12 MAGGIO

 

SAN PANCRAZIO

 

Sinnada, 289 circa - Via Aurelia, 12 Maggio 304

 

Nacque circa il 289 a Sinnada in Frigia, Provincia proconsolare dell'Asia Minore. Il padre, Cledonio, era un ricco proprietario. La madre, Ciriada, morì nel dare alla luce il suo figlio. A dieci anni, Pancrazio perse il padre, il quale, morendo, lasciò al fratello Dionisio l'impegno di educare il figlio e di amministrare i suoi beni. Tre anni dopo, Dionisio decise di andare a Roma con il nipote Pancrazio per procurargli una piú completa formazione culturale. A Roma, abitarono sul Celio, che allora era una delle piú incantevoli posizioni della città eterna. Durante la persecuzione di Diocleziano, il Papa Marcellino si rifugiò sul Celio, nello stesso « vico » dove abitavano Pancrazio e lo zio Dionisio. I due vennero istruiti nella fede dallo stesso Pontefice. Ricevettero il Battesimo e furono ammessi al banchetto eucaristico. Qualche scrittore vorrebbe che lo zio Dionisio morisse nello stesso giorno e nello stesso modo di Pancrazio: cioè decapitato per la Fede. Molti altri scrittori pongono la morte dello zio prima di quella del nipote. Intanto, la persecuzione, scatenata dall'Imperatore Diocleziano, continuava con rabbia furente. Nel 304, Pancrazio fu arrestato e fu condotto davanti al giudice. Dopo l'interrogatorio di rito, durante il quale il giovane Pancrazio dimostrò fermezza e coraggio in difesa della sua Fede, fu condannato alla decapitazione sulla via Aurelia. L'esecuzione della condanna fu eseguita il 12 Maggio del 304. Pancrazio aveva quindici anni. La Chiesa aveva perduto uno dei suoi piú fedeli eroi, ma il Cielo aveva acquistato un altro Santo. 

 

 

SUPPLICA A SAN  PANCRAZIO

 

I. 
Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. 

 

O glorioso martire giovinetto S. Pancrazio, nostro Patrono e Modello, noi tutti vostri devoti, in questo giorno solenne, che ricorda la vostra apparizione ai piedi delle Alpi Piemontesi e il rifiorire del vostro culto, ci raccogliamo davanti alla vostra immagine e vi invochiamo fiduciosi. E voi non potete non ascoltarci. Deh, per amore di Gesú Crocifisso, per il quale immolaste nel martirio la vostra giovane vita, raccogliete questa Supplica e portatela al trono dell'Onnipotente, soccorreteci con la vostra intercessione, affinché siamo esauditi. Gloria... 

 

II. 
Noi vi preghiamo, o Caro S. Pancrazio, innanzi tutto per la gioventú della nostra patria. Quando cadeste sotto la spada del carnefice, voi eravate nell'età piú lieta. Vi arridevano la beltà, la ricchezza, l'ingegno, il favore imperiale; eppure a tutto voi rinunziaste per la certezza immediata di ascendere a una vita migliore ed eterna. Ebbene, volgete ora lo sguardo alla gioventú in pericolo. Turbata dalle passioni, insidiata dalla corruzione, angustiata dal dubbio di seducenti dottrine, essa rischia oggi di perdere il tesoro prezioso della fede. Proteggete voi i nostri giovani: rendeteli vittoriosi del male, generosi nelle battaglie dello spirito. O giovane Santo, o Santo dei giovani, salvate la gioventù. Gloria... 

 

III.
Con l'ansiosa ricerca della verità, con l'affetto filiale dimostrato al santo pontefice che vi ricevette in grembo alla Chiesa, voi voleste additarci quella devozione speciale che ogni cristiano deve nutrire verso il Papa, Vicario di Gesú Cristo. Perciò noi vi scongiuriamo. Abbiate pietà dei fedeli che sono figli ingrati e ribelli al Santo Padre; guidate coloro che ignorandolo vagano fra le tenebre; illuminate e placate quelli che lo combattono, istigando al dissenso. Svolgete azione efficace, suggerite i mezzi migliori, perché tutti tornino e tutti vengano, come voi, solleciti, all'ovile del Sommo Pastore, nell'unità della fede e dei sacramenti. O celeste modello S. Pancrazio, il vostro esempio sia norma costante della nostra condotta civile e religiosa. Gloria... 

 

 

PREGHIERA A SAN  PANCRAZIO

 

Questo giorno memorabile della vostra gloria, o taumaturgo S. Pancrazio, è giorno di grazie e di benedizioni. E la palma della vittoria che stringete nella vostra mano ne costituisce l'auspicio. Sí, lo sappiamo: i dolori e le amarezze che ci opprimono sono giusta pena meritata dalle nostre colpe; e il Vangelo ci insegna di cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia, perché il resto ci sarà dato in aggiunta. Ora noi, inginocchiati davanti a voi, che siete il nostro avvocato e la nostra speranza, dopo avere chiesto perdono dei nostri peccati, dichiariamo solennemente di voler professare a viso aperto la fede promessa nel santo battesimo, di voler osservare i comandamenti divini e i precetti ecclesiastici. E fatti in tal modo degni di misericordia, vi domandiamo specialmente la grazia di cui abbiamo tanto bisogno. (Si domandi la grazia particolare). Benedite in questo momento, o San Pancrazio le nostre famiglie, le nostre case, le nostre terre, il nostro lavoro quotidiano, i nostri cari lontani. Benedite il Papa, il Pastore della nostra diocesi, i Vescovi, i Sacerdoti, l'Azione Cattolica, la gioventú, la patria. Benedite gli ammalati che soffrono e sperano in voi, coloro che ci fanno soffrire, le anime sperdute, i pensieri che abbiamo nella mente e nel cuore. Benedite i missionari combattenti sulle frontiere della fede. Benedite, infine, quanti siamo iscritti alla Compagnia di San Pancrazio, i vostri Zelatori e Benefattori, i Religiosi che propagano il vostro culto, tutti quelli per i quali oggi vi imploriamo. Amen. 

