04 MAGGIO

 

SANTA SINDONE

 

L'Arcidiocesi di Torino celebra ogni anno in data 4 maggio la memoria liturgica della Santa Sindone.

 

La Sindone è un lenzuolo di lino, tessuto a spina di pesce, delle dimensioni di circa m 4,42 x 1,13, contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocifissione. L'immagine è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i danni dovuti all'incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul Lenzuolo e la probabilità che la Sindone sia autentica è altissima. Certamente la Sindone, per le caratteristiche della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù. Per questo Papa san Giovanni Paolo II l'ha definita "specchio del Vangelo". 

 

 

PREGHIERA DAVANTI ALLA SINDONE

 

Signore Gesù,

davanti alla Sindone, come in uno specchio, contempliamo il mistero della tua passione e morte per noi.

 

È l’Amore più grande con cui ci hai amati, fino a dare la vita per l’ultimo peccatore.

 

È l’Amore più grande, che spinge anche noi a dare la vita per i nostri fratelli e sorelle.

 

Nelle ferite del tuo corpo martoriato meditiamo le ferite causate da ogni peccato: perdonaci, Signore.

 

Nel silenzio del tuo volto umiliato riconosciamo il volto sofferente di ogni uomo: soccorrici, Signore.

 

Nella pace del tuo corpo adagiato nel sepolcro meditiamo il mistero della morte che attende la risurrezione: ascoltaci, Signore.

 

Tu che sulla croce hai abbracciato tutti noi, e ci hai affidati come figli alla Vergine Maria, fa’ che nessuno si senta lontano dal tuo amore, e in ogni volto possiamo riconoscere il tuo volto, che ci  invita ad amarci come tu ci ami.

 

+ Cesare Nosiglia

Arcivescovo di Torino

Custode Pontificio della S. Sindone

 

 

Imprimi il tuo volto in me, Signore, perchè il Padre vedendo Te in me ripeta: "Tu sei il figlio che amo". E perchè chiunque mi incontra veda una scintilla del Padre.

 

Imprimi il tuo volto in me, Signore, perchè possa essere testimone della tua luce e della tua bontà, e dell'infinita tenerezza che hai per ogni creatura.

 

Imprimi il tuo volto in me, Signore, perchè io possa essere un segno del tuo amore per i piccoli e i poveri, per gli ammalati e gli esclusi.

 

Imprimi il tuo volto in me, Signore, perchè sia io una Sindone vivente che porta in sè i segni della tua morte e Risurrezione.

 

 

Signore, fa di me la tua sindone. Quando, deposto nuovamente dalla croce, vieni in me nel sacramento del tuo corpo e del tuo sangue, che io ti avvolga con la mia fede e il mio amore come in un sudario, in modo che i tuoi lineamenti si imprimano nella mia anima e lascino anche in essa una traccia indelebile. Signore, fa del ruvido e grezzo panno della mia umanità la tua sindone!

 

 

 

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