MEDITAZIONE
DEL MESE
2° Novembre
IL PURGATORIO
1. È una grazia di Dio. Medita le severe parole di S. Giovanni, che in Paradiso non entra macchia di sorta : Nihil; dunque, l'anima, che spira con una colpa, anche solo veniale, non potendo giungere al Cielo, perché macchiata, e non essendovi più Sacramenti per rimettergliela, dovrebbe piombare nell'Inferno?... La bontà di Dio creò il Purgatorio dove si patisce è vero, ma si scontano i peccati per giungere al Cielo. Ringraziane Dio.
2. Sue pene indescrivibili. Lo Spirito Santo attesta che è orrenda cosa, cioè terribile, cadere nelle mani di Dio; la giustizia di Dio è infinita. Sant'Agostino scrive che il medesimo fuoco dell'Inferno tormenta i dannati, e purifica gli eletti in Purgatorio. S. Tommaso dice che è più tormentoso di qualunque, pena, sofferta quaggiù. Si amerebbero tutte le pene della terra, piuttosto che un solo giorno di Purgatorio, scrive San Cirillo. Che ne dici tu che fai tanti peccati veniali?
3. Tutti possiamo passare per il Purgatorio. Come non provare compassione per le povere anime purganti che, gemendo, ci chiedono un po' di suffragio? Fra tanti dolori, ognuna esclama: Abbi pietà di me! ti chiedo almeno una preghiera, un'elemosina, una mortificazione; perché me la neghi? Ma di qui a pochi anni, anche tu piomberai in questa fornace, proverai i miei dolori... Ricordati che si userà con te la stessa misura usata con gli altri da te.
PRATICA. — Recita la terza parte del Rosario, o almeno tre De profundis in suffragio delle anime.
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