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MEDITAZIONE DEL GIORNO

21° Luglio

L'ULTIMO ISTANTE


1. Quando sarà. Giovanetto dai biondi capelli, dal volto fresco e roseo, dimmi, fino a quando vivrai? Conta pure a decine i tuoi anni; ma se gli anni ti ingannano, ma se domani morissi, che sarà di te? O uomo, o donna, tu aspetti la vecchiaia per convertirti a Dio; ma i tuoi coetanei, il tuo amico robusto e gagliardo, si dileguarono in breve tempo, e tu sei così sicuro del tuo giorno? Oggi lo cominci : lo finirai? Basta tanto poco a darci la morte! Ed io quando morrò? Che pensiero tremendo!


2. Dove sarà. In casa mia, nel mio letto, circondato dai miei cari? O piuttosto in un paese straniero, solo. senza aiuto di sorta? Avrò io, in una lunga o breve malattia, il tempo di prepararmi? Mi basteranno il tempo e le forze, per avere gli ultimi sacramenti? Mi starà accanto il confessore a consolare le mie agonie, o mi sta alle spalle una morte repentina in mezzo ad una via? Lo ignoro; eppure non provvedo a me stesso!


3. Quale sarà. Mi toccherà la morte di Giuda o il dolce passaggio di S. Giuseppe? Mi tormenteranno le furie del rimorso, le agitazioni del disperato, i furori del reprobo, o mi consolerà la pace del giusto, la tranquillità dell'anima pura, il sorriso del santo? Mi vedrò schiudere in faccia le porte del Paradiso o quelle dell'Inferno? Pensaci: la tua vita è la preparazione alla tua morte; come vivi così morrai. Ma se oggi, se in quest'ora morissi, quale sarebbe il tuo passaggio? Non morrà da cristiano, chi vuol vivere da pagano!


PRATICA. — Rifletti un po' sul serio al momento della tua morte; recita tre Pater a S. Giuseppe.

 

 

Tratto da: Brevi meditazioni per tutti i giorni dell'anno e sopra le solennità della Chiesa proposte alle anime pie (Agostino Berteu)

 

 

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