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UN ANNO CON DON ALBERIONE

11° Aprile

L'ORGANISMO SOPRANNATURALE - I

 

Nessuno ha amore più grande di quello di colui che dà la vita per i suoi amici. Voi siete Miei amici se farete quello che vi comando. Non vi chiamerò più servi, perché il servo non sa quel che fa il padrone. Ma v'ho chiamati amici perché v'ho fatto sapere tutto quello che ho udito dal Padre Mio (Gv 15, 13-15). 

 

1. E' una comunicazione di Spirito Santo: «Comunicatio Sancti Spiritus». «La carità di Dio (la grazia creata) è diffusa nei nostri cuori per lo Spirito Santo che fu dato a noi (grazia increata)» (Rm. 5,5). Questa grazia creata è un dono soprannaturale; aderisce all'anima in modo stabile; l'uomo diventa realmente giusto, santo, caro a Dio; consorte della divina natura, figlio adottivo di Dio ed amico, capace di compiere opere meritorie per la vita eterna ed erede del cielo. E' una partecipazione della vita divina; è un innesto in Cristo; è una stretta somiglianza con Dio, sia nella natura che nell'operare sulla terra e nella gloria celeste. Dono soprannaturale che l'uomo da sè non potrebbe nè esigere, nè pensare, nè desiderare: se non fosse stato Dio stesso a volerlo ed a donarlo; e ridonarlo dopo la perdita avvenuta per il peccato originale. E' un modo stabile dell'anima; a differenza della grazia attuale che è data in aiuto per compiere gli atti buoni. 

 

2. L'uomo, prima peccatore, diviene amico di Dio, interiormente santo, giusto, membro del Suo corpo mistico. Figlio adottivo di Dio: da semplice figlio dell'uomo è fatto figlio di Dio per adozione. Questa adozione ha qualche rassomiglianza con l'adozione umana: quando un giovanetto è fatto figlio ed erede di un gran signore. Supera però l'adozione umana in modo mirabile. Amico di Dio. Dice Gesù Cristo: «Non vi chiamerò più servi, ma amici...» (Gv. 15, 5), voi siete miei amici... E questa amicizia importa una comunicazione di affetti, di beni, di gioie, di consolazioni. Innestati in Cristo, le opere buone che si faranno, apparterranno a Cristo; ed avranno per lui un valore soprannaturale in ordine alla vita eterna. 

 

3. San Pietro dice che la Divina Potenza «ci ha donato grandissime e preziose promesse, affinchè, per mezzo di queste, diventassimo partecipi della natura divina fuggendo la corruzione che è nel mondo (e che proviene) dalla concupiscenza» (2 Pt. 1, 4). La nostra riconoscenza al Signore per i Suoi ineffabili doni si dimostra specialmente con la diligente cura di conservarli ed accrescerli. 

 

ESAME. - Porto con riverenza e pietà il gran tesoro della grazia che è nel mio cuore? 

 

PROPOSITO. - Voglio ogni giorno ringraziare il Signore di avermi fatto cristiano e dato la vita soprannaturale. 

 

PREGHIERA. - Signore, che hai ammaestrati i cuori dei fedeli con i lumi dello Spirito Santo; concedici, Te ne preghiamo, di gustare le cose rette nel medesimo Spirito; e essere sempre consolati da Lui. Intervenga, o Signore, la virtù dello Spirito Santo, la quale ci purifichi benignamente; e ci difenda da ogni avversità e pericolo. Il Tuo Spirito Paraclito che da Te procede, o Signore illumini le nostre menti; e ci ammaestri in ogni verità, come ci ha promesso il Tuo Figlio. Signore, che scruti ogni cuore e conosci ogni volontà, onde nessun segreto esiste per Te; purifica i sentimenti ed i pensieri nostri con l'infusione dello Spirito Santo; onde possiamo amar Ti perfettamente e lodarTi degnamente. 

 

FIORETTO: - Frena la lingua; un Gloria Patri a S. Giuseppe.

 

 

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