 

 

PREGHIERA A SAN  PANCRAZIO

 

Glorioso San Pancrazio, per quell'amore che portaste a Gesù, ottenetemi, vi prego, purchè non sia di ostacolo alla mia salute eterna, la grazia che ora vi domando (si domanda la grazia). Ma deh! ottenetemi anzitutto il perdono dei miei peccati, gli aiuti per vivere una vita cristiana e così giungere un giorno a godere con Voi in Cielo le dolcezze di Dio. Così sia.

 

 

PREGHIERA A SAN  PANCRAZIO

 

O glorioso martire S. Pancrazio, che tanto potente vi dimostraste presso il trono di Dio a favore dei vostri devoti, rivolgete uno sguardo benigno anche a me che fiducioso ricorro alla vostra intercessione. Deh! vi prego, ottenetemi soprattutto il perdono dei peccati, la grazia di non ricadervi resistendo alle tentazioni del demonio e la forza di così perseverare fino alla morte per conseguire il regno dei cieli. Ottenetemi anche quelle grazie temporali, che mi stanno piú a cuore, purché non siano di ostacolo, anzi giovino alla mia eterna salute. Fate che, aiutato anche dalla vostra pietosa protezione, un giorno mi ritrovi con voi in cielo a lodare in eterno le misericordie di Dio e a godere il premio promesso da Gesú Cristo ai suoi seguaci. Amen. 

 

PREGHIERA A SAN  PANCRAZIO

 

Onnipotente, eterno Dio che, sostenendo la nostra fragilità, ci consoli con la mirabile protezione del tuo Martire S. Pancrazio: concedi a noi, posti sotto il patrocinio di cosí potente Patrono, di compiere un continuo progresso spirituale e di conseguire l'eterna felicità. Per il Nostro Signore Gesú Cristo che è Dio e vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo. Amen. 

 

 

PREGHIERA A SAN  PANCRAZIO

 

O inclito eroe della fede, fortissimo martire di Gesú Cristo, glorioso S. Pancrazio che questo luogo sacro, da Voi illustrato con celesti apparizioni e strepitosi prodigi, eleggeste per manifestare al mondo la vostra gloria e dispensare ai fedeli supplichevoli tesori immensi di grazie, noi umilmente Vi supplichiamo di prenderci sotto la vostra amorosa tutela e protezione. Atterriti alla vista dei divini flagelli che ci minacciano, e piú ancora dal testimonio della nostra coscienza, che ci convince di averli purtroppo meritati, noi ci stringiamo attorno al vostro altare, solleviamo i nostri trepidi sguardi alla vostra cara effigie, stendiamo supplichevoli le mani verso il vostro trono, ed imploriamo il vostro potente patrocinio. Non vogliate, o glorioso Santo, rimandarci sconsolati alle nostre case. Esaudite i gemiti del nostro cuore; ascoltate il grido dell'anima nostra, che implora il vostro aiuto e soccorso. Allontanate dal nostro capo i fulmini della collera divina. Liberateci dalle infermità del corpo, dai morbi della anima e dalle calamità e disastri che le nostre colpe meriterebbero. Impetrateci, o caro Santo, le grazie spirituali e temporali di cui abbiamo bisogno, protestando di prendere da esse motivo di benedire e glorificare il Signore, per esservi palesato in Voi veramente ammirabile. Amen. 

 

INNO A SAN  PANCRAZIO

 

Luminoso, in un maggio fiorito 
qui comparve per farvi dimora; 
questa terra, che bagna la Dora, 
esultò sotto il vergine piè. 

San Pancrazio, celeste Patrono 
che le grazie dispensi ai devoti, 
deh, tu ascolta del popolo i voti, 
e consola chi volgesi a te. 

Come i prati s'ammantan di fiori 
e nel solco moltiplica il grano, 
tal le grazie e i prodigi la mano 
di Pancrazio moltiplica qui. 

San Pancrazio, celeste Patrono 
che le grazie dispensi ai devoti, 
deh, tu ascolta del popolo i voti, 
e consola chi volgesi a te. 

Vanno e vengon le turbe devote 
come sciami di api sui fiori; 
e il Santuario ci attesta i favori, 
che Pancrazio ai devoti elargì. 

San Pancrazio, celeste Patrono 
che le grazie dispensi ai devoti, 
deh, tu ascolta del popolo i voti, 
e consola chi volgesi a te. 

Chi di tante famiglie le pene
e dei poveri il pianto chi intese?
chi le ansie e le brame comprese
che racchiude ogni anima in sé?

San Pancrazio, celeste Patrono 
che le grazie dispensi ai devoti, 
deh, tu ascolta del popolo i voti, 
e consola chi volgesi a te. 

Qui, le gioie dei grandi ritorni;
dei perdoni, la fonte perenne;
quante volte qui il prodigo venne
e l'amplesso del Padre trovò.

San Pancrazio, celeste Patrono 
che le grazie dispensi ai devoti, 
deh, tu ascolta del popolo i voti, 
e consola chi volgesi a te. 

 

 

NOVENA A SAN  PANCRAZIO

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