15 DICEMBRE
SANTA MARIA CROCIFISSA DI ROSA
Brescia, 6 novembre 1813 - 15 dicembre 1855
Suo padre è un imprenditore bresciano; la madre, nobile bergamasca, muore nel 1824 quando Paola Francesca ha 11 anni. A quell'età entra nel collegio della Visitazione per gli studi, e ne esce a 17 anni. Nonostante il padre per lei preferisca il matrimonio, la giovane decide di restare fedele al voto di castità fatto in istituto. Viene così mandata a dirigere una fabbrica di filati di seta di proprietà dal padre ad Acquafredda. Ma Paola organizza aiuti per i bisognosi e si dedica all'istruzione religiosa femminile, aiutata da alcune ragazze. Insieme, da infermiere volontarie, lavorano per aiutare le vittime del colera del 1836, in due scuole per sordomuti, nella tremenda primavera del 1849, durante le «Dieci Giornate», quando la città si ribella agli austriaci. Nel 1851 la comunità ottiene la prima approvazione come congregazione religiosa, col nome di Ancelle della Carità. Nel 1852, Paola Francesca pronuncia i voti e come religiosa diventa suor Maria Crocifissa. Morirà a Brescia nel 1855. (Avvenire)
PREGHIERA PER OTTENERE GRAZIE
O Signore Gesù, che insegnasti agli apostoli a pregare, per i meriti di santa Maria Crocifissa, noi ti rivolgiamo un’ardente preghiera, perché ci conceda la grazia di una vera pietà.
Insegna la preghiera a noi che non sappiamo pregare, facci degni della tua luce, della tua purezza, del tuo amore. Rafforza questo cuore tanto debole; snebbia la nostra mente dalle oscurità della terra. Da’ a noi la sete di te, della tua intimità.
Ci rivolgiamo a te, santa Maria Crocifissa, e ti invochiamo: “Donaci la grazia della pietà e della preghiera, perché sappiamo che questo è il solo e vero amore di Dio”.
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TESTAMENTO SPIRITUALE DI SUOR MARIA CROCIFISSA
“Vi raccomando una grande carità: abbiate carità prima tra di voi e poi con le povere ammalate…Non istate a risparmiarvi. Nel vostro operare abbiate di mira soltanto la gloria del Signore; operate solo, solo per Lui. Nell’assistere le ammalate considerate non la creatura, ma la persona stessa del Signore. Esattezza nell’osservanza delle regole, anche le più minute… Fatevi scrupolo anche delle cose più piccole, specialmente delle mancanze di carità… Se alcuna mi avesse dato motivo di dispiacere io le do ampio, ampio perdono di tutto; forse sarò parsa severa con esse, ma l’ho fatto per il bene della loro anima e per sentimento del mio dovere. Se però avessi mai ecceduto, ne domando scusa.”