MEDITAZIONE
DEL
GIORNO
24° Giugno
BONTÀ DI GESÙ
1. Gesù dipinse la sua bontà. Non bastò a Lui mostrarci la Sua bontà nel nascere bambino povero, abbandonato, ma nelle parabole dipinse il proprio Cuore. Com'è commovente quella bella pecorella smarrita. L'ingrata agnella figura il peccatore ingrato che, dimenticando tutte le grazie generali e particolari di Dio, l'abbandona per seguire il proprio capriccio. Forse dipinge anche la tua ingratitudine e il volontario tuo abbandono di Dio.
2. Gesù in cerca della pecorella. Il pastore accortosi che manca la pecorella, lascia in mano della Provvidenza le 99, per tenere dietro alla smarrita. Che parole soavi! Non gli regge il cuore di abbandonarla in preda al lupo. Che cos'è mai una su cento pecore? Perché darsi tanta briga di correrle dietro? Un'anima non ha prezzo nella valutazione del Divin Cuore; perciò Gesù la incalza con stimoli, rimorsi, grazie, con tutte le finezze d'amore per riaverla a Sé. Tu li senti questi inviti; e perché non torni a Lui?
3. Accoglimento della pecorella smarrita. Trovatala, non la percuote, ma l'accarezza, la stringe a sé; e, vistala ferita, la riporta qual dolce peso all'ovile. Gesù accoglie a braccia aperte il peccatore, lo inonda di dolci lacrime, chiamando a festa il Paradiso, e lo aiuta a perseverare nella via della virtù. Come non amare un Pastore cosi buono? Perché temerlo? Perché non sperare in Lui?
PRATICA. — Nasconditi nella piaga del Costato di Gesù, e digli sovente: In te Domine speravi, etc.
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