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UN ANNO CON DON ALBERIONE

16° Gennaio 

LA VITA 

 

Signore, tu mi scruti, tu mi conosci: o ch'io segga o che m'alzi tu lo sai, Tu conosci i miei pensieri da lontano, tu sai già il mio cammino, e il corso della mia vita. Tutte le mie vie tu l'hai previste, non è ancora la parola sulla mia lingua, e già tu o Signore, sai tutto, dalle ultime cose alle prime... Tu possiedi il mio interno, Ti prendesti cura di me fin dal seno di mia madre (Sal. 138, 113). 

 

1. La nostra vita può scorrere nelle agiatezze o nella povertà; occupata in un ufficio di governo o in uno stato di obbedienza; nello stato sacerdotale, religioso, o coniugale, o celibe; può trovarsi al principio, a metà, presso il tramonto; può essere brevissima o durare un buon numero di anni può impiegarsi in un ufficio, in un'arte, in lavori manuali, nell'insegnamento, ecc. Dio è infinitamente sapiente, è buon Padre per tutti i Suoi figli; tutto è disposto dall'amabile Sua bontà. Accettiamo sempre in tutto, ovunque la Sua divina volontà. 

 

2. Meditiamo però: a) A tutti il Signore da le grazie proporzionate alle loro condizioni; grazie che sono sufficienti per la salvezza dell'anima. b) In ogni condizione di vita vi sono dei santi; ma, pure, in ogni condizione vi sono dei peccatori, degli infedeli al dovere, degli ostinati. c) A tutti e sempre è necessaria la buona volontà per cooperare alla grazia del Signore; ed insieme la preghiera per adempiere la divina volontà nelle cose facili ed ottenere aumento di grazia nelle difficili. d) E' sempre lieto e sereno, anche nelle strettezze, chiunque si contenta del suo stato e pensa e lavora per il Paradiso vicino. Ha sempre rimorso e pena chi non vive secondo coscienza. 

 

3. «Benedirò il Signore in ogni tempo; la Sua fede sarà sempre nella mia bocca» (Sal. 33, I). Tu sei il mio Signore; io il Tuo servo; disponi di me secondo il Tuo volere: «Si faccia di me secondo la Tua parola» (Lc. 1,38). Io sempre lietamente Ti adorerò, loderò, ringrazierò. Tutto quanto mi accade in questa vita posso cambiarlo in oro prezioso per l'eternità; posso offrirlo alla Tua maggiore gloria; fosse pure una pesantissima croce. 

 

ESAME. — Considero sempre le cose alla luce dell'eternità? Vi vedo sempre una disposizione paterna di Dio? Ordino tutto, anche le minime circostanze e doveri al Paradiso? 

 

PROPOSITO. — Ogni mattina offrirò di cuore a Dio la mia giornata, pregandoLo che mi conceda di spenderla tutta secondo la Divina Volontà. 

 

PREGHIERA. — Signore, Dio del cielo e della terra, dirigi e santifica, reggi e governa oggi i nostri cuori e le opere nostre, i sensi, i discorsi, gli atti, nell'osservanza della Tua legge e dei Tuoi precetti; affinché su questa terra e nella eternità possiamo essere salvi e liberi, o Salvatore del mondo. 

 

 

FIORETTO: — Recita un Pater, Ave e Gloria a Gesù, ed obbedisci oggi ai tuoi superiori ed al dovere senza replicare parola.

 

 

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