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UN ANNO CON DON ALBERIONE

30° Luglio

VITA A NAZARET - I 

 

E avvenne che dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto fra i dottori ad ascoltarli ed interrogarli, mentre gli uditori si stupivano della sua sapienza e delle sue risposte (Lc. 2, 46-47). 

 

1. Giuseppe e Maria ogni anno, nel tempo stabilito dalla legge, si recavano al tempio di Gerusalemme. Quando Gesù raggiunse i dodici anni fu pure condotto al tempio in occasione della Pasqua. Adempiute con perfezione le prescrizioni e cerimonie legali, ripresero la via di Nazaret. Ma Gesù, ad insaputa di Maria e Giuseppe, si fermò a Gerusalemme. Credendo essi che fosse nella comitiva camminarono un giorno; si accorsero, alla sera, che Gesù mancava. Ritornati a Gerusalemme, Lo ricercarono con premura e dolore finchè Lo ritrovarono, dopo tre giorni, nel tempio. Stava seduto in mezzo ai dottori; li ascoltava ed interrogava; e gli astanti si stupivano della Sua sapienza e delle Sue risposte. Quale il motivo di questo comportamento insolito di Gesù, sempre obbedientissimo a Maria ed a Giuseppe? Lo capiamo da quanto Egli rispose a Maria: E' necessario che io mi trovi dove si trattano gli interessi del Padre mio. Gesù segue la Sua vocazione. Il padre terreno ha diritti sui figli; ma prima vi sono i diritti del Padre Celeste. La legge del Signore, la vocazione, la volontà di Dio, sono superiori alle disposizioni umane. Vi sono casi in cui occorre ricordare: «Bisogna obbedire prima a Dio che agli uomini». Le leggi, i comandamenti, i consigli, le imposizioni, le pretese che sono contro la coscienza cristiana non obbligano e non si possono seguire. 

 

2. Gesù diede un saggio della Sua missione divina. Un giorno avrebbe dovuto, come maestro unico, insegnare la dottrina Sua celeste. Sarebbe stato il Dottore; e prende il posto fra i dottori. Avrebbe chiesto assenso alla Sua parola divina; e qui ascolta la parola divina e la interpretazione. Avrebbe poi spiegato profezie e data la nuova rivelazione; ed ora interroga sul senso di esse. Il mondo dovrebbe poi stupire della dottrina di Gesù Cristo; ed ora fa stupire tutti per la Sua sapienza. Un giorno lascerebbe Nazaret e la parentela per dedicarsi completamente a ministeri pubblici, e qui afferma che Egli si deve occupare delle cose riguardanti la gloria del Padre Celeste. Avrebbe rivelati misteri altissimi; e qui dà a Maria una risposta così alta che non viene compresa. Ecco un segno della Sua vocazione divina. Dobbiamo scrutare nei giovani quali segni ed indizi presentino per la futura loro vita; coltivare le vocazioni e svilupparle con amore. Ma ugualmente, senza umane considerazioni, corrispondere alla nostra. 

 

3. La premura di Maria e di Giuseppe nel ricercare Gesù, smarrito senza alcuna loro colpa, è nostro ammaestramento. Maria nel ritrovare il fanciullo dà sfogo al sentimento del suo cuore: «Figlio, perchè ci hai fatto questo? Ecco Tuo padre ed io, addolorati, Ti cercavamo» (Lc. 2, 48). Spesso i cristiani perdono Gesù per indifferenza, per malizia, per qualche passione; il distacco, l'abbandono, il peccato è la perdita vera, volontaria e colpevole di Gesù. Ma non sempre Lo si ricerca; non sempre si sente pena d'averLo perduto; non sempre si adoperano i mezzi e la diligenza per ritrovarLo. Preghiamo per non allontanarci mai da Gesù! Preghiamo che Lo ricerchino quanti l'hanno perduto. 

 

ESAME. — Obbedisco a Dio quando ne conosco la volontà? Ascolto volentieri la dottrina del Maestro Divino? Ho vero orrore del peccato? 

 

PROPOSITO. — Metterà speciale intenzione nel meditare il quinto mistero in cui si contempla questo episodio tanto istruttivo della vita di Gesù. 

 

PREGHIERA. — Introducetemi, o Maestro buono, nella conoscenza dei Vostri misteri ed illuminatemi a comprendere gli insegnamenti che ci dà la Vostra vita. Ogni Vostra azione è per me un indirizzo e precetto che io devo meditare e seguire docilmente. Soccorretemi con la Vostra grazia; sostenetemi nelle difficoltà del cammino; datemi la perseveranza sino alla morte. Con Voi, Gesù, oggi; ogni giorno; finché starò con Voi in eterno in cielo. 

 

FIORETTO: — Signore, insegnatemi a fare la vostra volontà. Imparate a dire: Pazienza, Dio vuole così.

 

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