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UN ANNO CON DON ALBERIONE

5° Agosto

VITA DI NAZARET - IV 

 

Ed egli disse loro: Non tutti capiscono questo, ma soltanto quelli a cui è stato concesso. Ci sono infatti degli eunuchi, usciti tali dal seno della madre, e ci sono degli eunuchi fatti tali dagli uomini, e ci sono di quelli che si sono fatti eunuchi da sé in vista del regno dei cieli. Comprenda chi può (Mt. 19,11-12). 

 

1. Contempliamo a Nazaret tre gigli: Gesù il giglio più alto, profumato, candido; Maria, Vergine delle vergini e madre purissima; Giuseppe, vergine e custode dei primi due gigli. Il Verbo si fece carne (Gv. 1, 14): cioè si umanizzò; perciò Dio gli formò anche un corpo, frutto di verginità e di modello dei vergini. Esso viene ora adorato nell'Eucaristia ed è glorificato in cielo, alla destra del Padre. Tutte le energie spirituali e corporali di Gesù, tutti gli affetti, tutto il cuore erano per il Padre e per le anime. Egli, amico dei vergini, per trent'anni visse nell'intimità con vergini. Si scelse il precursore, lo volle vergine: San Giovanni Battista, uomo austero, dedito ai digiuni, alle penitenze ed alla preghiera. 

 

2. Nella vita pubblica elesse dodici come intimi familiari, destinati ad evangelizzare il mondo: li chiamò apostoli (Lc. 6, 13). Tra essi il preferito era Giovanni, perchè vergine. La Chiesa dice di lui: Gesù lo amava, perchè una singolare prerogativa di castità l'aveva fatto degno di più largo amore; perché fu eletto vergine e tale rimase per tutta la vita. Ed il salvatore morente dalla croce, a questo vergine affidò la vergine Sua Madre. Gli altri apostoli furono scelti fra quelli che erano liberi da legami terreni, oppure furono generosi nel romperli per darsi a Lui del tutto; per questo furono preferiti. Se si vuole entrare nella famiglia spirituale di Gesù occorre essere vergini od almeno puri: di purezza conservata o riparata. 

 

3. Gesù non si trova nelle nostre infelici condizioni. Noi siamo tormentati dalla ribellione dei sensi, dalle lusinghe del mondo. Gesù aveva le passioni perfettamente soggette allo spirito; la Sua anima era consumata nella carità per effetto della continua visione beatifica; la Sua mente sempre fissa in Dio, non soggetta ad errare. Non aveva da temere le cadute. Tuttavia Egli, a nostro esempio, adoperò i mezzi che poi raccomandò a noi: fuga dei pericoli, mortificazione dei sensi, preghiera assidua. Viveva ritirato nella Sua casetta durante la vita privata; sempre occupato, costante nella preghiera, mortificato in ogni senso, dedito alla fatica. «Fin dalla giovinezza sono stato povero e dedito al lavoro» (Sal. 87, 16). Esempio per noi: la rivolta della carne è la grande concupiscenza; ogni giorno, ogni ora, possiamo essere travolti. 

 

ESAME. - Vigiliamo? ci mortifichiamo? evitiamo i pericoli? E soprattutto: preghiamo assiduamente? 

 

PROPOSITO. - Contemplerò spesso Gesú grande e profumato giglio posto fra i due gigli, Maria e Giuseppe. 

 

PREGHIERA. - Purifica, o Signore, con il fuoco dello Spirito Santo il nostro cuore, affinchè Ti serviamo con casto corpo e Ti siamo graditi per la nostra purezza. Spezza le catene dei nostri peccati, perché Ti possiamo amare con crescente carità. Tu che sei nostro aiuto e nostro protettore, soccorrici; e fioriscano il nostro cuore e la nostra carne per vigore di purezza e rinnovamento di castità. 

 

FIORETTO: — Vinci ogni pigrizia nel tuo dovere. Nelle difficoltà di': Sia per amor di Dio.

 

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