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UN ANNO CON DON ALBERIONE

24° Gennaio

LA MORTE DEL PECCATORE

 

Gli empi avranno il castigo secondo i loro pensieri, perchè disprezzarono il giusto e si allontanarono dal Signore; perchè chi rigetta la sapienza e la disciplina è infelice: le loro speranze sono vane, le loro fatiche sono senza frutto, le loro opere sono inutili (Sap. 3, 10-11)

 

1. «La morte del peccatore è pessima» (Sal. 33, 22). Essa è infatti il passaggio da una vita di angustie ad una eternità di pene. Si potrebbe immaginare una sorte più infelice? Ho sofferto, pensa il moribondo, per meritarmi eterne sofferenze: «Camminammo per vie difficili» (Sap. 3,7). Hanno faticato e sofferto pure i santi; ma almeno essi hanno conquistato un gaudio eterno. Oh! me infelice, più di ogni uomo; poiché non ho goduto di qua ed ho perduto anche il paradiso al di là. 

 

2. Tre cose rendono penosa la morte del peccatore: a) Il ricordo del passato. Egli penserà che ben poca fatica occorreva per vivere bene; invece i peccati gli passeranno innanzi alla memoria in tutta la loro gravità, numero e malizia. b) Tormenta il peccatore morente il pensiero del presente. I rimorsi, i sentimenti di diffidenza e disperazione, l'imminente abbandono di quanto aveva amato e cercato trafiggeranno l'anima sua. Chi pensò a godere, sente che il corpo è vicino a consumarsi in un sepolcro; chi pensò solo ad arricchire, deve tutto lasciare ad altri; chi mirò solo all'onore, soffre per l'abbandono di tutti e l'umiliazione del sepolcro. c) Il futuro giudizio di cui prevede l'esito, e la sentenza. Il timore dell'inferno strazierà il cuore dell'infelice, che non saprà trovare alcun conforto. 

 

3. Divino Maestro, infondetemi un vivo timore di una così spaventosa morte. Aiutatemi; non mi abbandonate; io vedo l'anima mia tutta impiagata di peccati. Le passioni fanno violenza; i mali abiti mi opprimono. Mi getto ai Vostri piedi, abbiate pietà di me e liberatemi da tanti mali. 

 

ESAME. — Posso andare incontro ad una cattiva morte se cammino sulla strada del peccato. Devo combattere il peccato; esso può farsi strada nell'anima mia. Come lotto contro le passioni del mio cuore; contro il demonio insidiatore; contro lo spirito del mondo? Fuggo le occasioni? pratico la mortificazione? sono assiduo alla preghiera? 

 

PROPOSITO. — Fuggirò le occasioni del peccato; specialmente i divertimenti pericolosi, le persone mondane, l'accidia spirituale. 

 

PREGHIERA. — «Ah! mio Signore, chi avrebbe avuto tanta pazienza con me, quanta ne avete avuta Voi? Se la Vostra bontà non fosse infinita, io dispererei del perdono, Ma io tratto con un Dio che è morto per perdonarmi e per salvarmi. Voi mi comandate che io speri; ed io voglio sperare. Salvatemi per le Piaghe Vostre, o Gesù Crocifisso. Maria, rifugio dei peccatori, intercedete per me». 

 

 

FIORETTO: — Fa un atto di carità, e privati di qualche oggetto caro, per amor di Dio!

 

 

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