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MEDITAZIONE DEL MESE

26° Dicembre

SANTO STEFANO


1. Le virtł di questo Santo. I Santi non attendevano gli ultimi istanti della vita per praticare la virtł; non dicevano: domani, ma cominciando a tempo, al sopraggiungere della morte, erano disposti, tranquilli e contenti. S. Stefano era ancora giovane, ma nella Chiesa risplendeva gią come uomo di Fede viva: pieno di grazia di Dio, di fortezza, di sapienza e di Spirito Santo. Che bell'elogio! Di tč cosa dicono? Quando aspetti a mutare vita?


2. Il coraggio di S. Stefano. Tu che hai paura d'un sorriso, d'una parola, tu che, per rispetto umano, tralasci il bene, o consenti al male, mira il giovane Stefano in mezzo alla sinagoga. Sono molti e potenti i maligni che disputano con lui: e Stefano difende la veritą, intrepido. Lo calunniano: e Stefano rimane imperterrito. Lo condannano al martirio: e Stefano lo affronta senza cedere d'un passo. Questi sono i veri cristiani! E tu vacilli e cedi al primo urto?


3. Il martirio di S. Stefano. Mira il giovane diacono, mentre le pietre scagliategli lo uccidono; egli. ilare in volto, guarda il Cielo, vedendo Gesł che lo attende al premio, piega a terra i! ginocchio, e prima chiede perdono per i suoi lapidatori, indi raccomanda se stesso a Dio : Signore Gesł, ricevi il mio spirito; cosi dicendo spira. Che belle massime per morire da santo! 1° Guardare sovente il Cielo; 2° pregare per tutti; 3° abbandonarsi nelle mani di Dio... Meditale...


PRATICA. - Recita gli atti di fede, speranza e caritą; vinci il rispetto umano.

 

 

Tratto da: Brevi meditazioni per tutti i giorni dell'anno e sopra le solennitą della Chiesa proposte alle anime pie (Agostino Berteu)

 

 

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