutti la grazia di impiegar sempre a vantaggio dei bisognosi nostri fratelli la nostra persona onde meritarci dal Cielo i più distinti favori. Gloria. 

 

III. Glorioso San Cristoforo, che, per le vostre virtù, e i vostri miracoli e per il martirio tormentosissimo con eroica intrepidezza da voi sofferto, diveniste famoso in tutti i popoli che sperimentarono sempre l'efficacia della vostra intercessione nei bisogni della campagna e nelle desolazioni della pestilenza, deh, da quel seggio di gloria in cui sedete beato, volgete pietoso a noi lo sguardo, e liberateci da ogni pericolo, e preservateci da ogni disgrazia, ma specialmente dal peccato che è l'unico vero male per cui si arma di flagelli il divin braccio. Gloria. 

 

 

NOVENA A SAN CRISTOFORO

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