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UN ANNO CON DON ALBERIONE

6° Luglio

(LA NECESSITA' DELLE OPERE BUONE)

 

Quando eravate servi del peccato, eravate liberi dalla giustizia; ma qual frutto aveste allora dalle cose di cui ora vi vergognate? Certamente la fine di esse è la morte. Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna, essendo paga del peccato la morte, e grazia di Dio la vita eterna in Gesú Cristo nostro Signore (Rom. 6, 20-23). 

 

1. (..) Ogni uomo, dice il Fillion, è come un albero che produce ogni sorta di frutti; se lo si vuol giudicare basta considerarne i frutti, cioè la condotta, le azioni, la vita. Esse rivelano l'intimo dell'anima. «In quel tempo disse Gesù ai Suoi discepoli: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi travestiti da pecore; ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li conoscerete. Si coglie forse dell'uva dalle spine o dei fichi dai triboli? Così ogni albero buono dà frutti buoni, ed ogni albero cattivo dà frutti cattivi. Non può l'albero buono dar frutti cattivi, nè l'albero cattivo dar frutti buoni. Ogni pianta che non porti buon frutto viene tagliata e gettata nel fuoco. Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti. Non chi mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi entrerà nel regno dei cieli» (Mt. 7, 15-21 ). 

 

2. Falsi profeti sono i compagni, le trasmissioni di radio e televisioni, gli spettacoli, i maestri, i capiscuola, i giornali cattivi. Lusingano, adescano con belle maniere, ma nascondono le loro maliziose mire e il loro cuore perverso: pelle di pecora, animo di lupi rapaci. Vi è chi parla bene, ma opera male. Prima di voler togliere la pagliuzza dall'occhio del fratello, levino la trave dal loro. Il mercenario non è il buon pastore. Chi lusinga il lettore o l'auditorio non osserva i diritti della verità. Dai frutti si conosce la pianta: il grano non si raccoglie da l'ortica, nè l'uva da le spine; nè il fico dai rovi. Se vi affacciate ad un pozzo e sentite un odore ributtante, giudicate che là entro vi è dell'acqua putrida. Così se da una bocca escono parole maliziose, siete certi che il cuore è guasto; poichè «dal cuore vengono i cattivi pensieri, i furti, gli adulterii» (Mt. 15, 19). La cattiva condotta, i disordini, il peccato scoprono la radice cattiva; la buona condotta, la vita virtuosa, le azioni buone dimostrano una radice sana. Forse che davanti a Dio basti la fede? Basti qualche preghiera? Vuote invocazioni? No, occorre invece adempiere la divina volontà; occorre adempiere le opere. «Chi farà la volontà del Padre, questi entrerà nel regno dei cieli» (Mt. 7, 21). Ogni giorno il divino volere. 

 

3. Divino Maestro, mi suona minacciosa all'orecchio la Vostra sentenza: «Ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e messo sul fuoco» (Mt. 7, 18). Sono già tanti gli anni miei: e non ho ancora fatto nulla. Temo la sentenza: «Perchè occupa il terreno? Tagliatelo». Mi riprendo. 

 

ESAME. - Le mie opere dimostrano nel mio cuore una fede viva ed una carità sincera? 

 

PROPOSITO. - Prima di dar confidenza ad una persona, ne esaminerò la vita. 

 

PREGHIERA. - Divino Spirito, fortificate la mia volontà: onde io operi secondo la fede. Illuminate la mia mente con il dono del consiglio, perché il mio amico sia scelto fra mille. Sanate il mio cuore; che sia tutto secondo il vostro cuore, o Gesù mio; secondo il vostro cuore, Maria. 

 

FIORETTO: — Di' spesso: Vieni, o Santo Spirito: riempi i cuori dei tuoi fedeli, e accendi in essi il fuoco del tuo Amore (300 g. o. v.).

 

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