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04 FEBBRAIO

 

MADONNA DEL FUOCO

Il 4 febbraio si celebra a Forlì (FC) la più antica festa cittadina in onore della Madonna del Fuoco, patrona della città. La devozione alla Madonna del Fuoco nasce la notte di mercoledì 4 febbraio 1428. L’immagine della Madonna era esposta in una scuola di Forlì, situata in via Leone Cobelli, all’interno della quale, durante l’inverno, veniva acceso un focolare per scaldare gli alunni. La sera del 4 febbraio 1428 da questo focolare si sviluppò un incendio che distrusse completamente la scuola; le fiamme continuarono ad ardere per alcuni giorni, fu quindi con un certo stupore che tra le macerie venne rinvenuta l’immagine della Madonna intatta. Oggi al posto della scuola andata in fiamme sorge la chiesa del Miracolo della Madonna del Fuoco, protettrice della città di Forlì. Ogni anno a Forlì, in memoria dell’evento miracoloso, nella notte tra il 4 e il 5 febbraio vengono esposti alle finestre dei lumini rossi, che ardono per tutta la notte.

 

PREGHIERA ALLA MADONNA DEL FUOCO

Santa Maria, Madre di Dio, prima e perfetta discepola del Figlio Gesù, che con il segno del fuoco ravvivi nella nostra Diocesi la fiamma della fede, della speranza e dell'amore, con la tua visita suscita in tutti la sete per la Parola di Dio e l'impegno per metterla in pratica. Madre della Chiesa e dell'umanità, apri il cuore dei tuoi figli ad accogliere il fuoco della missione; guida i popoli sulla via della verità, della giustizia e della pace, sentano la tua materna protezione i poveri e i sofferenti. Nostra amabile Protettrice fà che la famiglia sia scuola di formazione evangelica, che i giovani amino diventare coraggiosi testimoni di Cristo, che siano più generose le risposte alla vocazione sacerdotale e religiosa. Comunica a tutti la gioia di seguire e servire, come Te e con Te, il Figlio tuo e nostro Signore Gesù Cristo. Amen. 

 

 

O Signore che in modo miracoloso ci conservasti incolume dal fuoco l'immagine della Madre del tuo diletto Figlio, per i suoi meriti e per la sua intercessione concedi che, sempre infiammati del tuo amore, possiamo scampare dal fuoco eterno. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

 

 

INNO ALLA MADONNA DEL FUOCO

 

Di vivida fiamma - sul nembo rovente, 
siccome regina - su trono di gloria,
a segno radioso - di nuova vittoria 
tu regni, Maria, - su questa città. 

E vivo il tuo nome - nei cantici sia 
sul labbro dei figli - nel fervido cuor 
o madre del fuoco - o madre d'amor!

Di vispi fanciulli - nei tempi remoti 
lo stuolo raccolto - in umile scuola, 
con inni devoti - con dolce parola 
col nome di madre - pregarti s'udì.

E vivo ecc. 

Sui vivi, sui morti - t'invoca la prece,
di doni, di voti - s'adorna il tuo tempio, 
l'Immagin risorge - ripara lo scempio 

d'un'ora di folli - che ratta passò. 

E vivo ecc. 

Sul sommo Gerarca - romano Pastore, 
distendi la mano - che salva e protegge, 
di turbe devote - il placido gregge, 
del Ciel conduci - per l'alto sentier.

E vivo ecc. 

Quel giorno ritorna - ritorna al Tuo trono 
nei secoli nuovi - la fervida schiera 
col ritmo canoro - d'antica preghiera, 
o Madre, gridando, - proteggi Forlì. 

E vivo ecc.

Dal piano fecondo - che al mar si protende, 
dai colli ridenti - che fanno corona, 
per tutta l'aprica - Romagna risuona; 

Evviva Maria - che al fuoco scampò. 

E vivo ecc. 

Un popolo forte - votato al lavoro, 
di questa sua terra - ti porge ogni fiore, 
di tutti i suoi figli - ti dedica il cuore, 

per tutti t'invoca - ti chiede pietà. 

E vivo ecc. 

Se trema la terra - se i prati son arsi, 
se i nembi si spandon - sui campi fiorenti, 
se incombe la falce - di morbi furenti, 

la fervida prece - rivolgesi a Te.

E vivo ecc. 

O Madre pietosa, - deh china lo sguardo 
sul mesto che piange - che lotta, che muore: 
sul forte che sogna - la gloria e l'onore, 
nè sa se il domani - vivente il vedrà. 

E vivo ecc. 

 

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